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ARTICOLO AGGIORNATO IL 15/06/2023
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L’irritazione delle grandi labbra: sintomi e rimedi
La vulvite è l’infiammazione delle grandi labbra e delle piccole labbra, le pieghe esterne della vulva e le parti dei genitali della donna che si trovano all’esterno del corpo e non all’interno. +
Queste possono infiammarsi a causa di infezioni, lesioni e reazioni allergiche.
L’irritazione delle grandi labbra è un disturbo comune che può colpire tutte le donne indipendentemente dalla fascia d’età.
Sebbene la vulva indentifica gli organi genitali femminili esterni e la vagina il canale, lungo 6/8 cm, che unisce la vulva all’utero, spesso l’irritazione delle grandi labbra si manifesta assieme ad un rigonfiamento vaginale e i due fenomeni sono talvolta correlati.
L’irritazione delle grandi labbra e la vagina gonfia possono avere un’origine virali, batterica, possono dipendere da infezioni sessualmente trasmissibili, da cisti, da rapporti sessuali violenti, da dermatiti da contatto e da altre cause.
In questo articolo parliamo di:
- Cosa sono e a cosa servono le grandi labbra
- I sintomi dell’irritazione delle grandi labbra
- Le cause dell’irritazione delle grandi labbra
- Le cure dell’irritazione delle grandi labbra
- I rimedi naturali della irritazione delle grandi labbra
- Prurito intimo esterno sulle grandi labbra
- Vagina gonfia: cos’è e quali sono i sintomi
- Le cause della vagina gonfia
- Quanto dura il gonfiore vaginale
- Quali sono le cause del gonfiore vaginale in gravidanza
- Che aspetto ha il gonfiore vaginale
- Dolore al clitoride e clitoride gonfio
- CHIEDI AL GINECOLOGO ONLINE
Cosa sono e a cosa servono le grandi labbra?
Le grandi labbra (labia majora o al singolare labium majus) sono lembi di tessuto arrotondati di pelle e adipe che fanno parte dei genitali femminili esterni insieme al Monte di Venere, le piccole labbra (labia minora), il clitoride e le ghiandole di Bartolino.
La loro funzione è quella di coprire e proteggere le strutture interne, più delicate e sensibili della vulva, come le piccole labbra, il clitoride, l’orifizio urinario e l’orifizio vaginale. La parola “labia” deriva dal latino.
Le grandi labbra circondano l’orifizio vaginale come le labbra circondano la bocca. Le grandi labbra sono omologhe allo scroto nei maschi e si sviluppano dallo stesso tessuto embrionale. Le grandi labbra si trovano nella regione pubica lateralmente alle piccole labbra, al clitoride e alla vagina. Sorgono gradualmente dalla pelle del bacino si estendono lateralmente verso il Monte di Venere; nella parte posteriore le grandi labbra si uniscono vicino la zona perineale.
Le grandi labbra sono composte da uno spesso tessuto adiposo che fornisce alla regione pubica flessibilità ed elasticità.
La funzione principale delle grandi labbra è la protezione dei tessuti più morbidi della vulva. A differenza delle strutture interne della vulva, le grandi labbra contengono molti peli pubici che aiutano a proteggere il resto della vulva dallo stress meccanico e dall’attrito. Il tessuto adiposo delle grandi labbra ha una funzione di cuscinetto che permette alla vulva di attenuare le sollecitazioni esterne. Molte ghiandole esocrine sono associate ai follicoli piliferi delle grandi labbra, comprese le ghiandole sudoripare apocrine, le ghiandole sudoripare eccrine e le ghiandole sebacee.
Le ghiandole sudoripare eccrine aiutano la termoregolazione producendo sudore acquoso, mentre le ghiandole sebacee producono olio per lubrificare i fusti dei peli e la pelle. Le ghiandole sudoripare apocrine producono una secrezione grassa che viene consumata dai batteri che vivono sulla pelle, producendo una particolare odore. Un tempo si riteneva che l’odore prodotto dalle ghiandole sudoripare apocrine agisse come feromone per attirare i compagni.
Irritazione delle grandi labbra: principali sintomi
Le grandi labbra, insieme alle piccole labbra, proteggono la vagina e il clitoride dall’ambiente esterno e dall’irritazione. Come per qualunque organo genitale esterno, anche le grandi labbra possono essere oggetto di irritazione e infiammazione. Non è raro che l’infiammazione si manifesti oltre che nella irritazione delle grandi labbra, anche nelle piccole labbra e il clitoride. O nella vulva nella sua complessità.
I sintomi associati a infiammazione delle grandi labbra includono:
- grandi labbra gonfie e doloranti;
- prurito;
- bruciore;
- dolore;
- dolore da sfregamento della biancheria con la vulva;
- perdite vaginali anomale;
- odori sgradevoli;
- secchezza vaginale;
- grandi labbra arrossate.
Quando i sintomi descritti non si presentano e, al contrario, si notano esclusivamente delle grandi labbra arrossate, solitamente si tratta di un problema piuttosto circoscritto e che, con ogni probabilità, può essere trattato localmente. Diversamente se la sintomatologia è più complessa, la patologia che interessa la vulva è certamente più grave di una semplice irritazione locale, potendosi trattare anche di un problema vaginale di tipo infettivo.
In questo caso l’irritazione delle grandi labbra è solo il sintomo di un problema più complesso che richiede l’attenzione di un medico specialista in ginecologia.
Quali sono le cause scatenanti dell’irritazione delle grandi labbra?
Sviluppandosi esternamente la vulva tende ad essere molto delicata, poiché maggiormente esposta agli attacchi esterni, sia per opera di batteri e virus, sia per il rischio di traumi e funghi. Lo stesso abbigliamento, se sintetico e particolarmente attillato, può essere causa di irritazione. È infatti piuttosto comune l’insorgenza di un’irritazione delle grandi labbra a fronte di un’irritazione generale degli organi genitali esterni.
Nello specifico, quali sono le cause di una vulva infiammata?
- Infezioni da lieviti: il più comune di questi è la Candida, che può determinare grandi labbra gonfie e doloranti, un arrossamento delle grandi labbra, prurito e perdite biancastre. La candida è un fungo che a sua volta può essere provocato dall’uso ripetuto di antibiotici che danneggiano il microbioma intestinale e la flora vaginale, dall’uso di contraccettivi orali, da rapporti sessuali con portatori della malattia, da squilibri nel pH vaginale. Fattori che causano la rottura dell’equilibrio che normalmente vige nel microbioma vaginale, favorendo la crescita spropositata di alcuni organismi patogeni;
- Vaginite batterica: anche in questo caso parliamo di un’infezione batterica determinata dalla crescita anomala di alcuni germi all’interno del microbioma vaginale. Le cause della vaginite possono essere diverse: per esempio la promiscuità e l’uso eccessivo delle lavande. Tra i sintomi si possono notare perdite verdastre, irritazione delle grandi labbra, infiammazione delle labbra della vulva;
- Tricomoniasi: malattia sessualmente trasmissibile provocata da un protozoo, che causa grandi labbra gonfie e doloranti, perdite maleodoranti, bruciore alla minzione;
- Cisti di Bartolini: cisti che si formano in prossimità dello sbocco delle ghiandole di Bartolini. Se le cisti si infettano possono determinare l’insorgenza di un’infiammazione delle labbra della vulva, un arrossamento della vulva e quindi l’irritazione delle grandi labbra;
- Scarsa o eccessiva igiene intima;
- Reazioni allergiche;
- Biancheria intima sintetica e indumenti troppo attillati;
- Eccessiva sudorazione;
- Stress e ansia.
Come curare l’irritazione delle grandi labbra: cure e rimedi
Se la causa dell’irritazione delle grandi labbra è di tipo infettivo, le cure consistono in rimedi farmacologici, tra i quali:
- pomate antimicotiche, nel caso l’irritazione esterna dei genitali femminili, le grandi labbra arrossate e la vulva infiammata siano la conseguenza della candida;
- antibiotici, se l’irritazione delle grandi labbra è causata da un’infezione batterica;
- idrocortisone e creme steroidee, nel caso in cui l’infiammazione delle labbra della vulva e l’arrossamento delle grandi labbra sia provocato da reazioni allergiche;
- incisione o rimozione chirurgica, se l’irritazione delle grandi labbra è indotta dalle cisti di Bartolini.
I rimedi naturali della irritazione delle grandi labbra
Esistono diversi rimedi naturali per alleviare la sintomatologia collegata all’irritazione delle grandi labbra.
Tra questi si annovera certamente l’adozione di un corretto regime alimentare, che prediliga frutta, verdura, pesce, carboidrati non raffinati e yogurt. In generale sono da preferire cibi ricchi di probiotici come lo yogurt, il miso, il kefir e il tempeh, grazie alla capacità dei probiotici di ripristinare la corretta flora vaginale.
Anche lo svolgimento costante e regolare di una pratica sportiva è senza dubbio di aiuto nei casi di irritazione delle grandi labbra, in quanto lo sport riduce lo stress. Sì quindi allo yoga e alla meditazione.
Sono diverse le piante dalle quali vengono estratti determinati principi attivi e, quindi, utilizzati per produrre integratori alimentari, creme, gel ed unguenti in grado di prestare immediato sollievo ai genitali femminili gonfi.
Calendula, aloe vera, malva, sono note per le loro proprietà sfiammanti e rinfrescanti. Curcumina e bromelina, formulati in compresse o capsule, hanno proprietà antinfiammatorie naturali senza gli effetti collaterali tipici degli antinfiammatori da banco (FANS – antinfiammatori non steroidei).
Gli integratori alimentari e le sostanze naturali come creme o gel per il prurito e il gonfiore intimo sono prodotti in stabilimenti autorizzati dalle Regioni e con standard qualitativi molto alti. La lettura dell’INCI, riportato generalmente sul retro della confezione, permette di identificare quelli che la maggiore quantità di principio attivo.
Tra i prodotti naturali il d-Mannosio, un monosaccaride simile al glucosio da assumersi oralmente, ha un’efficacia nel contrastare gli episodi e le recidive di cistite. La formulazione in gel, invece, può essere utilizzata in caso di irritazione delle grandi labbra imputabile a secchezza vaginale, soprattutto durante i rapporti sessuali.
Prurito intimo esterno sulle grandi labbra
Il prurito intimo esterno sulle grandi labbra è un sintomo tipico della vulvite. In particolare modo il prurito può peggiorare durante la notte, rendendo difficoltoso per la donna il riposo.
I rimedi naturali da adottare prima di coricarsi per cercare di ridurre il prurito intimo esterno sulle grandi labbra, sono:
fare un bagno caldo con la farina d’avena ha importanti doti lenitive, emollienti e disinfiammanti. Di solito si usano 3 tazze di farina d’avena per vasca. La temperatura dell’acqua dovrebbe essere appena tiepida;
- fare impacchi di ghiaccio per lenire l’infiammazione che genera prurito intimo esterno sulle grandi labbra, evitando il contatto diretto del ghiaccio sulle grandi labbra per evitare l’ustione da ghiaccio;
- usare creme lenitive naturali a base di aloe vera. Uno studio hadimostrato che gli estratti di aloe vera hanno proprietà antinfiammatorie inibendo la produzione di prostaglandine dell’acido arachidonico;
- applicare localmente olio di iperico. L’Hypericum perforatum, conosciuto come Erba di San Giovanni, ha proprietà antinfiammatorie e microbiche come certificato da questo studio.
Vagina gonfia: cos’è e quali sono i sintomi
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Può accadere che l’irritazione delle grandi labbra sia legata ad un gonfiore vaginale. La vagina gonfia è un ingrossamento del canale che collega l’utero alla vulva ed è un sintomo della vaginite. Quando il gonfiore vaginale si estende alla vulva si parla di vulvovaginite. La vagina gonfia ha dei riflessi visibili e percepibili sulla vulva: le grandi e piccole labbra si ingrossano, mentre i sintomi sono:
- sensazione di gonfiore pelvico;
- infiammazione pelvica;
- dolore durante i rapporti sessuali;
- sanguinamento dopo i rapporti sessuali;
- impressione di un corpo estraneo nella vagina;
- senso di pressione e dolore;
- prurito / bruciore delle grandi e delle piccole labbra;
- secrezioni maleodoranti;
- fastidio quando si cammina;
- perdite vaginali anomale;
- arrossamento della vulva;
- vesciche o piaghe vulvari.
I primi 2 sintomi, la sensazione di gonfiore pelvico e l’infiammazione pelvica, possono essere dovuti, in estrema ipotesi, ad un prolasso genitale che può riguardare l’utero, la vescica, il retto o le strutture pelviche.
Il prolasso genitale è un fenomeno piuttosto raro che può determinarsi a seguito di un parto o di gravi carenze ormonali successive alla menopausa. In alcuni casi il gonfiore vaginale può essere accompagnato da febbre, fiato corto e perdite abbondanti di sangue; sintomi che richiedono l’attenzione medica.
Le cause della vagina gonfia
È credenza comune che la vagina gonfia dipenda da un’infezione da lievito.
Il realtà la vagina ingrossata può dipendere da altre cause, tra cui:
- Allergia: una risposta avversa dell’organismo a un determinato agente può causare gonfiore vaginale e vulva arrossata. La reazione allergica può essere scatenata da: saponi, lubrificanti, lavande, preservativi, assorbenti, tamponi, contraccettivi vaginali, lozioni e creme;
- Irritazione da contatto: il contatto con determinati prodotti chimici o metalli o, in misura minore, materiali siliconici o plastici, può dare luogo a un’irritazione che causa gonfiore vaginale. Tra i prodotti chimici gli spermicidi sono talvolta causa di gonfiore vaginale;
- Rapporti sessuali violenti: possono causare gonfiore vaginale soprattutto se la vagina non è sufficientemente lubrificata. Si possono cioè creare delle piccole lacerazioni all’interno del canale vaginale e, conseguentemente, infezioni e infiammazioni che causano la vagina gonfia;
- Cisti del dotto di Gartner: questo condotto si forma sulle pareti laterali della vagina durante la gravidanza o a seguito di intervento chirurgico. Normalmente scompare dopo il parto. In caso contrario, in questo condotto si possono accumulare dei liquidi che formano delle cisti. Le cisti del dotto di Gartner si sviluppano sulle pareti vaginali e possono provocare gonfiore vaginale;
- Vaginosi batterica: un’alterazione della flora vaginale con uno sviluppo anomalo dei patogeni può causare vaginosi, i cui sintomi includono gonfiore vaginale e perdite grigiastre di odore sgradevole;
- Infezione da lievito: la più comune è l’infezione da Candida un fungo saprofita che si sviluppa nel canale vaginale e i cui sintomi sono: bruciore, dolore durante la minzione e i rapporti sessuali, perdite dense, vagina gonfia e vulva arrossata;
- Infezioni da malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea, la tricomoniasi e la clamidia. Queste infezioni possono provocare l’infiammazione della cervice, chiamata cervicite. Ognuna di queste infiammazioni ha sintomi specifici e sintomi sovrapponibili, tra cui gonfiore vaginale, vulva arrossata, irritazione delle piccole e grandi labbra;
- Cervicite: infiammazione della cervice dovuta a infezione, spesso una malattia sessualmente trasmissibile o da altra condizione. I sintomi della cervicite possono includere dolore durante i rapporti, sanguinamento tra le mestruazioni, menorrea e perdite anormali, vagina gonfia;
- Edema vaginale: è un processo di accumulo di liquidi nel corpo, causato da un problema dei linfonodi che non riescono a svolgere la loro funzione drenante. L’edema vaginale può essere il risultato di una gravidanza o di un fibroma uterino e ha come sintomo il gonfiore vaginale;
- Gravidanza: il feto crescendo può esercitare pressione sui vasi sanguigni e su muscoli, provocando il gonfiore della vagina;
- Corpi esterni nella vagina quali i dispositivi contraccettivi IUD che in rari casi possono portare irritazione e infiammazione con conseguente gonfiore vaginale;
- Cisti di Bartolini: sono generalmente asintomatiche ma possono dare dolore durante i rapporti sessuali, febbre nel caso di infezione, vagina gonfia;
Quanto dura il gonfiore vaginale?
Nella maggior parte dei casi, iniziata la terapia per debellare la causa, la sintomatologia da vagina gonfia regredisce in 48/72 ore. La sintomatologia potrebbe invece durare 5-6 giorni nel caso in cui la causa sottostante il gonfiore vaginale fosse di origine patogena.
Quali sono le cause del gonfiore vaginale in gravidanza?
Esistono diverse ragioni per cui la vulva potrebbe gonfiarsi in gravidanza, le più comuni sono:
- un aumento del volume del sangue, ciò accade per sostenere la crescita del feto;
- Un aumento delle dimensioni dell’utero con conseguente maggiore pressione sul bacino e sulla vagina.
La combinazione di due fattori può provocare gonfiore.
Come si presenta l’irritazione delle grandi labbra?
La vulva arrossata e le grandi labbra vaginali gonfie e più sensibili al tatto sono espressione caratteristica di vulvite.
Dolore al clitoride e clitoride gonfio
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Il dolore al clitoride (clitorodinia) si manifesta quando il clitoride brucia, punge o pulsa a causa di lesioni, infezioni o danni alla zona. La maggior parte delle cause di dolore al clitoride sono altamente trattabili con farmaci, terapia fisica o cambiamenti nello stile di vita.
Che cos’è il dolore al clitoride?
Il dolore al clitoride si verifica di solito quando il clitoride o la vulva (i genitali esterni femminili) vengono danneggiati o feriti. Il clitoride è un organo di piacere che contiene migliaia di nervi sensoriali, alcuni dei quali si estendono per oltre 5 pollici all’interno del corpo. Toccare e stimolare il clitoride può causare eccitazione sessuale o orgasmo.
Il clitoride è infiammato quando il dolore peggiora durante i rapporti sessuali, si cammina, si va in bicicletta e in generale si svolge attività fisica che comporta sfregamento.
La maggior parte dei casi di dolore al clitoride è lieve e curabile. Raramente è un segno di una condizione medica grave.
Come si manifesta il dolore al clitoride?
Il clitoride è molto sensibile perché contiene migliaia di nervi. Il dolore al clitoride può essere lieve o forte e manifestarsi quotidianamente o solamente in determinate condizioni legate all’attività che la paziente sta svolgendo. Il tipo di dolore è molto variabile e può diventare molto intenso tale da condizionare la vita della donna.
La sintomatologia del clitoride infiammato è la seguente:
- sensazione di bruciore, dolore pungente,
- prurito intenso,
- dolore pulsante.
Spesso il dolore è avvertito in tutta la regione genitale o nel bacino. Molte persone affette da clitorodinia evitano i rapporti sessuali e hanno problemi nelle relazioni intime.
Quali sono le cause?
Qualora il dolore al clitoride fosse causato da un’infezione possono associarsi altri sintomi come febbre, brividi.
Quando a questi sintomi si associano un aumento della frequenza cardiaca, dolori allo stomaco, al bacino o alla schiena è necessario contattare immediatamente il proprio medico di fiducia.
Altre cause possibili sono:
- produzione eccessiva di cheratina, una proteina prodotta dalle cellule epiteliali, che si aggrega formando granelli duri, simili alla sabbia. Lo strofinamento di questi granuli infiamma il clitoride. e che con lo strofinamento a contatto con il clitoride lo infiammano.
- Traumi sessuali: lesioni alla vagina dovute ad abusi sessuali o a sesso violento possono causare dolore al clitoride.
- Infezione vaginale: Infezioni che colpiscono la vagina, come infezioni del tratto urinario (UTI), vaginosi batterica (BV) o infezione da lievito.
- Trauma della zona non causati da rapporti sessuali ma da lesioni dovute ad interventi chirurgici o parto.
- Infezioni sessualmente trasmissibili: molte delle più comuni possono causare dolore al clitoride.
- Eruzioni cutanee o altre condizioni della pelle: Condizioni come il lichen sclerosus o il lichen planus possono causare dolore al clitoride.
- Compressione dei nervi: Si verifica quando i nervi intorno al clitoride vengono tenuti in tensione o tirati con forza.
Cura e trattamento del dolore clitorideo
Come viene diagnosticato il dolore al clitoride? Il medico diagnostica il dolore al clitoride con un esame fisico e con un colloquio circa i sintomi avvertiti. Durante l’esame della zona vulvare, la ginecologa può tastare il clitoride per valutare la risposta dolorosa e prelevare un campione di liquido dalla vagina per verificare la presenza di un’infezione.
Spesso un’eruzione cutanea o un’alterazione della pelle intorno al clitoride sono sufficienti per diagnosticare una condizione cutanea o un’infezione.
Come viene trattato il dolore al clitoride?
Il trattamento del dolore al clitoride dipende dalla causa. Alcuni dei trattamenti possono includere:
- antibiotici per trattare le infezioni; comprese alcune infezioni sessualmente trasmissibili ed alcune dermatiti vulvari;
- antimicotici per le infezioni da lievito ed eruzioni cutanee;
- riabilitazione del pavimento pelvico;
- antidolorifici come ibuprofene;
- antidepressivi (farmaci contro la depressione e l’ansia) per il dolore nervoso;
- anticonvulsivanti (farmaci che controllano le crisi epilettiche) per il dolore ai nervi;
- praticare rapporti sessuali più delicati o applicare un impacco freddo sulla zona dopo il rapporto.
Clitoride gonfio e clitoride sporgente
La medicina non definisce una dimensione media del clitoride; quindi un clitoride gonfio è rilevabile dalla donna stessa. Tuttavia ci sono delle condizioni che rendono il clitoride porgente e gonfio per un periodo tempo più lungo del normale.
Infatti l’ingrossamento del clitoride è generalmente influenzato dall’eccitazione sessuale. Quando la donna è eccitata il flusso sanguigno verso i genitali femminili aumenta e il clitoride e le labbra si gonfiano. Quando la donna raggiunge l’orgasmo le dimensioni dei genitali femminili tornano normali.
Può capitare che la donna non raggiunga l’orgasmo; in questa situazione il clitoride rimane gonfio per più tempo.
L’eccitazione sessuale non è l’unica causa che determinare il clitoride gonfio o sporgente, le altre cause sono:
- temporanee infiammazioni della vulva,
- reazioni allergiche ad indumenti, creme, profilattici e altri prodotti sintetici,
- infezioni fungine o batteriche,
- rapporti sessuali prolungati o masturbazione prolungata,
- clitoromegalia, condizione nella quale il clitoride assomiglia ad un piccolo pene e dovuta ad iperplasia surrenalica congenita,
- disturbi ormonali,
- ovaio policistico, caratterizzato da un eccesso di ormoni androgeni, determina la formazione di un clitoride sporgente,
- iperplasia surrenale congenita, caratterizzata anch’essa da alti livelli di androgeni e da un clitoride gonfio,
- tumori ovarici,
- uso di steroidi: nel mondo del bodybuilder femminile le atlete che fanno uso di steroidi hanno un clitoride gonfio e sporgente.
Quando rivolgersi al medico se il clitoride è gonfio?
Se il clitoride non torna alle dimensioni abituali entro un giorno, è necessario rivolgersi al medico. È necessario rivolgersi al medico anche in caso di dolore, fastidio o sanguinamento.
Le opzioni di trattamento dipendono dalla causa sottostante. In molti casi, l’applicazione di una crema medicata può essere sufficiente ad alleviare i sintomi se è presente una reazione allergica; in caso di infezione il medico prescrive il trattamento indicato; qualora non si riuscisse ad individuare la causa sarà necessaria un’indagine più approfondita con esami specifici.
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Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando, anche, la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS.I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.