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Il dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza è normale?
Articolo aggiornato il 11/07/2023
È comune provare dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza: i dolorini sono inseparabili compagni di viaggio delle donne in gravidanza. Di solito sono i primi sintomi di una nuova vita che sta nascendo dentro di esse.
I dolori al basso ventre all’inizio della gravidanza possono cioè essere un segnale che la fecondazione è avvenuta e che la gravidanza è iniziata.
Alla domanda come e perché si manifesta questo dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza, è possibile dare una serie di spiegazioni.
Seconda settimana di gravidanza e dolori al basso ventre
Durante tutta la gravidanza il corpo di una donna si prepara al suo compito principale, ossia nutrire il bambino. Le parti maggiormente interessate sono il seno e l’addome. Il primo dovrà infatti produrre il latte che, a gravidanza avvenuta, gli fornirà tutti i nutrienti di cui ha bisogno per vivere. Per tale motivo gli ormoni, i placentari, gli estrogeni, il progesterone e la prolattina provocano in essi dei cambiamenti, alcuni non troppo piacevoli come la sensazione di tensione che si può avvertire fin dalle prime settimane di gravidanza.
Oltre a questo, è comune provare del dolore al basso ventre all’inizio gravidanza. Questo dipende dai cambiamenti dell’utero: l’endometrio, il tessuto che lo ricopre, per effetto prima della follicolina e quindi del progesterone, tende ad inspessirsi per accogliere l’uovo fecondato. Si tratta di dolori peraltro molto simili a quelli che si avvertono con le mestruazioni.
Bisogna tener conto del fatto che questo piccolo organo crescerà durante l’intera gravidanza per poter accogliere l’embrione e quindi la placenta necessaria per fornirgli i nutrienti e l’ossigeno di cui ha bisogno per vivere.
Durante la seconda settimana di gravidanza, i dolori possono essere causati dall’aumento del flusso sanguigno verso l’utero e dalla crescita dell’endometrio. Questi dolori sono solitamente lievi e temporanei. È evidente che in caso di febbre o perdite vaginali è necessario recarsi dal ginecologo con urgenza.
Dolori al basso ventre dopo il primo trimestre
Durante il secondo trimestre è considerato normale un fastidio che comporta un dolore talvolta lancinante proprio nella zona bassa della pancia. Tali fitte interessano la parte dell’inguine e quella alta delle cosce dove si trova il cosiddetto legamento rotondo. Quest’ultimo, nello specifico, funge da legante tra l’utero e la restante parte del bacino. Man mano che il primo cresce, il legamento si dilata e di conseguenza può far avvertire fastidiosi dolori. Per lenire tali sofferenze gli esperti ginecologi consigliano un bagno caldo per rilassare la tensione muscolare.
Quanto durano i dolori al basso ventre all’inizio della gravidanza?
Premesso che è comune provare dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza questo, normalmente, tende a durare fino alla fine del primo trimestre. In alcuni casi, per motivi talvolta patologici, questo può invece persistere per tutta la durata della gravidanza.
Le cause
Oltre alle modifiche all’endometrio per effetto del cambiamento ormonale, il dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza dipende dal fatto che l’utero aumenta di dimensioni e di peso, passando da circa 50 grammi ad inizio gravidanza ad 1 kg alla 38esima settimana. Alla scadenza del primo trimestre l’utero ha già una dimensione paragonabile a quella di una grossa arancia. È chiaro quindi che non bisogna sorprendersi se durante le prime settimane di gravidanza si avverte qualche disagio uterino e al basso addome.
Meteorismo e stipsi provocano dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza
Meteorismo e stipsi sono condizioni comuni durante il primo trimestre di gravidanza. Le variazioni ormonali conseguenti alla gravidanza possono influenzare la peristalsi intestinale, rallentandola, e la digestione causando una maggiore pressione sull’utero.
Bere almeno 10 bicchieri d’acqua al giorno aiuta ad alleviare il dolore e il gonfiore da gas.
Per la stipsi può aiutare aumentare l’apporto di fibre.
Aborto spontaneo
Può accadere che il dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza sia il sintomo di un aborto spontaneo, ossia la perdita della gravidanza prima della 20^ settimane.
I sintomi associati includono:
- spotting o sanguinamento vaginale;
- dolore uterino o pelvico;
- dolore alla schiena;
- dolore addominale;
- perdite di tessuto frammisto a sangue dalla vagina.
È necessario rivolgersi al medico in caso si manifestino sintomi riconducibili ad un aborto spontaneo perché, nonostante non sia possibile salvare la gravidanza, può essere necessario ricorrere alla procedura di raschiamento.
Quando bisogna preoccuparsi dei dolori al basso ventre all’inizio della gravidanza?
Seppur nella maggior parte dei casi ad inizio gravidanza i dolori al basso ventre siano da considerarsi normali, a giusta ragione è necessario prestare la dovuta attenzione man mano che la condizione va avanti.
I segnali di allarme sono dati dal verificarsi di una o più di queste condizioni:
- dolore ingravescente;
- dolore costante che sveglia durante la notte;
- perdite vaginali;
- febbre;
- dolori al basso ventre nel primo trimestre che aumentano di intensità.
In questi casi parlarne con il medico è sicuramente un’ottima scelta.
Diversamente il dolore al basso ventre nelle prime settimane di gravidanza può essere provocato da altre condizioni.
Le terapie naturali
Per alleviare il dolore al basso ventre all’inizio della gravidanza, si possono provare alcune terapie naturali, come ad esempio:
- fare un bagno caldo;
- fare leggeri massaggi alla zona dolente;
- utilizzare cuscini per sostenere la zona lombare;
- fare esercizi di stretching leggeri.
Effettuare un bagno caldo la sera prima di coricarsi e, durante il giorno, delle brevi sedute di stretching aiuta rilassare ed allungare la muscolatura e ridurre il fastidio o il dolore delle prime settimane di gravidanza.
Conclusioni
All’inizio della gravidanza i dolori al basso ventre, purché
contenuti, sono piuttosto comuni e non destano particolari preoccupazioni. Tuttavia,
il dolore accompagnato da spotting, sanguinamento, febbre o brividi deve essere
segnalato al medico perché potrebbero essere i segnali di un aborto spontaneo.
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