
Il dolore al basso ventre può dipendere da molteplici cause, in questo articolo tratteremo una causa specifica: la candida o infezione dal lievito
La candida può provocare dolore al basso ventre?
Anche se sembra improbabile, i disturbi e i dolori addominali sono uno dei sintomi della candidosi vaginale. La sovracrescita della candida (candidosi intestinale) è un’infezione vaginale da lievito, che a causa dell’indebolimento del sistema immunitario può estendersi all’intestino e manifestare qui i suoi sintomi. Questi includono gonfiore dopo i pasti, costipazione e gas eccessivo. Inoltre, se non trattata, la sovracrescita della candida può comportare l’estensione dell’infezione ad altri organi e al flusso sanguigno con severe complicanze.
I sintomi intestinali tendono a durare per anni e il paziente generalmente assume antiacidi per trattare il gonfiore intestinale. Gli antiacidi possono fornire un sollievo temporaneo, inducendo i pazienti a pensare che si tratti di un semplice caso di cattiva digestione, intolleranza alimentare o reflusso gastrico. Tuttavia, poiché la sovracrescita di candida non viene trattata, i sintomi continuano a comparire e diventano più difficili da gestire.
La Candida e il dolore al basso ventre sono l’espressione di un’infezione e i suoi sintomi.
La sovracrescita della candida può causare dolore allo stomaco?
Le cause del gonfiore e del mal di stomaco possono essere molteplici. Anche se le infezioni da lievito sono possibili, spesso si arriva a questa diagnosi dopo diversi esami clinici e molti mesi. Ciò è dovuto al fatto che i pazienti con gastroenterite sono più propensi a considerare queste manifestazioni dolorose come la conseguenza della sindrome dell’intestino irritabile. Numerosi studi hanno dimostrato che la Candida può anche causare disturbi addominali e dolori di stomaco.
Le probabilità di avere una candidosi vaginale aumentano in base a diversi fattori. Le donne che assumono pillole contraccettive o antibiotici a lungo termine hanno maggiori probabilità di avere infezioni da lievito ricorrenti.
Lo stesso vale per le gli individui che consumano molti zuccheri o che mangiano molti carboidrati. Tuttavia, l’unico modo sicuro diagnosticare con certezza la presenza della Candida è il test di laboratorio. Il test non è doloroso: si tratta di prelevare la mucosa del tessuto da analizzare (vaginale o intestinale). I risultati di laboratorio sono ottenibili generalmente in meno di 14. Una volta effettuato il test di conferma, è più facile per i medici suggerire un percorso terapeutico per trattare la Candida e il dolore al basso ventre.
In che modo la Candida può causare dolore al basso ventre?
Dolori e gonfiore possono verificarsi in caso di sovracrescita del lievito. Il lievito invade l’intestino, causando uno squilibrio tra batteri buoni e cattivi. Di conseguenza, i batteri nocivi iniziano a digerire il cibo e a produrre una grande quantità di gas. Questo gas si accumula nell’intestino, impedisce alle feci di transitare naturalmente, provocando gonfiore e dolore. Per questo motivo i sintomi tendono a peggiorare con gli alimenti ad alto contenuto di amido. Come ad esempio se si assume pane, l’infezione da lievito provoca un effetto di “lievitazione” nello stomaco che causa un fastidioso gonfiore.
Sintomi comuni di dolore e gonfiore allo stomaco
Il dolore e il gonfiore allo stomaco causati dalla Candida possono produrre altri sintomi, tra cui eruttazioni, rutti, rigurgiti e acidità. Alcuni pazienti percepiscono una sensazione di pesantezza nella zona del torace, mentre altri riferiscono di un dolore quando assumono la posizione seduta. Infine, una grande quantità d’aria che permane nello stomaco e nell’intestino può portare ad altri problemi come costipazione, diarrea o addirittura sangue nelle feci.
Gli altri sintomi della candida sono il bruciore a volte intenso, il prurito, l’arrossamento dei genitali esterni e perdite biancastre.
Quando il dolore al basso ventre è associato a perdite marroncine non siamo in presenza di Candida.
5 modi per prevenire la Candida e il dolore al basso ventre
Una corretta igiene personale
Questo si traduce nell’utilizzare saponi delicati, evitare lavande profumate, prodotti aggressivi ed anche gli eccessivi lavaggi. La vagina è un organo autopulente, normalmente ricco di batteri: eccedere nei lavaggi vuol dire irritare a causare uno squilibrio tra il numero dei batteri buoni e quelli cattivi. Inoltre, i medici raccomandano di pulirsi da davanti a dietro dopo essere andati in bagno, per evitare che eventuali batteri presenti nella zona anale siano portati nella vagina.
Mantenere la vagina asciutta
Indossare quotidianamente biancheria intima pulita è uno dei modi per prevenire un’infezione da sovracrescita di lievito. Usare sempre il preservativo durante i rapporti sessuali, anche se la donna utilizza la pillola anticoncezionale. Le persone che soffrono di candida dovrebbero anche smettere di usare salviette umidificate per la pulizia della vagina.
Non mangiare cibi ricchi di carboidrati
Anche l’astensione dal consumo di alimenti ricchi di carboidrati può ridurre al minimo il gonfiore e il dolore al basso ventre dovuto alla candida. È bene invece consumare solo piccoli pasti e impegnarsi in esercizi quotidiani per alleviare l’accumulo di gas. Una dieta sana ed equilibrata può ridurre la proliferazione di batteri.
Riposare adeguatamente
Gli studi dimostrano che anche i livelli di stress elevati possono favorire la crescita dei funghi, quindi i pazienti devono cercare di rilassarsi a fine giornata. È stato dimostrato che anche perdere peso può contribuire a ridurre le probabilità di crescita eccessiva del lievito.
Indumenti adatti
Sono da evitare gli indumenti intimi sintetici e troppo attillati, così come sono da preferire gonne e pantaloni larghi a tutti gli indumenti stretti. Questo impedisce di creare troppa umidità nell’area vaginale e irritare gli organi genitali femminili.
Chiedi al dottore
Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.
Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche