Ansia: sintomi, cause e trattamenti. Guida completa

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L’ansia è una reazione normale e naturale allo stress, che tutti sperimentiamo in varie situazioni della vita. Tuttavia, quando questa diventa persistente, intensa e interferisce con le attività quotidiane, può trasformarsi in un disturbo d’ansia. I disturbi d’ansia sono tra i problemi di salute mentale più comuni e possono manifestarsi in diverse forme. Riconoscere i sintomi, le cause e adottare i giusti trattamenti  è fondamentale per affrontarla in modo efficace e migliorare la qualità della vita. In questo articolo, esploreremo i sintomi fisici e psicologici dell’ansia, le cause sottostanti e i diversi approcci terapeutici disponibili.

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Cos’è l’ansia

L’ansia è un’emozione complessa e sfumata, che si manifesta in risposta a situazioni di incertezza, ambiguità o imprevedibilità, e non necessariamente legate alla presenza di una minaccia immediata e tangibile. 

Essa coinvolge un insieme di risposte cognitive, emotive, comportamentali e fisiologiche, che si esprimono in uno stato di tensione, preoccupazione e apprensione anticipatoria, spesso focalizzato sul futuro e sugli esiti negativi delle proprie azioni o decisioni. La paura attiene alla realtà: l’ansia, invece, contiene un elemento anticipatorio.

Differenza tra paura e ansia

L’ansia e la paura sono due emozioni distinte, sebbene correlate, che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del comportamento e nella risposta dell’individuo alle situazioni di pericolo o minaccia. Esse presentano diverse caratteristiche dal punto di vista neurobiologico, cognitivo e temporale, che ne determinano la specificità e la funzione adattiva.

La paura è un’emozione primaria e universale, legata alla percezione di una minaccia immediata e concreta, che attiva una serie di risposte fisiologiche e comportamentali volte a garantire la sopravvivenza dell’individuo. Dal punto di vista cognitivo, la paura si manifesta come un’esperienza emotiva intensa e di breve durata, associata a un elevato grado di attenzione e vigilanza nei confronti dell’ambiente circostante.

Classificazione dei disturbi d’ansia

L’ American Psychiatric Association (DSM-V) ha classificato 11 disturbi d’ansia:

Sintomi dell'ansia

L’ansia dà luogo a sintomi fisici, psicologici e cognitivo comportamentali.

I sintomi fisici

L’ansia può manifestarsi attraverso una serie di sintomi fisici che possono variare da persona a persona. Tra i sintomi più comuni, troviamo:

Palpitazioni cardiache:  aumento della frequenza cardiaca, che può essere percepito come battiti accelerati o irregolari. È importante distinguere l’ansia dai problemi cardiaci.

Sudorazione: si può verificare un aumento della sudorazione, anche quando non si è esposti a temperature elevate o si svolgono attività fisiche.

Tremori: i disturbi ansiosi possono causare causare tremori o scosse muscolari involontarie, spesso avvertiti nelle mani, nelle gambe o in altre parti del corpo.

Difficoltà respiratorie: avvertite come un respiro affannoso, una sensazione di soffocamento o la sensazione di non riuscire a prendere abbastanza aria (Dispnea ansiosa).

Dolore toracico: percepito a livello sternale oppure come senso di oppressione e fastidio nella zona del torace.

Nausea e disturbi gastrointestinali: la nausea, il vomito, la diarrea o altri problemi intestinali sono sintomi comuni.

Mal di testa:  spesso descritti come una sensazione di tensione o pressione intorno alla testa.

Dolori cervicali: dovuti principalmente ad un irrigidimento della struttura muscolo scheletrica della zona cervicale.

Altri sintomi somatici: noti anche come disturbi somatoformi.

Sintomi psicologici

Oltre ai sintomi fisici, l’ansia si manifesta anche attraverso sintomi psicologici, che includono:

Preoccupazione eccessiva: i pazienti ansiosi sono costantemente preoccupati per eventi futuri, problemi quotidiani o situazioni che per gli altri potrebbero sembrare di poco conto.

Irritabilità: il paziente è più sensibile o facilmente irritabile, anche in situazioni normali o di fronte a piccoli contrattempi.

Difficoltà di concentrazione: la ricerca scientifica ha dimostrato  una ridotta capacità di focalizzarsi su compiti o attività che si manifesta con una difficoltà di concentrazione o con la sensazione di avere la mente “vuota”.

Insonnia: la difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno regolare o a sentirsi riposati al risveglio è uno dei sintomi più comuni di questo disturbo mentale.

Sensazione di paura e panico: gli episodi di ansia possono essere accompagnati da una sensazione di paura intensa, di perdere il controllo o di affrontare una catastrofe imminente. Queste situazioni possono evolvere negli attacchi di panico che possono verificarsi anche di notte (attacchi di panico notturni).

Sintomi cognitivo comportamentali

Questi sintomi si manifestano con la preoccupazione eccessiva per l’esposizione al giudizio altrui, il timore di imbarazzarsi, di mostrare segni di ansia, con la difficoltà nel parlare e nel confrontarsi con gli altri, nel sostenere un esame, nell’andare al lavoro e la generale tendenza a evitare situazioni sociali che potrebbero essere fonte di preoccupazione (ansia da prestazione scolastica).

Evitamento: è un comportamento comune  e si manifesta come il desiderio di evitare situazioni o persone che possono scatenare sensazioni di disagio o paura. Sebbene l’evitamento possa fornire un sollievo temporaneo dall’ansia, a lungo termine può rafforzare il disturbo e limitare la qualità della vita

Pensieri catastrofici: riguardanti la possibilità di sentirsi intrappolati, impotenti o in pericolo in specifiche situazioni che possono limitare notevolmente la vita quotidiana e le attività dell’individuo. Ad esempio l’eccessiva preoccupazione per la propria salute identificano i sintomi dell’ipocondria che è una delle fobie specifiche più diffuse.

Attaccamento eccessivo: nell’ansia da separazione i pazienti mostrano un’estrema dipendenza dalle figure di attaccamento, come genitori, partner o insegnanti

Timidezza: rigidità o riluttanza a interagire con gli altri in contesti sociali; soprattutto nei bambini ansiosi che soffrono di mutismo selettivo. Questi pazienti evitano il contatto visivo, si esprimono con gesti o con la mimica facciale.

Inoltre gli studi medici hanno dimostrato una stretta correlazione tra:

  • ansia e problemi di reflusso;
  • accelerazione dei battiti cardiaci e ansia;
  • ansia e ipertensione;
  • tiroide e ansia;
  • sintomi cervicali e ansia;
  • tosse nervosa e ansia;
  • ansia e tensione muscolare.

Le cause dell'ansia

Le cause dell’ansia sono diverse e possono essere raggruppate in tre categorie principali: fattori genetici e biologici, fattori ambientali e fattori psicologici.

Fattori genetici e biologici

La predisposizione all’ansia può essere in parte ereditaria, e alcuni studi hanno dimostrato che le persone con parenti stretti che soffrono di questi disturbi hanno maggiori probabilità di svilupparli a loro volta. Inoltre, l’ansia può essere influenzata da squilibri chimici nel cervello, che riguardano sostanze come la serotonina, la noradrenalina e il cortisolo.

Fattori ambientali

L’ansia può essere scatenata o aggravata da situazioni o eventi esterni, tra cui:

  • Traumi e eventi stressanti: esperienze traumatiche come incidenti, violenze, abusi o perdite significative possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo d’ansia (disturbo post traumatico da stress).
  • Problemi familiari e relazionali: conflitti, separazioni, divorzi o problemi di comunicazione all’interno della famiglia possono contribuire all’insorgenza dell’ansia.
  • Difficoltà lavorative e finanziarie: la perdita del lavoro, la precarietà economica o il dover affrontare situazioni di stress sul posto di lavoro possono scatenare o peggiorare la condizione ansiosa.

Fattori psicologici

Alcuni tratti di personalità o caratteristiche psicologiche possono rendere una persona più vulnerabile all’ansia, tra cui:

  • Personalità ansiosa o perfezionista: chi tende a preoccuparsi eccessivamente o a cercare la perfezione in ogni aspetto della vita può essere più incline a sviluppare tale disturbo.
  • Bassa autostima: chi ha una scarsa opinione di sé o dubita delle proprie capacità può essere più ansioso. La bassa autostima può essere prodotta da cause esterne, come un’educazione troppo rigida.
  • Difficoltà nel gestire lo stress: alcune persone possono avere maggiori difficoltà ad adattarsi o a far fronte a situazioni stressanti, il che può aumentare il rischio di sviluppare questo disturbo.

Terapie

Affrontare l’ansia in modo efficace richiede un approccio combinato che tenga conto dei sintomi, delle cause e delle esigenze individuali. I principali trattamenti  includono la terapia farmacologica, la terapia psicologica e le strategie di auto-aiuto e un cambiamento nello stile di vita del paziente.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica può essere prescritta dal medico per aiutare a gestire i sintomi. Tra i farmaci più comuni, troviamo:

  • Ansiolitici: questi farmaci, come le benzodiazepine, aiutano a ridurre i sintomi dell’ansia, promuovendo il rilassamento e la calma. Tuttavia, è importante utilizzarli con cautela, poiché possono causare dipendenza e non sono adatti per un uso a lungo termine. Quando l’ansia è lieve possono essere utilizzati gli ansiolitici naturali o gli ansiolitici senza ricetta.
  • Antidepressivi: i farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della noradrenalina (SNRI), possono essere utili nel trattamento della sindrome ansiosa, poiché agiscono sui neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore e dell’ansia.
  • Betabloccanti: questi farmaci possono essere utilizzati per alleviare alcuni sintomi fisici , come palpitazioni, tremori e sudorazione. Agiscono bloccando gli effetti dell’adrenalina, riducendo così l’intensità delle reazioni fisiologiche allo stress.

Molti di questi farmaci sono disponibili in gocce per l’ansia.

Terapia psicologica

La terapia psicologica è un elemento chiave nel trattamento dell’ansia, in quanto aiuta a comprendere e modificare i pensieri, le emozioni e i comportamenti che contribuiscono all’ansia. Tra le terapie più efficaci, troviamo:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): la TCC è un approccio terapeutico che si concentra sull’identificazione e la modifica dei pensieri negativi e delle convinzioni irrazionali che alimentano l’ansia. Inoltre, aiuta a sviluppare strategie per affrontare le situazioni ansiogene e a migliorare le competenze di problem-solving.
  • Psicoterapia dinamica o interpersonale: queste terapie mirano a esplorare e risolvere i conflitti emotivi e le difficoltà relazionali che possono essere alla base del disturbo, promuovendo la consapevolezza e l’elaborazione delle emozioni.
  • Terapia di gruppo o familiare: queste terapie offrono un ambiente di sostegno in cui condividere le proprie esperienze, imparare dagli altri e lavorare insieme per affrontare l’ansia. La terapia familiare può essere particolarmente utile per affrontare i problemi di comunicazione e i conflitti all’interno della famiglia che possono contribuire allo sviluppo della sindrome ansiosa.

Strategie di auto-aiuto e stile di vita

Infine, adottare uno stile di vita sano e utilizzare strategie di auto-aiuto può contribuire significativamente al benessere mentale ed emotivo. Tra le strategie più efficaci per combattere l’ansia, troviamo:

  • Tecniche di rilassamento: praticare regolarmente tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la mindfulness o lo yoga.
  • Esercizio fisico: svolgere attività fisica regolare può avere effetti benefici sulla salute mentale, poiché l’esercizio favorisce la produzione di endorfine, sostanze chimiche che inducono una sensazione di benessere e riducono lo stress.
  • Gestione del tempo e organizzazione delle attività: imparare a gestire il tempo in modo efficace e organizzare le proprie attività può favorire l’equilibrio e il benessere mentale.
  • Supporto sociale: avere una rete di sostegno solida, composta da amici, familiari o professionisti, è fondamentale per affrontare questa patologia e promuovere il benessere emotivo.
  • Comunicazione: migliorare le proprie competenze comunicative aiuta a risolvere i conflitti, esprimere i propri bisogni e sentimenti e ridurre lo stress legato alle relazioni interpersonali.
  • Alimentazione equilibrata: seguire una dieta sana ed equilibrata può contribuire a mantenere in equilibrio i livelli di zucchero nel sangue, evitando sbalzi d’umore.
  • Limitare l’uso di sostanze stimolanti: ridurre il consumo di caffeina, alcol e altre sostanze stimolanti può aiutare  a favorire il rilassamento.
  • Utilizzare rimedi naturali per contrastare i sintomi, come: Ashwagandha, Bacopa Monieri, Bergamotto, Calendula, Chaga, CamomillaCanfora, Corteccia di Magnolia, Fiori di Bach, GABA, Kava Kava, Lavanda, Melissa, Passiflora, Valeriana, Tiglio.

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Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche