Bruciori Vulvari. Sintomi e Cura

Bruciori vulvari: cause, sintomi e terapia.

Cosa sono i bruciori vulvari e quali sono le cause e le possibili cure?  In questo articolo sono descritte le principali patologie che possono provocare bruciori vulvari e le terapie specifiche associate. L’articolo è strutturato in macro aree, ognuna delle quali viene analizzata per cause, sintomi e terapia. Oltre alle 7 macro aree, indicate di seguito, è possibile chiedere un consulto gratuito e anonimo al Ginecologo compilando l’apposito form.

A) I BRUCIORI VULVARI

Il bruciore intimo si manifesta come una sensazione urente, le cui cause possono essere molteplici e che, pur colpendo sia l’uomo che la donna, ha un’incidenza maggiore su quest’ultima.

a.1) Cosa sono i bruciori vulvari

I bruciori vulvari consistono in una spiacevole sensazione di calore e disagio a carico della vulva. Un’infiammazione vulvare può comparire a qualsiasi età, anche se di norma non si presenta prima dell’età puberale, con un picco che va dai trenta ai cinquanta anni circa.

La vulva, situata nella parte anteriore del perineo, è composta dal Monte di Venere, dal clitoride, dalle piccole labbra, dalle grandi labbra, dalle ghiandole di Bartolini, dal vestibolo vaginale e dall’apertura uretrale. Sono queste le zone che possono essere colpite dal bruciore vulvare.

bruciore vulvare

Da quanto detto si evince che la vulva è la parte esterna dell’apparato genitale femminile, a differenza della vagina, che invece si sviluppa internamente.

Trovandosi all’esterno, la vulva è da considerarsi piuttosto vulnerabile ad irritazioni, pruriti, infiammazioni, infezioni e quindi al bruciore vulvare.

Non necessariamente i bruciori vulvari e l’infiammazione vulvare indicano la presenza di un problema ginecologico serio; al contrario, il più delle volte si risolvono prestando attenzione a pochi accorgimenti.

Sebbene i bruciori vulvari e l’infiammazione vulvare non siano solitamente sintomatici di una patologia grave sottostante, gli stessi comportano un disturbo particolarmente fastidioso. Volendo analizzare l’eziologia dei bruciori vulvari, dobbiamo parlare di:

a.2) Quando si manifestano i bruciori intimi

I bruciori vulvari possono essere continui oppure manifestarsi in seguito ad alcuni eventi, quali la minzione (disuria) o i rapporti sessuali (dispareunia). In special modo è piuttosto comune l’insorgenza di un bruciore intimo durante i rapporti.

Quella della vulva infiammata, inoltre, è anche una condizione che può precedere l’avvento del ciclo mestruale. In particolare, può manifestarsi un certo prurito e una vagina contratta a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano nell’organismo in prossimità delle mestruazioni. Il prurito durante il ciclo mestruale può manifestarsi in un bruciore alle grandi labbra della vagina che in alcuni casi si estendono ad un complessivo bruciore vulvare.

a.3) Bruciori intimi esterni

Le irritazioni vulvari concernono la parte esterna dell’apparato genitale femminile. Sappiamo che questo è composto da una parte interna e da una parte esterna, divise tra di loro dall’imene, una sottile barriera che cede al momento del primo rapporto sessuale.

Così, mentre internamente si trova la vagina, l’utero, le tube e le ovaio, all’esterno si trovano le grandi labbra, le piccole labbra, il clitoride, il prepuzio clitorideo, il monte di Venere, il vestibolo vaginale e le ghiandole di Bartolini, parti che insieme vanno a formare quella che viene denominata vulva.

Quando l’infiammazione intima riguarda la parte esterna dell’apparato genitale femminile, questa può manifestarsi come:

  • irritazione e un bruciore alle grandi labbra;
  • un’infiammazione alle piccole labbra;
  • infiammazione del clitoride e del prepuzio clitorideo;
  • un’infiammazione delle ghiandole di Bartolini;
  • un bruciore vulvare complessivo;
  • un’infiammazione del vestibolo vaginale;
  • un’irritazione vulvare esterna.

a.4) Irritazione delle grandi labbra

Le grandi labbra sono due grandi pieghe cutanee ricche di adipe, parallele tra loro e reciprocamente saldate. Sono le porzioni maggiormente visibili della vulva.

Le grandi labbra sono ricche di ghiandole sudoripare e sebacee. La loro funzione è quella di proteggere da lesioni e irritazioni le strutture sottostanti, in particolare le piccole labbra, l’orifizio uretrale esterno e il clitoride.

Infezioni, allergie, cisti ed altre condizioni a carico delle grandi labbra possono produrre notevoli gonfiori, comportare una certa dolorabilità e infiammazione o bruciore delle grandi labbra.

L’infiammazione delle grandi labbra può essere accompagnata da:

  • prurito;
  • formicolio;
  • bruciore (il bruciore alle grandi labbra è il sintomo più frequente dell’infiammazione);
  • gonfiore intimo;
  • cattivo odore proveniente dalla vagina;
  • foruncoli vaginali;
  • bruciore genitali esterni;
  • infiammazione prepuzio clitorideo;
  • nevralgia pelvica;
  • fastidio vaginale;
  • dolore quando si cammina o si è seduti.

a.5) Bruciori vulvari: i sintomi.

I bruciori vulvari così come l’infiammazione intima sono sensazioni urenti che possono comparire all’improvviso oppure in maniera graduale, nell’arco di giorni o mesi, e presentarsi associati ad altri sintomi, quali:

  • prurito;
  • gonfiore intimo;
  • eritema;
  • foruncoli vaginali;
  • sensazione di punture di spilli;
  • perdite biancastre;
  • arrossamento;
  • fastidio vaginale;
  • lesioni vaginali, lesioni vulvari
  • dolore perineale e infiammazione del perineo
  • infiammazione vulvare, infiammazione intima;
  • irritazione delle grandi labbra;
  • vulva infiammata;
  • bruciore intimo durante i rapporti (dolore intimo interno);
  • bruciore genitali esterni (bruciore vulvare esterno).

Solo in alcuni casi le irritazioni vulvari possono comportare sanguinamento, escoriazioni, piccole vescicole e ulcerazioni, chiazze ispessite e squamose, e lesioni vulvari.

In base al fattore scatenante, i bruciori vulvari, il rossore vulvare e l’infiammazione vulvare possono variare di intensità e gravità.

a.6) Quali sono le cause dei bruciori vulvari.

L’infiammazione intima, pur in presenza di bruciori vulvari, spesso non è associata a manifestazioni cliniche evidenti, come lesioni vaginali o lesioni vulvari. Le irritazioni vulvari possono essere determinate da svariate cause, generalmente riconducibili ad uno stato infiammatorio o ad una infezione.

La valutazione eziologica dei bruciori vulvari e quindi delle irritazioni vulvari deve essere eseguita dal ginecologo attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e l’analisi delle secrezioni vaginali e uretrali.

Ciò in quanto una corretta e precoce diagnosi riduce il rischio di eventuali complicanze.

Le possibili cause alla base dei bruciori vulvari, del gonfiore intimo e della vulva infiammata, sono:

  • Reazioni di ipersensibilità: spesso l’irritazione intima esterna e quindi le irritazioni vulvari possono insorgere per effetto di sostanze predisponenti allergie. Ad esempio un uso eccessivo di detergenti intimi e di lavande vaginali, può provocare irritazioni vulvari ed escoriazioni vaginali, così come i residui di ammorbidenti e detersivi per il bucato sulla biancheria possono provocare infiammazione vulvare o un fastidio vaginale anche avvertibile con un bruciore alle grandi labbra. Stesso discorso per quanto concerne bagnoschiuma, carta igienica profumata, deodoranti, creme depilatorie, assorbenti (dermatite da assorbente). Il consiglio, sia che abbiate o meno una spiccata sensibilità verso certi eccipienti, è quello di utilizzare piccole quantità di prodotto diluite in acqua. Importante poi imparare a leggere l’INCI dei prodotti ed utilizzare quelli meno aggressivi, anallergici, senza profumazione, senza agenti schiumogeni e tensioattivi.
  • Dermatite da assorbente: tipica causa di bruciori vulvari. Per evitare invece la dermatite da assorbente è consigliabile usare assorbenti 100% cotone, tessuto che permette una maggiore traspirabilità. Questo perché la dermatite da assorbente è determinata dalla presenza negli stessi di componenti sintetici potenzialmente irritanti che impediscono una corretta traspirazione della zona a contatto (vedi sotto: dermatite da assorbente cura).
    • La causa dell’irritazione da assorbente e come riconoscerla.
      Una donna ha maggiori probabilità durante le mestruazioni le cui cause sono riconducibili a sbalzi ormonali, attrito, reazioni allergiche all’assorbente e l’irritazione derivante dal calore e dall’umidità.
      L’attrito è una causa importante dell’irritazione da assorbente soprattutto se si svolge un’attività fisica come la corsa che comporta il continuo movimento dell’assorbente.
      Contatto: in ambito medico l’irritazione da assorbente dovuta a contatto indica una reazione allergica della pelle della vulva. Questa reazione si sviluppa a causa dei materiali (soprattutto se sintetici) e delle sostanze chimiche contenute negli assorbenti e che entrano in contatto con la vulva.
      Calore e umidità: Lo scopo di un assorbente è raccogliere e contenere i fluidi mestruali quando escono dalla vagina. Tuttavia l’umidità unita al calore possono irritare la vulva e causare un’irritazione da assorbente.
      Sostanze irritanti: sudore, urina, adesivi salva slip, tessuti sintetici.
      Consigli: è importante cambiare regolarmente l’assorbente ed evitare che si riempia e rimanga a contatto con la vulva: è buona regola cambiarlo ogni 3 -4 ore. Scegliere un assorbente adatto, non ha senso indossare u assorbente per flussi abbondanti quando si hanno flussi leggeri. Una maggiore superficie di contatto aumenta la possibilità di sviluppare l’irritazione da assorbente.
      Sviluppo di un’infezione. Una scarsa igiene dell’utilizzo dell’assorbente può provocare un’infezione. Secondo questo studio si possono sviluppare: infezioni del tratto riproduttivo inferiore, vaginosi batterica e infezione da lievito
    • Diagnosi dell’irritazione da assorbente: E’ evidente quando l’irritazione si sviluppa poche ore dopo aver indossato l’assorbente. In questo caso di studio si sono analizzati l’aspetto e la posizione dell’irritazione da assorbente.
      Se l’irritazione da assorbente è associata ad un’infezione vaginale i sintomi sono: prurito vaginale, dolore durante la minzione, dolore durante il rapporto sessuale e flusso anormale (che può essere più difficile da vedere durante le mestruazioni).
    • Trattamento dell’irritazione da assorbente
      La prima scelta è quella di cambiare marca di assorbente gli altri trattamenti includono:
      antistaminici, creme cortisoniche, antibiotici topici (se c’è un’infezione batterica), mantenere l’area pulita con impacchi tiepidi e prodotti non aggressivi, usare una coppetta mestruale e usare un tampone.

immagine dermatite da assorbente

  • Scarsa igiene personale: così come lavaggi intimi troppo frequenti possono provocare irritazioni alla vulva e bruciori vulvari così una scarsa igiene personale può comportare una fastidiosa sensazione urente a carico dei genitali esterni e quindi un bruciore intimo.
  • Abbigliamento sbagliato: utilizzare troppo spesso intimo sintetico o indumenti troppo aderenti può impedire una corretta traspirazione e quindi provocare un’irritazione della vulva, una dermatite nelle zone intime, un’irritazione vulvare da sfregamento o la comparsa di brufoli. L’abbigliamento sbagliato in assenza di infezioni è una delle cause più frequenti del bruciore vulvare!
  • Malattie a trasmissione sessuale: a volte le irritazioni vulvari, i bruciori vulvari, e l’arrossamento dei genitali esterni femminili, possono essere la conseguenza della contrazione di una malattia a trasmissione sessuale, come l’herpes genitale, il papilloma virus, la gonorrea, i condilomi acuminati, la clamidia (vedi sotto).
  • Squilibri ormonali e bruciore intimo in menopausa: il sopraggiungere della menopausa può essere causa di una vulva irritata e di una irritazione vaginale esterna (si parla infatti di bruciore intimo in menopausa). Ciò in quanto il termine del periodo della fertilità può determinare uno squilibrio della mucosa vaginale, ossia del vestibolo vaginale. Durante la menopausa, infatti, si verifica un calo fisiologico della produzione di estrogeni e ciò può provocare irritazione intima esterna e interna associati a dolori del perineo (sindrome pelvica dolorosa) e un’infiammazione del nervo pelvico femminile. Si manifesta anche con un intenso fastidio vaginale.
  • Dolore perineale: il perineo è una regione anatomica situata nella parte inferiore del bacino che svolge varie funzioni. Tra queste i compiti più importanti consistono nel sostenere gli organi interni (vescica, utero, retto), nel contribuire alla continenza urinaria e fecale, nell’assecondare la fuoriuscita del nascituro nel corso del parto. Se si verifica una condizione di perineo infiammato ossia di infiammazione del nervo pelvico femminile, questo non esercita al meglio le sue funzioni e si può andare incontro a dolore perineale. Nonché ad innumerevoli alterazioni e disturbi (nevralgia del pudendo). Tra questi si annovera l’irritazione esterna dei genitali femminili, l’irritazione delle piccole e grandi labbra, bruciori vulvari e infiammazioni vulvari generalmente accompagnate da tensione perineale o dolore perineale anche intenso, irradiandosi e manifestandosi anche in fastidio vaginale.
  • Stress e ansia: quando sono presenti ansia e stress si verifica all’interno del nostro organismo un’iperattivazione cronica di sostanze infiammatorie responsabili di bruciori intimi esterni, di vescica dolorante, di bruciore vaginale durante il rapporto, di arrossamento vulvare e prurito. Invero, nelle donne che soffrono di frequenti pruriti e bruciori intimi, nonché di rossore vulvare, si notano caratteristiche psicologiche comuni, come la tendenza al controllo ed una certa difficoltà a lasciarsi andare nei rapporti intimi (spesso riconducibile a disturbi d’ ansia).

a.7) Quali sono i rimedi per i bruciori vulvari.

I rimedi farmacologici per i bruciori vulvari, l’irritazione esterna e l’arrossamento dei genitali esterni femminili cambiano in base a quella che è la causa di insorgenza del disturbo.

Così se i bruciori intimi esterni sono provocati da un’infezione, i trattamenti generalmente consigliati dal ginecologo consistono in:

  • antistaminici, se la causa dell’infiammazione genitali esterni è di natura allergica;
  • antimicotici, se la causa della vulva infiammata e del gonfiore e bruciore intimo consiste in una infezione fungina;
  • antibatterici, se la causa dell’infiammazione vulvare risiede in un’infezione batterica.

In tutti questi casi per alleviare i pruriti e i bruciori intimi è possibile coadiuvare la terapia con creme o gel dall’azione lenitiva, emolliente ed antinfiammatoria.
Oltre ai rimedi farmacologici si possono accostare dei rimedi naturali per l’infiammazione dei genitali femminili:

  • Creme o gel a base di d-Manosio, Calendula, Malva e Aloe, da usarsi quotidianamente e prima dei rapporti sessuali, soprattutto se si avverte il bruciore intimo durante un rapporto;
  • aceto di mele, noto per le sue proprietà antibatteriche;
  • amido di riso e avena, efficacie contro i bruciori vulvari;
  • bicarbonato, noto per lenire l’ arrossamento dei genitali esterni femminili, e ridurre l’irritazione vaginale esterna;
  • impacchi di camomilla;
  • calendula sia in gocce che in crema.

Questi rimedi naturali servono a combattere l’arrossamento vulvare e i bruciori intimi esterni, possono essere molto utili soprattutto se i pruriti e i bruciori intimi dipendono da irritazioni locali dovute a sfregamento, scorretta igiene intima o a microlesioni della mucosa e abrasione vulvare.

brufolo vagina rimedi

B) LA DISPAURENIA: IL BRUCIORE INTIMO DURANTE I RAPPORTI E LE CAUSE PIÙ COMUNI

b.1) Cos’è la dispaurenia

La dispareunia da contatto, causa di bruciori vulvari, è uno tra i più comuni disturbi sessuali femminili, avvertito dalla donna durante i rapporti sessuali, nella zona in prossimità della vagina, manifestandosi appunto come un bruciore intimo e un fastidio vaginale.
La dispareunia da contatto ha un’incidenza maggiore nelle donne in menopausa. Si divide in primaria ed acquisita a seconda del tempo di insorgenza, coincidente con l’inizio dell’attività sessuale o è successiva.

Le cause più comuni possono essere:

  • riconducibili all’ansia ossia di tipo psicosessuale;
  • di ordine biologico (dispaurenia da contatto determinata da infezioni come la Candida);
  • uso di agenti irritanti;
  • variazioni ormonali (carenza di estrogeni);
  • scarso coinvolgimento ed eccitazione durante il rapporto sessuale.

Circa l’80% delle cause sono riconducibili a fattori fisici.

b.2) Dispaurenia: i rimedi

È il medico che definisce i rimedi per la dispaurenia più appropriati al caso di specie. La terapia impostata ha solitamente un rapido effetto sui bruciori vulvari.

Potranno essere prescritti lubrificanti solubili (chiamati lubrificanti vulvari) oppure farmaci specifici in caso di infezioni in modo da attenuare il bruciore intimo.

Esistono poi rimedi naturali in grado di alleviare il disturbo del bruciore intimo durante un rapporto, se le cause della dispaurenia risalgono a stress ed ansia e quindi a fattori di tipo psicosessuale.

Tra questi:

  • lo yoga;
  • la medicina ayurvedica;
  • creme a base di aloe vera e lubrificanti biologici.
  • percorso di terapia cognitivo – comportamentale.

C) LA VESTIBOLITE VULVARE: CHE COS’È

Una delle principali caratteristiche del vestibolo vaginale consiste nella presenza di una ricca ramificazione di terminazioni libere del nervo pudendo. Tali terminazioni del nervo pudendo trasmettono uno stimolo nervoso, in corrispondenza del midollo spinale.

Il nervo pudendo è un importante nervo appartenente al sistema nervoso periferico. Il suo compito è quello di innervare i genitali esterni della donna, il perineo e l’ano, nonché di controllare i muscoli del pavimento pelvico. E’ responsabile del controllo volontario della continenza urinaria, della regione perianale e delle piccole e grandi labbra. Anche la vestibolite può essere causa di bruciori vulvari.

c.1) Cos’è la vestibolite vulvare

La vestibolite vulvare (vestibolonodia provocata) consiste in un’infiammazione dei tessuti posti all’entrata della vagina, ossia del vestibolo vaginale, e della regione vulvare, posta all’interno delle piccole labbra e intorno al bordo esterno dell’imene.

La vestibolite vulvare è una malattia infiammatoria cronica che negli ultimi anni si è venuta a manifestare sempre più spesso, tanto da diventare la principale causa di dolore, bruciori vulvari e bruciore intimo durante un rapporto.

Allo stadio iniziale la vestibolite vulvare consiste in un fastidio più o meno gestibile, ma se non trattato, tende a diventare cronico e ad aumentare di intensità.

La vestibolite vulvare è un disturbo che colpisce sia le donne vergini che quelle sessualmente attive.

c.2) Vestibolite vulvare: i sintomi.

Come accennato nel paragrafo precedente, la vestibolite vulvare è la causa più frequente di bruciore vaginale durante il rapporto.

I sintomi principali della vestibolite vulvare sono:

  • rossore orifizio vaginale e del vestibolo vaginale, di grado e intensità variabile;
  • bruciore intimo esterno, specialmente alle ore 5 e alle ore 7 se si immagina l’entrata vaginale come il quadrante di un orologio;
  • dolore vaginale durante rapporto (dispareunia da contatto: il bruciore durante il rapporto inizia con la penetrazione, si interrompe quando il movimento penieno si ferma e riprende con la prosecuzione del coito);
  • diminuzione o persino assenza di lubrificazione vaginale;
  • nevralgia pelvica;
  • dolore spontaneo o provocato dal contatto con l’abbigliamento intimo;
  • disuria;
  • bruciori vulvari;
  • fastidio vaginale;
  • nevralgia perineale.

Tale sintomatologia tende ad accentuarsi nel periodo premestruale.

c.3) Vestibolite vulvare: le cause.

La vestibolite è causata da una iperattività mastocitaria: una iperattività dei mastociti, le cellule immunitarie generate dal midollo osseo.

Cosa determina l’iperattività mastocitaria?

  • Le infiammazioni ripetute da batteri, funghi e virus, come la Candida e l’Escherichia Coli. Tutte causano bruciori vulvari;
  • i microtraumi della mucosa del vestibolo vaginale nel corso dei rapporti e quindi l’abrasione vulvare, le lesioni vaginali specie se il rapporto avviene in costanza di una scarsa lubrificazione;
  • uso di saponi aggressivi, indumenti troppo stretti che impediscono la traspirazione del vestibolo vaginale e favoriscono la proliferazione dei germi e l’arrossamento genitali esterni femminili;
  • alterazioni del pH vaginale, che facilitano le recidive della Candida.

Altre cause della vestibolite vulvare sono:

  • l’iperattività dei muscoli che vanno a formare il vestibolo vaginale la vagina contratta diviene la causa stessa del dolore;
  • l’iperattività del sistema dolore, sia esso periferico che centrale;
  • l’ipertono del muscolo elevatore dell’ano, che si contrae in risposta al dolore e all’infiammazione.

Costituisce un fattore che contribuisce ad aggravare la vestibolite vulvare, l’insorgenza di disturbi urinari di tipo infiammatorio, come le cistiti che a volte possono essere causate dalla pratica di alcuni sport, come la bicicletta (la cosiddetta cistite da bicicletta).

c.4) Il Mastocita.

Il mastocita è una cellula immunitaria, il cui compito è quello di rilasciare istamina e eparina favorendo così il processo infiammatorio. L’eparina, un anticoagulante e l’istamina, un vasodilatatore, consentono che in sede dell’infiammazione giungano  linfociti T, monociti, neutrofili e tutte le cellule destinate al ruolo di difese immunitarie, con l’obiettivo di attaccare l’agente patogeno o l’antigene.

Nei casi di iperattività mastocitaria l’azione del mastocita risulta sproporzionata, tanto da essere dannosa, provocando uno stato infiammatorio costante e che può cronicizzare causando, tra l’altro, bruciori vulvari.

In sintesi, le modificazioni biologiche delle fibre del dolore possono contribuire a ridurre la soglia periferica del dolore e determinare vestibolite vulvare e dolori perineali.

c.5) I muscoli che circondano la vagina.

Tra le cause di vestibolite può esserci anche la contrazione involontaria dei muscoli pelvici.

Il vestibolo vaginale è uno spazio ovulare, a forma di mandorla, che si trova all’interno delle piccole labbra. Quando il vestibolo vaginale è infiammato a causa dell’iperattività dei muscoli pelvici e, in particolare del muscolo elevatore dell’ano, la penetrazione può risultare dolorosa e difficoltosa.

brufolo grandi labbra e brufoli vagina anatomia

c.6) Il rimodellamento dei nervi pelvici: la vestibolite provocata.

Un rimodellamento delle terminazioni nervose che inviano i segnali sensoriali al cervello, associato ad un aumento dell’attività dei mastociti (iperattività mastocitaria), possono essere una delle cause della vestibolite provocata.  Il sintomo tipico è una sensazione dolorosa durante il rapporto sessuale, piuttosto che bruciore intimo durante il rapporto o bruciori vulvari generali.

Nello specifico, il rimodellamento delle terminazioni nervose influenza il modo in cui il cervello elabora le informazioni trasmesse: in questo modo un tocco, pur delicato, o una qualsiasi stimolazione si traduce in uno stimolo doloroso.

Il disturbo ha carattere cronico e la terapia è essenzialmente basata sull’uso di tecniche di gestione delle stess e di psicosessualità.

A queste tecniche è associato l’uso di creme anestetiche da applicare 2 volte al giorno.

Utili gli esercizi di rafforzamento e stretching dei muscoli del pavimento pelvico: gli esercizi Kegel;

c.7) Cistite e vestibolite vulvare.

Secondo la letteratura scientifica il 60% delle donne che soffre di cistiti ricorrenti è affetto anche da vestibolite vulvare, patologia nota anche con il nome di vestibolodinia provocata.

La cistite è un’infiammazione della vescica spesso accompagnata ad un bisogno continuo e doloroso di urinare. Per essere diagnosticata è necessario effettuare una visita ginecologica.

La cistite può avere forma acuta, cronica oppure recidivante. Può essere batterica o abatterica.

La sua insorgenza può essere determinata da:

  • carenza ormonale, di solito più diffusa nella post menopausa (ecco perché spesso si sente parlare di bruciore intimo in menopausa);
  • malformazioni e malattie del tratto urinario;
  • risalita di germi dall’intestino (Escherichia Coli);
  • rapporti sessuali (la c.d. cistite post coito);
  • cause psicosomatiche;
  • alcune pratiche sportive come la bicicletta (cistite bicicletta).

Solo nei casi in cui si sia in presenza di una cistite batterica il ginecologo prescrive un trattamento a base di antibiotici. Nei casi di cistite abatterica, invece, l’antibiotico risulta totalmente inefficace.

Come comportarsi in simili evenienze?

I rimedi per la cistite abatterica:

  • alimentazione alcalinizzante;
  • antinfiammatori naturali;
  • rinforzare le pareti vescicali con sostanze riparatrici;
  • bere tisane lenitive.

Quando la cistite ha origini psicosomatiche:

In tutti questi casi si ha di fronte una persona con un bisogno forte del controllo. Una paziente che difficilmente riesce a lasciar andare le cose in maniera naturale. Così lo stimolo e il bisogno di urinare più volte, segnalano il bisogno di cedere e nello stesso tempo la difficoltà dovuta al tentativo di controllo.

Chi, per qualsiasi causa, è affetto da cistiti ricorrenti spesso soffre non solo di sindrome vulvo vestibolare ma anche di dolori perineali, pesantezza pelvica e tensione perineale, (rigidità del muscolo perineale). In questi casi è consigliabile un controllo medico dal ginecologo.

Questo perché il pavimento pelvico gestisce i sistemi urinario, genito-sessuale e defecatorio: se uno di questi sistemi entra in sofferenza ne subiscono gli effetti negativi anche gli altri.

c.8) Vestibolite vulvare: i rimedi naturali.

Le patologie vulvari possono essere trattate con rimedi naturali che possono contribuire ad alleviare il prurito perineale e genitale, la tensione perineale eil bruciore vaginale.

Nello specifico costituiscono rimedi naturali per le patologie della vulva:

  • crema o pomata con vitamina A e D;
  • pomata a base di olio iperico;
  • gel alla lidocaina;
  • compresse di calcio citrato;
  • impacchi di ghiaccio;
  • agopuntura;
  • corretta alimentazione senza lieviti e zuccheri semplici;
  • fisioterapia e automassaggio per rilassare la pressione pelvica.

D) LE INFEZIONI VULVARI CAUSA DI BRUCIORI VULVARI

Le infezioni vulvari hanno cause molteplici: batteri, virus e funghi. Tutte possono determinare bruciori vulvari.

d.1) Quali sono le infezioni vulvari più comuni e quali sono i sintomi

Le infezioni vulvari possono essere causate da batteri, funghi o virus che crescono dentro e intorno alla vulva. Queste possono determinare, come visto, infiammazioni, irritazioni e bruciori vulvari. In Europa, così come negli Stati Uniti, le infezioni vulvari sono tra le cause più frequenti di consulto medico.

Nello specifico, i bruciori vulvari causati da infezioni vulvari dipendono da:

  • Candidosi, condizione diffusa in gravidanza o in caso di trattamenti estroprogestinici o a base di antibiotici. Comporta bruciori vulvari, irritazioni della vulva e un rossore della stessa, presenza di essudato di colore biancastro. Spesso la vagina è contratta, e si avvertono bruciori intimi durante i rapporti.
  • Herpes genitale, un’infezione da virus molto contagiosa, caratterizzata dalla presenza di infiammazione genitale, foruncoli vaginali, flogosi vulvare, ulcera genitale, lesione vulvare, dalla comparsa di bollicine nell’area genitale e di vescicole all’interno della vagina, nell’uretra e sulla cervice uterina. La terapia può richiedere, oltre all’uso di pomate locali, l’assunzione di un antivirale.
  • Clamidia, è la patologia vulvare più diffusa al mondo, causata da un’infezione batterica trasmessa attraverso i rapporti sessuali o per via materno-fetale, si manifesta attraverso un’infiammazione dei genitali femminili, comportando un arrossamento di quelli esterni. Si manifestano anche bruciori e perdite vaginali anomale. Può dare complicanze se non trattata adeguatamente.
  • Gonorrea, malattia sessualmente trasmissibile, anch’essa causata da un batterio, se non trattata può determinare conseguenze gravi come l’infertilità e il rischio di gravidanza ectopica, spesso è asintomatica, altre volte comporta bruciore vulvare,  anale e uretrale, prurito perianale e genitale, nervi pelvici infiammati, vescica dolorante, pesantezza pelvica, fastidio vaginale, perdite e sanguinamento.
  • Trichomonas, un protozoo responsabile di una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse al mondo. Provoca principalmente disturbi di minzione e sessuali.

foruncoli vulvari

d.2) Come si curano le infezioni vulvari

Le infezioni vulvari, tra i cui sintomi annoveriamo i bruciori vulvari, solitamente si curano mediante la somministrazione di antibiotici ad azione sistemica, nonché mediante antimicotici ad applicazione topica, se la causa è un fungo, e l’inserimento vaginale di ovuli.

Per l’efficacia del trattamento, nel caso di malattia sessualmente trasmissibile, è essenziale sottoporre anche il partner sessuale alla terapia, e ciò per scongiurare il rischio di un effetto “ping pong”, con continua trasmissione dell’agente patogeno tra i partner.

E’ opportuno limitare gli antibiotici ai casi di assoluta necessità perché si tratta di farmaci i cui effetti negativi, in tema di alterazione del microbiota vaginale, possono farsi sentire nel medio e lungo periodo, causando delle recidive difficili da debellare.

Per questo motivo è comune l’indicazione di accompagnare la terapia antibiotica con i probiotici.

Per prevenire l’insorgenza delle infezioni vulvari è fondamentale:

  • effettuare controlli ginecologici di routine;
  • indossare indumenti adeguati, possibilmente in cotone bianco (ed evitare l’irritazione vulvare da sfregamento);
  • usare assorbenti anallergici, in cotone;
  • mantenere la pelle asciutta in quando l’umidità favorisce la prolificazione dei batteri;
  • lavare le parti intime una volta al giorno usando il proprio asciugamano personale, sempre dopo i rapporti sessuali e dopo aver defecato, passando dalla vagina all’ano e non viceversa;
  • seguire una dieta varia ed equilibrata;
  • evitare l’auto prescrizione dei farmaci

d.3) I rimedi naturali per le infezioni vulvari

Esistono dei rimedi naturali che possono alleviare la sintomatologia collegata alle infezioni vulvari

Tra questi:

  • utilizzare acqua e bicarbonato per la detersione;
  • alla fine di ogni ciclo mestruale utilizzare per 2 o 3 giorni ovuli di calendula e propoli;
  • mensilmente effettuare una lavanda a base di tè, propoli, sale fino marino integrale, tintura madre di calendula;
  • ogni mattina massaggiare le ovaie con piccoli movimenti circolari.

E) BRUCIORI VULVARI E DERMATITE GENITALE FEMMINILE

I bruciori vulvari causati da dermatiti genitali femminili hanno per lo più una causa ormonale: con la menopausa i livelli di estrogeni calano notevolmente, determinando tutta una serie di sintomatologie specifiche.

La dermatite delle zone intime, spesso delle grandi labbra, può essere causata da contatto (come la vulvite irritativa) con indumenti intimi sintetici e attillati. I bruciori vulvari e il prurito ne sono i sintomi principali.

Più raramente si tratta di dermatite seborroica, la quale in genere compare con maggiore frequenza e intensità in altre parti del corpo, come cuoio capelluto, fronte, sopracciglia, pieghe delle orecchie.

La vulvite irritativa, che causa sempre bruciori vulvari, è invece una vulvite di natura non infettiva. È  una dermatite delle parti intime, frequente in estate, caratterizzata da un’infiammazione  da stress di tipo meccanico, come lo sfregamento contro biancheria di nylon o indumenti attillati, o di tipo chimico come l’uso di detergenti troppo aggressivi che danneggiano il film lipidico che difende la mucosa vaginale già stressata, per esempio, dai bagni di mare.

I sintomi tipici della dermatite intima, sia essa da contatto o dermatite seborroica del pube, sono:

  • prurito;
  • abrasioni e ferite vulvari;
  • leucorrea;
  • senso di secchezza vaginale;
  • escoriazioni vaginali;
  • vulva irritata;
  • rossore della vulva e bruciore vulvare;
  • flogosi vulvare;
  • eritema vulvare;
  • irritazione dei genitali femminili esterni e delle grandi labbra;
  • bruciori vulvari

Alla comparsa di questi è consigliabile recarsi da un ginecologo che potrà indicare il trattamento adeguato al caso specifico. Ed infatti, la cronicizzazione dei sintomi può determinare una maggiore predisposizione a malattie vulvari e ad infezioni batteriche, micotiche e virali.

Gli argomenti trattati sui bruciori vulvari associati a dermatite genitale femminile, sono:

e.1) Le cause della dermatite genitale femminile

Le cause della dermatite genitale femminile (sia essa da contatto o dermatite seborroica del pube) possono essere:

  • la gravidanza;
  • il ciclo mestruale;
  • l’incontinenza urinaria;
  • le terapie antibiotiche;
  • determinate patologie come il diabete;
  • uso di biancheria sintetica e aderente (irritazione vulvare da sfregamento);
  • uso di assorbenti contenenti cellulosa;
  • carta igienica profumata;
  • uso di detergenti aggressivi;
  • una dieta povera di acidi grassi essenziali;
  • insufficiente igiene intima;
  • uso di profilattici in lattice.
  • Stress, affaticamento, infezioni (dermatite seborroica del pube).

e.2) La cura della dermatite genitale femminile

Alcune delle cause dei bruciori vulvari da dermatite genitale femminile sono facilmente prevenibili: evitando tutti quei fattori e comportamenti predisponenti di cui al paragrafo precedente. Attenzione, in particolare, ai detergenti che per l’igiene intima, al seguire una dieta corretta (ricca di fibre), all’uso di indumenti in tessuto naturale (cotone), agli assorbenti (anch’essi in cotone).

Tali accorgimenti consentono di tutelare il film idrolipidico e mantenere il pH fisiologico della pelle e quindi di contrastare l’insorgenza dell’infiammazione genitale.

Nei casi in la prevenzione non si riveli sufficiente, dietro consulto medico, possiamo utilizzare pomate e gel cortisonici o antistaminici, da applicare sulla flogosi vulvare al fine di attenuare l’infiammazione genitale.

e.3) I rimedi naturali

In molti casi non è necessario ricorrere ai farmaci e può essere sufficiente applicare un buon unguento emolliente, come una crema a base di lattato di ammonio. In commercio esistono numerose soluzioni con principi attivi di origine naturale, piante (per es. camomilla) e radici, prodotte con qualità farmaceutica. L’indicazione all’uso di una determinata crema e/o lavanda per attenuare i bruciori vulvari da dermatite dovrebbe arrivare da un medico.

F) BRUCIORI VULVARI DA LESIONI VAGINALI E ULCERE VAGINALI

L’ulcera genitale solitamente insorge a causa di un agente patogeno a trasmissione sessuale.

L’Herpes genitale costituisce la causa più frequente di ulcera genitale. Ma anche sifilide, ulcera molle, granuloma inguinale (infezione rara causata da Klebsiella) sono noti per causare lesione vulvare, piaghe vulvari, l’ulcerazione vulvare e bruciori vulvari.

Anche alcune malattie vulvari e alcune forme di dermatite da contatto possono produrre ulcerazione vulvare.

I sintomi principali che accompagnano l’ulcera genitale sono:

  • bruciore dei genitali esterni;
  • abrasioni vulvari;
  • grandi labbra infiammate;
  • piaga vulvare;
  • rossore vulva;
  • dolore perineo;
  • brufolo vaginale;
  • bruciore intimo durante un rapporto.
  • bruciori vulvari

L’ulcera genitale, come gli altri problemi ginecologici femminili, deve essere valutata da un medico, soprattutto se la lesione vulvare non riesce a guarire in poche settimane (la terapia prevede di norma la somministrazione di una cura antibiotica).

bruciori vulvari e brufolo vulva

Solamente in rari casi l’ulcera genitale può indicare la presenza di un cancro, come il melanoma.

Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia

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