Il dolore al basso ventre in gravidanza è un’esperienza comune per molte donne in attesa. Mentre alcuni dolori possono essere fisiologici e non preoccupanti, altri possono essere segnali di problemi di salute più seri.
In questo articolo, esploreremo le cause comuni dei dolori al basso ventre in gravidanza, i segnali che indicano quando preoccuparsi e le terapie disponibili per gestire i sintomi.
È importante notare che ogni donna e ogni gravidanza è unica, pertanto è sempre consigliabile consultare il proprio medico per una valutazione individuale e per individuare la migliore strategia di gestione dei sintomi.

Le cause dei dolori al basso ventre in gravidanza
- aumento delle dimensioni del feto: le dimensioni del feto crescono esponenzialmente soprattutto a partire dal 3° mese (fino al 5°, quindi la crescita in lunghezza rallenta). L’adattamento dell’utero conseguente all’aumento delle dimensioni del feto causa un aumento di pressione sugli organi interni che può dare dolore al basso ventre in gravidanza. È importante notare che i dolori al basso ventre causati dalla pressione sugli organi interni sono del tutto fisiologici e normali durante la gravidanza;
- infezione delle vie urinarie: le infezioni delle vie urinarie sono relativamente comuni durante la gravidanza, e il medico è in grado di facilmente. Possono verificarsi in qualsiasi momento della gravidanza. I sintomi includono:
- dolore nell’area del basso ventre;
- dolore o bruciore durante la minzione;
- febbre;
- stanchezza;
- urina maleodorante;
- aumento della frequenza minzionale;
- urina torbida.
La diagnosi prevede l’esame delle urine e l’urinocoltura per l’individuazione del ceppo batterico. La terapia è prevalentemente antibiotica;
- meteorismo: costituisce una delle cause comuni di dolore al basso ventre in gravidanza. Le cause che danno meteorismo sono legate all’aumento degli ormoni e agli effetti di questi sulla peristalsi intestinale (la stitichezza in gravidanza causa dolori al basso ventre), oltre alla crescita delle dimensioni dell’utero che esercita una pressione maggiore sull’apparato digerente.
Dolore basso ventre e gravidanza: le possibili cause nel primo trimestre
- lieve dolore al basso ventre o al bacino;
- sanguinamento vaginale;
- dolore nella parte bassa della schiena;
- lievi crampi su un lato del bacino
- dolori improvvisi e forti alla pancia o al bacino;
- dolore alle spalle;
- sensazione di svenimento;
- vertigini.
Il secondo trimestre
Il dolore al basso ventre in gravidanza, nel secondo trimestre, può dipendere da:
Il dolore al basso ventre durante il secondo trimestre può essere comunemente causato dall’allungamento dei muscoli e dei legamenti.
Come visto, infatti, nel corso della gravidanza, i muscoli e i legamenti che sostengono l’utero si allungano a seguito dell’aumento delle dimensioni dell’utero stesso. Le donne possono avvertire un dolore sordo in tutto l’addome o su un lato. Il dolore potrebbe peggiorare quando ci si alza o si tossisce.
L'ultimo trimestre
Le seguenti cause di dolore al basso ventre in gravidanza sono più comuni nell’ultimo trimestre:
- contrazioni di Braxton-Hicks. Sono chiamate anche “false doglie”. Le contrazioni di Braxton-Hicks fanno parte dei preparativi del corpo per il parto e di solito si verificano nella settimana precedente il termine della gravidanza. Contribuiscono a rendere la cervice più morbida e sottile. Molte donne si accorgono che il dolore scompare con una passeggiata o cambiando posizione;
- travaglio pretermine. Si parla di travaglio pretermine quando inizia prima della 37esima settimana. I sintomi del travaglio pretermine comprendono:
- dolore al basso ventre;
- mal di schiena sordo;
- crampi addominali;
- diarrea;
- contrazioni;
- cambiamento nella quantità o nella consistenza delle perdite vaginali, che potrebbero essere più acquose, mucose o sanguinolente.
Dolori al basso ventre in gravidanza: quando preoccuparsi
È importante sottolineare che i dolori al basso ventre in gravidanza possono essere causati anche da altre patologie. Pertanto, se si hanno dubbi è fondamentale consultare un medico per una valutazione approfondita.
Anche se i dolori al basso ventre in gravidanza sono comuni, la presenza di alcuni sintomi devono allarmare e spingere a consultare il medico. Questi sono:
- perdite di sangue: se i dolori al basso ventre in gravidanza sono accompagnati da perdite di sangue, è importante consultare immediatamente il medico. Potrebbero indicare un aborto spontaneo;
- aumento della intensità del dolore: l’aumento dell’intensità del dolore costituisce un campanello di allarme che richiede il consulto medico;
- febbre: può essere il sintomo di una infezione delle vie urinarie ma anche di qualcosa di più grave. Una febbre che non passa in 24 ore richiede la consulenza medica.
Dolori dopo il parto
Dopo il parto, l’utero si contrae e torna alle sue dimensioni normali. Ciò può provocare alcuni crampi al basso ventre, detti postumi.
I dolori saranno in genere più forti quando il bambino è in fase di allattamento. L’allattamento stimola il rilascio di ossitocina, un ormone che fa contrarre l’utero.
Generalmente i dolori al basso ventre dopo due mesi dal parto assomigliano ai crampi mestruali. Se sono forti, è bene rivolgersi a un medico per una valutazione.
Conclusioni
I dolori al basso ventre in gravidanza sono un’esperienza comune per molte donne.
Allo stesso modo eventuali dolori al basso ventre a sinistra in gravidanza, o a destra, sono comuni e spesso dovuti a del semplice meteorismo.
Però, mentre alcuni dolori possono essere fisiologici e non preoccupanti, altri possono essere invece segnali di problemi di salute più seri.
Pertanto è fondamentale monitorare i sintomi e consultare il medico in caso di campanelli d’allarme come, per esempio, una febbre che dura oltre 24 ore.
In assenza di sintomatologia preoccupante sono solitamente sufficienti dei bagni caldi e dello stretching leggero per il controllo dei sintomi.
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Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda inoltre che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.
Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche