Quando i dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre devono preoccupare?
Durante la gravidanza e nel periodo del secondo trimestre ossia quello compreso tra la 14esima e la 27esima settimana della gestazione, è piuttosto comune avvertire dei dolori nell’area del basso addome. Si tratta di sintomi comuni che in genere non destano preoccupazioni e che tendono comunque a scomparire nei mesi successivi, sebbene alcune donne possano avvertire disturbi per l’intera durata della gravidanza.
In presenza però di alcuni sintomi concomitanti, oltre al dolore, è opportuno rivolgersi al ginecologo per approfondire le cause.
La causa principale
I dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre hanno come causa principale le variazioni che intervengono nella dimensione e nel peso dell’utero che, per effetto dell’azione degli ormoni, si modifica per accogliere il feto.
Basti pensare che l’utero arriva a pesare circa 1 kg alla 38esima settimana (oltre la quale non crescerà più) partendo da poche decine di grammi.
Perdite vaginali biancastre e prurito
Oltre ai dolori al basso ventre nel secondo trimestre di gravidanza, è normale l’aumento delle perdite vaginali che comportano delle evidenti secrezioni della tonalità biancastra.
Si parla di leucorrea gravidica.
La leucorrea gravidica è una condizione comune durante la gravidanza in cui una donna sperimenta una secrezione vaginale anomala. Questa secrezione può variare in consistenza, colore e odore, ma di solito è di colore bianco o trasparente e priva di odore.
La leucorrea gravidica è causata dall’aumento dei livelli di estrogeni e progesterone. Questi ormoni influenzano la produzione di muco cervicale, che a sua volta aumenta la quantità di secrezione vaginale. Inoltre, il collo dell’utero si ammorbidisce e si allarga durante la gravidanza, il che facilita la fuoriuscita di questa secrezione.
Per prevenire l’irritazione, la gestante dovrebbe lavarsi regolarmente con acqua tiepida e sapone neutro, evitare di indossare indumenti stretti e biancheria intima in tessuti sintetici.
L’eventuale presenza di prurito, con perdite che assumono una tonalità sul giallo oppure verde ed emanano cattivo odore, potrebbe segnalare un’infezione. In questo frangente è opportuno contattare il proprio ginecologo.
Perdite vaginali ematiche e dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre
La presenza di dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre associata a perdite ematiche può rappresentare un campanello d’allarme che richiede la consulenza del ginecologo.
Le perdite vaginali ematiche in gravidanza sono una condizione comune ma spesso preoccupante per molte donne incinte. In alcuni casi le perdite si verificano ad inizio gravidanza o nelle primissime settimane, altre volte possono verificarsi in qualunque momento della gravidanza. Le cause posso essere molteplici e non tutte gravi:
- impianto dell’ovulo. Una delle cause più comuni di perdite vaginali ematiche in gravidanza è l’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero. Interessa 3 donne su 10. Questo processo può causare piccole perdite vaginali, note come “sanguinamento da impianto”, che di solito si verificano alcuni giorni o entro 2-3 settimane dopo il concepimento;
- placenta previa, in cui la placenta si posiziona troppo in basso nell’utero e in prossimità della cervice. Solitamente si verifica in prossimità della scadenza della gravidanza. Causa sanguinamento vaginale che può essere abbondante e richiede il taglio cesareo;
- aborto spontaneo. Si parla di aborto spontaneo quando questo si verifica nei primi 180 giorni di gravidanza (6 mesi). Perdite ematiche vaginali e dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre possono far pensare ad un aborto spontaneo, soprattutto se il dolore cresce di intensità in breve tempo;
- infezione vaginale o cervicale. Rappresenta una condizione piuttosto comune che dipende dalle modifiche nel pH vaginale indotte dalla gravidanza. La sintomatologia include dolori al basso ventre, perdite ematiche leggere, odore sgradevole. La terapia è antibiotica.
È importante che le donne incinte che sperimentano perdite vaginali ematiche consultino immediatamente il proprio medico. Il medico può effettuare un esame pelvico per determinare la causa delle perdite e stabilire un piano di trattamento appropriato.

Conclusioni
È solitamente fisiologico avvertire una tensione o dei lievi dolori al basso ventre in gravidanza al secondo trimestre. Questi dolori possono proseguire per tutta la durata della stessa, fino al nono mese.
In presenza di sintomi quali perdite ematiche e febbre è opportuno rivolgersi al medico ginecologo.
Le cause, la gestione e il trattamento del dolore al basso ventre alla 7 settimana di gravidanza sono diverse e richiedono attenzioni particolari.
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Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda inoltre che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.
Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche