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Articolo aggiornato il 11/07/2023
I dolori al basso ventre in menopausa: come distinguerli
Mentre i crampi al basso ventre sono molto comuni nei giorni precedenti le mestruazioni, i dolori al basso ventre in menopausa sono relativamente rari e possono essere la spia di specifiche patologie.
Infatti le cause dei dolori al basso ventre in menopausa possono essere l’endometriosi, i fibromi uterini, forme tumorali, virus intestinali o problemi gastrointestinali.
È fondamentale rivolgersi a un medico in caso di crampi continui, acuti, continuativi o in presenza di altri sintomi, come perdite di sangue vaginali, sangue nelle feci o nelle urine.
I crampi addominali durante l’età riproduttiva sono di solito un segno del periodo mestruale mensile. Per molte donne i crampi si manifestano un paio di giorni prima delle mestruazioni e durante le stesse.
Cosa deve fare una donna se inizia ad avvertire i dolori al basso ventre in menopausa?
Se il dolore è sporadico nella maggior parte dei casi non sarà nulla di grave, tuttavia è bene prestare attenzione se non cessano soprattutto se si associano altri sintomi, quali:
- perdite di sangue, anche abbondanti;
- gonfiore addominale;
- dolore alla schiena;
- dolore durante i rapporti sessuali, la minzione o i movimenti intestinali;
- stanchezza;
- gonfiore o dolore alle gambe;
- costipazione;
- perdita o aumento di peso inaspettato;
Il al basso ventre in menopausa se accompagnati da nausea, vomito e diarrea, sono il segno di un disturbo gastrico.
Le cause dei dolori al basso ventre in menopausa
Quando si è nel periodo della perimenopausa, ovvero quando le mestruazioni si attenuano, si possono ancora avere sintomi come crampi e sanguinamenti. Si tratta di segnali che indicano che le mestruazioni non sono ancora terminate.
Una volta che il medico diagnostica ufficialmente la cessazione delle mestruazioni, i dolori al basso ventre in menopausa sono probabilmente un segno di un’altra condizione.
Disturbi gastrointestinali
Un virus intestinale, un’intossicazione alimentare, o un altro disturbo gastrointestinale possono causare dolori al basso ventre in menopausa. Questi crampi di solito si accompagnano a sintomi aggiuntivi come nausea, vomito o diarrea e in alcuni casi alla febbre. I sintomi possono essere temporanei. Possono anche comparire in determinate situazioni, ad esempio dopo aver mangiato latticini o alimenti scaduti.
In queste situazioni il dolore al basso ventre in menopausa si risolve in pochi giorni nella maggior parte dei casi spontaneamente eccezion fatta per l’intossicazione alimentare che può produrre delle conseguenze severe. In caso di sospetta intossicazione alimentare è necessario recarsi al pronto soccorso.
Sindrome dell’intestino irritabile
L’intestino è un organo fortemente sollecitato al momento della menopausa, in quanto capita di frequente che si possa soffrire di stipsi o diarrea. Pertanto i dolori al basso ventre in menopausa se associati a stipsi o diarrea potrebbero essere riconducibili alla sindrome dell’intestino irritabile.
Il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile si concentra sull’alleviamento dei sintomi.
Consigli generali:
- Evitare gli alimenti che scatenano i sintomi.
- Mangiare cibi ad alto contenuto di fibre.
- bere molti liquidi.
- Fare esercizio fisico regolare.
- Attenzione al glutine e ai carboidrati.
- Dormire a sufficienza.
Inoltre il medico può prescrivere antidiarroici, lassativi o anticolinergici a seconda della condizione della paziente.
Endometriosi
L’endometriosi è una condizione in cui il tessuto simile all’endometrio, che normalmente riveste l’interno dell’utero, cresce al di fuori dell’utero. Questo disturbo spesso causa dolore e può interessare le ovaie, le tube di Falloppio e il tessuto pelvico. In rari casi, il tessuto simile all’endometrio può essere trovato in aree fuori dglii organi pelvici. Durante il ciclo mestruale, questo tessuto si ispessisce, si rompe e sanguina.
L’endometriosi colpisce di solito le donne che hanno ancora le mestruazioni e cessa con la menopausa. Tuttavia, molte donne che hanno attraversato la menopausa continuano a manifestare i sintomi dell’endometriosi.
Il trattamento dell’endometriosi può variare a seconda della gravità dei sintomi e della volontà della paziente di avere figli. Il trattamento può includere farmaci per controllare il dolore e gli ormoni per ridurre la crescita del tessuto endometriale, o interventi chirurgici per rimuovere il tessuto endometriale.
Fibromi uterini
I fibromi uterini, noti anche come fibromi o leiomiomi, sono piccoli tumori che crescono nella parete dell’utero. Questi tumori sono benigni, tuttavia, possono causare dolore e altri sintomi fastidiosi.
Si sviluppano più spesso nelle donne in età fertile, ma possono manifestarsi durante e dopo la menopausa.
Alcuni fattori di rischio possono aumentare la possibilità di sviluppare fibromi e sono:
- pressione alta (ipertensione);
- bassi livelli di vitamina D;
- una storia familiare di fibromi;
- obesità;
- nessuna storia di gravidanza;
- stress estremo e di lunga durata.
Le donne, sia in premenopausa che in postmenopausa, possono manifestare i seguenti sintomi dei fibromi:
- sanguinamento abbondante;
- spotting frequente;
- anemia dovuta a una significativa perdita di sangue;
- crampi di tipo mestruale;
- pienezza nel basso ventre;
- gonfiore addominale;
- dolore alla schiena;
- minzione frequente;
- incontinenza o perdite di urina;
- rapporti sessuali dolorosi;
- febbre;
- nausea;
- mal di testa.
Il trattamento dei fibromi dopo la menopausa comprende:
- terapie ormonali;
- miomectomia;
- isterectomia.
Tumore dell’ovaio o dell’utero
Se il dolore persiste e la causa non è riscontrabile in nessuna delle motivazioni citate fino a questo momento, è necessario fare un’indagine più approfondita per andare ad escludere situazioni più gravi, come ad esempio un tumore dell’utero o delle ovaie.
Le donne affette da tumore di solito presentano altri sintomi oltre ai dolori al basso ventre, come ad esempio:
- sanguinamento vaginale,
- gonfiore alla pancia,
- stanchezza,
- perdita di peso inspiegabile.
Qualsiasi sintomo preoccupante giustifica una visita dal medico per assicurarsi che non sia dovuto a qualcosa di grave.
Sindrome dell’ovaio policistico
Nella menopausa assistiamo ad una riduzione degli ormoni mentre l’ovaio policistico è dovuto ad uno squilibrio degli ormoni, tale condizione può coesistere anche con la menopausa.
Vulvodinia
Allo stesso modo, le donne in perimenopausa o in menopausa subiscono un calo dei livelli di estrogeni, con l’aumento delle possibilità di soffrire di vulvodinia. Disfunzione ipertonica del pavimento pelvico. La tensione dei muscoli del pavimento pelvico può portare a vulvodinia e a rapporti sessuali dolorosi.
Come vengono diagnosticati i crampi in menopausa?
Se si soffre di dolore al basso ventre in menopausa per un periodo di tempo prolungato predisporrà una seerie di esami diagnostici per determinare la causa, questi sono:
- TAC;
- risonanza magnetica;
- isterosonografia e l’isteroscopia, che prevedono l’introduzione di una soluzione salina nell’utero per consentire al medico di esaminarlo più agevolmente.
- Ecografia, che utilizza le onde sonore per creare immagini dell’interno del corpo.
Se il medico sospetta la presenza di un tumore, potrebbe essere necessario sottoporsi a una procedura per rimuovere un pezzo di tessuto dall’utero o dalle ovaie. Questa procedura si chiama biopsia. Uno specialista chiamato patologo esaminerà il tessuto al microscopio per determinare se è canceroso.
Altri consigli per ridurre i dolori al basso ventre in menopausa.
Il dolore al basso ventre in menopausa può essere piuttosto fastidioso, ma è possibile prendere una serie di accorgimenti per attenuarlo. Per prima cosa, è il caso di indagare circa la reale motivazione, così da escludere le patologie più gravi. In linea generale, è consigliata una dieta sana ed equilibrata, così da non appesantire stomaco e intestino e favorire una corretta digestione ed evacuazione. Inoltre, se il fastidio tende ad arrivare nelle ore serali dopo una lunga giornata di lavoro, potrebbe essere utile stendersi sul letto e cercare di rilassare la muscolatura e la mente. Il dolore all’addome può anche dipendere da fattori psicologici e dallo stress legato a questo periodo della vita, quindi rallenta i ritmi e verifica il tuo stato di salute. Ricorda di non allarmarti ma nemmeno di sottovalutare il sintomo, quindi chiedi consiglio al medico e valuta degli esami strumentali che possono aiutarti a eseguire una diagnosi migliore e più precisa, così da curare il sintomo.
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