L’atelofobia è una paura ossessiva dell’imperfezione. Le persone affette da questa patologia hanno il terrore di commettere errori: evitano qualsiasi situazione in cui rischiano di non riuscire, commettere errori o non essere all’altezza. L’atelofobia può provocare ansia, depressione e bassa autostima.
Indice
- Che cos’è l’atelofobia?
- Cause e sintomi
- Diagnosi
- Gestione e trattamento
- Prevenzione
- Prospettive
- Chiedi un consulto gratuito allo psicologo
Che cos’è l’atelofobia?
L’atelofobia è una paura opprimente dell’imperfezione. Le persone affette da atelofobia si giudicano molto severamente e spesso si pongono obiettivi irrealistici. Possono arrabbiarsi per gli errori commessi in passato o per quelli che temono di commettere in futuro. L’atelofobia è spesso causa di ansia estrema, depressione, bassa autostima o attacchi di panico.
L’atelofobia è diversa dall’aticofobia, che è la paura del fallimento.
Atelofobia e perfezionismo sono la stessa cosa?
L’atelofobia e il perfezionismo sono due fenomeni psicologici diversi. Il perfezionismo è un tratto della personalità. Ci si sottopone a standard estremamente elevati e ci si sforza di essere impeccabili. L’atelofobia è una vera e propria fobia per i difetti. Una persona affetta da atelofobia può evitare una situazione in cui pensa di poter commettere un errore, vedendola come una minaccia. Questa paura può influenzare ogni aspetto della vita, dalla scuola al lavoro, dalla vita familiare alle situazioni sociali.
Che cos’è una fobia?
La fobia è una paura estrema o un senso di panico nei confronti di determinate attività, oggetti o situazioni. Le fobie sono un tipo di disturbo d’ansia. Esempi di fobie comuni sono la claustrofobia (paura degli spazi affollati e ristretti) e l’aracnofobia (paura dei ragni).
Quanto è comune l’atelofobia?
Esistono pochi studi sulla prevalenza dell’atelofobia, ma i disturbi fobici sono piuttosto comuni. Le ricerche suggeriscono che circa il 12% degli adulti e il 19% degli adolescenti sperimentano una fobia specifica in qualche momento della loro vita. I disturbi sono due volte più comuni nelle donne che nei maschi.
Cause e sintomi
La maggior parte dei disturbi fobici non ha una causa specifica, come in questo caso. La probabilità di soffrire di atelofobia può essere maggiore se il paziente:
- ha subito un episodio traumatico, come una punizione severa o un abuso per aver commesso un errore;
- ha una storia familiare di fobie, disturbi d’ansia o altri disturbi psicologici;
- soffre di altre fobie o disturbi d’ansia;
- è cresciuto in un ambiente famigliare molto severo dove gli errori sono stati considerati inaccettabili e sottoposto a continue valutazioni sul suo operato, peraltro mai considerate sufficienti;
Quali sono i sintomi dell’atelofobia?
L’atelofobia può causare un’ampia gamma di sintomi psicologici e fisici. I soggetti che hanno paura dell’imperfezione possono manifestare:
- rabbia o irritabilità;
- burnout o stanchezza;
- depressione o tristezza;
- distacco emotivo dagli altri;
- incapacità di accettare le critiche;
- incapacità di concentrarsi su qualsiasi cosa che non sia la propria paura;
- pessimismo (visione negativa della vita).
L’atelofobia può anche causare attacchi di panico, i cui sintomi sono:
- brividi;
- vertigini e stordimento;
- sudorazione eccessiva;
- palpitazioni cardiache;
- nausea;
- respiro corto (dispnea);
- tremori o scosse;
- mal di stomaco o indigestione (dispepsia).
Diagnosi
Non esiste un test specifico per l’atelofobia. Lo psicoterapeuta dopo un’attenta valutazione dei sintomi generalmente pone al paziente una serie di domande dettagliate sulla paura delle imperfezioni e sulle reazioni del paziente.
In questa fase è importante fornire quanti più dettagli possibili sull’ansia e su ciò che la scatena. In alcuni casi, il medico specialista chiederà informazioni sull’anamnesi, eseguirà una visita medica completa e potrà ordinare altri esami per verificare la presenza di condizioni di salute sottostanti.
Il medico curante può diagnosticare l’atelofobia se il paziente:
- evita le situazioni in cui potrebbe commettere un errore o non dare il meglio di sè;
- mostra i sintomi da sei mesi o più;
- manifesta una forte ansia al pensiero di commettere un errore o di deludere gli altri;
- ha problemi a casa, al lavoro o a scuola a causa della paura dell’imperfezione;
Il disturbo di atelofobia può presentarsi contestualmente ad altre patologie, in particolare:
- disturbo evitante di personalità;
- disturbo d’ansia da malattia (ipocondria);
- disturbo ossessivo-compulsivo;
- disturbo di panico;
- disturbo paranoico di personalità;
- disturbo post-traumatico da stress (PTSD);
- disturbi da abuso di sostanze, come la tossicodipendenza o il disturbo da uso di alcol.
Gestione e trattamento
Esistono diversi modi per trattare l’atelofobia tra cui:
Terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behavioral Therapy): La CBT si concentra sull’aiutare a cambiare il modo in cui si pensa all’imperfezione. Si possono esplorare le ragioni per cui si vedono gli errori come esperienze negative piuttosto che come esperienze di apprendimento. Il terapeuta insegna a identificare i fattori scatenanti specifici che causano l’ansia.
Terapia di esposizione: Si lavora per desensibilizzarsi alla paura delle imperfezioni. Dopo aver identificato i fattori scatenanti dell’atelofobia con la CBT, ci si espone ai fattori scatenanti e si impara a gestirli in modo sicuro e sano.
Modifiche dello stile di vita: Una dieta sana e un regolare esercizio fisico possono contribuire a migliorare l’umore e a ridurre i sentimenti di depressione o i pensieri negativi. Le tecniche di respirazione controllata, lo yoga o la meditazione possono aiutare a gestire l’ansia e a tenere a bada gli attacchi di panico.
Farmaci: I farmaci non curano il disturbo ma riduco i sintomi depressivi e ansiosi rendendo più facile il percorso di guarigione se assistiti da un medico specialista. Il medico può consigliare antidepressivi, ansiolitici, sedativi o beta-bloccanti.
Prevenzione
Esiste un modo per prevenire l’atelofobia?
Non c’è un modo per prevenire l’atelofobia, ma si possono prendere provvedimenti per ridurre gli effetti negativi che ha sulla propria vita. Può essere utile:
- creare un forte sistema di supporto di amici e familiari;
- non consumare caffeina, droghe ricreative, alcol o sostanze eccitanti, che possono peggiorare l’ansia;
- condividere le proprie paure e preoccupazioni con un terapeuta;
- imparare le tecniche per la gestione dell’ansia.
Prospettive e prognosi
Qual è la prognosi delle persone affette da atelofobia?
La maggior parte delle persone risponde positivamente alla psicoterapia, l’esposizione graduale e inizialmente aiutandosi con l’assunzione di farmaci specifici per gestire l’ansia e la depressione. L’interruzione dell’assunzione dei farmaci deve essere concordata con il medico quando i sintomi si sono attenuati e la psicoterapia inizia a produrre i suoi effetti positivi.
L’atelofobia è una paura estrema dell’imperfezione. Chi soffre di questo disturbo può essere terrorizzato dall’idea di commettere errori, o fare di tutto per evitare nuove situazioni perché non ha la certezza di avere successo. Può portare a depressione, ansia, attacchi di panico e a una visione pessimistica della vita. Se pensate di soffrire di atelofobia, rivolgetevi al vostro medico di fiducia.
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Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda inoltre che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche
Fonti