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È normale provare dolori al basso ventre dopo 2 mesi dal parto?
Può succedere di provare dei dolori al basso ventre dopo 2 mesi dal parto. Per ogni donna, il parto è un momento indimenticabile che però può provocare piccoli disturbi fisici o sintomi che si possono prolungare nel tempo, anche dopo qualche mese dal parto.
Come se la gravidanza di 9 mesi e il parto non fossero sufficienti, è possibile avvertire una serie di dolori postpartum.
I crampi sono sicuramente un fenomeno che si manifesta nei giorni e nelle settimane successive al parto. Spesso hanno a che fare con il ritorno dell’utero al suo stato normale. Altre volte, invece, possono essere motivo di preoccupazione.
Nella maggioranza dei casi non sono disturbi gravi, ma semplici fastidi.
Bisogna tenere presente che gli organi situati all’interno della donna, durante una gravidanza, man mano che il feto cresce e l’utero occupa più spazio si spostano dalla loro posizione naturale.
Dopo il parto, gli organi riproduttivi ritornano alla loro posizione normale, ma questo può causare sintomi dolorosi e disturbi intestinali.
In generale il dolore al basso ventre può manifestarsi in tutte le fasi della vita della donna. Prima delle mestruazioni, durante l’ovulazione, in gravidanza e dopo il parto. E’ raro il dolore al basso ventre in menopausa.
Le possibili cause dei dolori al basso ventre dopo 2 mesi dal parto
Il dolore al basso ventre dopo 2 mesi dal parto può avere divere cause, tra cui:
Dolori uterini
Il motivo più comune per cui si può provare dolore al basso ventre dopo 2 mesi dal parto è che l’utero si contrae per tornare alle sue dimensioni originali.
Le contrazioni possono essere paragonate ad una mini versione del travaglio.
I crampi possono assomigliare molto a quelli mestruali, con intensità da lieve a grave, e tendono a essere più evidenti con la seconda o terza gravidanza.
Tendenzialmente sono più fastidiosi nei primi giorni dopo il parto: iniziano poche ore dopo il parto e possono persistere fino a 40-50 giorni. Possono essere più evidenti durante l’allattamento.
Per alleviare il dolore si può ricorrere ad alcuni semplici accorgimenti: il riposo è la prima cosa che conta. È consigliato fare un bagno caldo, in modo tale da rilassare i muscoli.
Anche fare attività fisica leggera, bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno o eseguire tecniche di respirazione profonda sono soluzioni che permettono di gestire i crampi uterini.
Se invece il dolore persiste si può prenotare una visita ginecologica.
Dolori causati dal taglio cesareo
Dopo un parto cesareo, la cicatrice (che è lunga più o meno dagli 8 ai 15 cm) guarisce solitamente in 15 giorni. Ovviamente deve essere medicata e può causare prurito, dolore o anche bruciore, in modo particolare quando si effettuano determinati movimenti come alzarsi dal letto. In caso di allattamento, l’assunzione di farmaci antidolorifici o antinfiammatori per il controllo del dolore deve essere consigliata dal ginecologo.
Se la ferita appare gonfia, infiammata o dolorante al tatto o comparisse febbre è necessario consultare il medico in tempi rapidi.
I dolori al basso ventre dopo 2 mesi dal parto non colpiscono solo le donne che partoriscono per via vaginale. Anche in caso di parto cesareo l’utero si contrae per tornare alla condizione precedente alla gravidanza.
Detto questo, è importante notare che dopo un parto cesareo si possono avere ulteriori disturbi nella parte bassa dell’addome. Il parto cesareo è a tutti gli effetti un intervento chirurgico importante: alcune donne riportano dolori al basso ventre dopo 5 mesi dal parto.
Costipazione
È probabile che il primo movimento intestinale post-partum avvenga entro pochi giorni dal parto.
È altresì probabile che si possa soffrire di stitichezza, che può essere causata dagli alti livelli di progesterone in gravidanza, dalla dieta (per esempio, un basso apporto di fibre) e dalla riduzione dei livelli di attività fisica.
La stitichezza può manifestarsi con crampi e dolore e può anche essere accompagnata da una sensazione di gonfiore e pressione.
La stitichezza tende a migliorare il ritorno ad un equilibrio ormonale e, come tale, può dare luogo a dolori al basso ventre dopo 2 mesi dal parto o per periodi anche superiori.
Inoltre questa condizione può essere particolarmente probabile se si è effettuato un parto cesareo. Il motivo risiede nel maggior tempo di inattività trascorso per recuperare dall’intervento. Inoltre, alcuni farmaci antidolorifici (da assumersi solo su prescrizione del medico) possono rallentare la peristalsi e peggiorare la costipazione.
Infezioni del tratto urinario
Una infezione del tratto urinario possono essere responsabili dei dolori al basso ventre 2 mesi dopo il parto. I sintomi, in questo caso, sono facilmente riconoscibili e, oltre al dolore, includono:
- aumento della frequenza minzionale;
- bruciore o dolore durante la minzione;
- febbre e brividi;
- ematuria (sangue nelle urine);
- dolore alla schiena.
La diagnosi è effettuata con l’esame delle urine e la urinocoltura per individuare l’agente patogeno responsabile della infezione.
La terapia è antibiotica e può prevedere l’assunzione di d-mannosio e fermenti lattici per velocizzare il processo di guarigione. La scelta della molecola da assumere deve essere indicata dallo specialista medico a maggior ragione in caso di allattamento.
Terapia
Dopo il parto, l’utero si contrae per tornare alla dimensione antecedente la gravidanza. Non esiste una terapia che possa rallentare questo processo naturale. Al contrario, è possibile trattare i crampi e il dolore che si prova e che può protrarsi per diverse settimane dopo il parto. Le possibilità comprendono:
- farmaci antidolorifici. I farmaci da banco come l’ibuprofene o il paracetamolo, possono attenuare il dolore. In caso di crampi particolarmente dolorosi, il medico può prescriverne un breve ciclo;
- attività fisica. Può sembrare inopportuno, ma alzarsi e camminare dolcemente non appena si è in grado di farlo può alleviare i dolori post partum. Inoltre il movimento migliora la costipazione;
- respirazione profonda. Gli esercizi di respirazione profonda possono aiutare a controllare i dolori post partum;
- Anche i cuscinetti riscaldanti o le borse dell’acqua calda possono dare un po’ di sollievo e sono facilmente reperibili in farmacia.
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Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda inoltre che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.