Indice degli argomenti trattati
- Cos’è l’EMDR
- La base della terapia EMDR
- Quali sono le fasi del trattamento EDMR
- L’EMDR: come funziona
- Le differenze tra terapia EMDR e la terapia cognitivo comportamentale
- La terapia EMDR è una terapia di esposizione?
- La terapia EMDR è uguale all’ipnosi?
- È efficacie la terapia EMDR?
- Quante sedute sono necessarie?
- Quante sedute con il terapeuta PRIMA di iniziare la terapia EMDR?
- Gli effetti del trattamento si mantengono nel tempo?
- La terapia EMDR è un trattamento efficace per il PTSD?
- La terapia EMDR è efficace nel trattamento delle fobie, del disturbo di panico o dell’agorafobia?
- La terapia EMDR è efficace con la schizofrenia?
- La terapia EMDR si applica a tutti i disturbi clinici?
- Quali elementi della terapia EMDR contribuiscono alla sua efficacia?
- Quali sono gli effetti collaterali?
- Cosa posso aspettarmi dalla terapia EMDR, cioè cosa dovrebbe/potrebbe accadere?
- Vivrò il trauma con la stessa intensità di prima?
- Quali sono gli effetti negativi?
- Pro e contro dell’EMDR: Vantaggi e svantaggi della terapia EMDR
- Chiedi al dottore
Cos’è l’EMDR
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una psicoterapia che consente alle persone di guarire dai sintomi derivanti da esperienze traumatizzanti.
Diversi studi hanno dimostrato che l’EMDR permette di ottenere risultati a breve termine laddove una psicoterapia classica richiederebbe anni per ottenere dei benefici.
È opinione diffusa che un forte dolore emotivo richieda molto tempo per guarire. La terapia EMDR dimostra che la mente può guarire da un trauma psicologico proprio come il corpo si riprende da un trauma fisico.
Quando ci si ferisce, il corpo lavora per rimarginare la ferita. Se un oggetto estraneo irrita la ferita, il processo di guarigione rallenta. Una volta rimossa la causa, la guarigione riprende.
I medici che propongono la terapia EMDR sostengono che una sequenza simile di eventi si verifica con i processi mentali. Il sistema di elaborazione delle informazioni del cervello si muove naturalmente verso la salute mentale, la guarigione.
Tuttavia questo percorso può essere interrotto se il paziente non ha gli strumenti per affrontare quelle situazioni disturbanti che riportano a galla l’evento traumatico.
Una volta rimosse queste associazioni, la guarigione riprende. Utilizzando i protocolli e le procedure della terapia EMDR, i medici aiutano i pazienti ad attivare i loro processi naturali di guarigione.
La base della terapia EMDR
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing o desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico, originariamente concepito per alleviare il disagio derivante da ricordi legati ad eventi traumatici.
La dottoressa Shapiro descrisse questa tecnica per la prima volta nel 1990.
Il modello di rielaborazione adattiva dell’informazione della dottoressa Shapiro postula che la terapia EMDR facilita l’accesso e l’elaborazione dei ricordi traumatici consentendo una positiva risoluzione adattiva degli stessi.
Quando il trattamento con la terapia EMDR risulta efficacie; l’angoscia si allevia e le convinzioni negative sono riformulate.
Durante la terapia EMDR al paziente si chiede di concentrarsi su stimoli esterni mentre gli sono sottoposti brevi scene / immagini emotivamente disturbanti.
Lo stimolo esterno più utilizzato dai terapisti è quello di indurre un movimento oculare, ma spesso il terapista utilizza le mani o stimoli sonori.
La terapia EMDR facilita l’accesso alla rete dei ricordi traumatici, consentendo una migliore elaborazione delle informazioni, creando nuove associazioni tra il ricordo traumatico e ricordi o informazioni più adattivi.
La ricerca sostiene che queste nuove associazioni di ricordi portino a un’elaborazione completa delle informazioni, a un nuovo apprendimento, all’eliminazione del disagio emotivo e allo sviluppo di nuovi processi cognitivi. La terapia EMDR utilizza un protocollo a tre livelli:
- elaborazione degli eventi passati che hanno creato la disfunzione cognitiva. Contestualmente il terapeuta stimola il paziente per creare nuovi legami associativi con le informazioni adattive.
- Il terapeuta identifica quali sono le circostanze attuali che generano disagio per poi desensibilizzare i fattori scatenanti interni ed esterni.
- Il paziente acquisisce le abilità per avviare un processo di rielaborazione adattiva che gli permetta di superare i fattori scatenanti.
- vengono incorporati modelli immaginari di eventi futuri, per aiutare il paziente ad acquisire le abilità necessarie per il funzionamento adattivo.
Quali sono le fasi del trattamento EDMR
La terapia EMDR combina diversi elementi per massimizzare gli effetti del trattamento.
La terapia EMDR si focalizza sul passato, sul presente e sul futuro. L’attenzione è rivolta ai ricordi traumatici del passato e agli eventi correlati. Inoltre, il paziente assieme al terapeuta individua le situazioni attuali che scatenano lo stress, dopo di che il terapeuta fornisce al paziente gli strumenti per reagire in modo positivo quando si ripropongono le stesse situazioni.
Questi passaggi sono trattati dalla terapia EMDR con un approccio terapeutico diviso in 8 fasi.
Fase 1
La prima fase, che può comprendere più sedute consiste nella formulazione di un’accurata anamnesi. Il terapeuta definisce un piano di trattamento e assieme al paziente identifica gli obbiettivi della terapia EMDR. Questi obbiettivi includono l’identificazione degli eventi traumatici e delle situazioni attuali che scatenano una reazione di panico o forte stress.
L’enfasi è posta sullo sviluppo di abilità e comportamenti specifici che saranno necessari al al paziente per affrontare le situazioni future.
L’elaborazione iniziale della terapia EMDR può essere focalizzata su eventi risalenti all’infanzia o anche a eventi accaduti nell’età adulta.
In genere quando i pazienti iniziano ad acquisire consapevolezza della propria situazione, il disagio emotivo migliora e iniziano a modificare i propri comportamenti. La durata del trattamento dipende dal numero di traumi e dall’età di insorgenza del PTSD. In genere, chi ha subito un singolo evento traumatico in età adulta può essere trattato con successo in meno di 5 ore. Le vittime di traumi multipli possono richiedere un tempo di trattamento più lungo.
Fase 2
Durante la seconda fase del trattamento, il terapeuta si assicura che il paziente acquisisca diverse risposte per gestire il disagio emotivo. Il terapeuta può insegnare al paziente una serie di tecniche di immaginazione e di riduzione dello stress da utilizzare durante le sedute quando è rievocato il trauma. L’obiettivo della terapia EMDR è insegnare al paziente come reagire rapidamente ed efficacemente mantenendo il proprio equilibrio psicologico quando si manifesta una situazione che causa disagio e forte stress perché collegato all’evento iniziale.
Fase 3
In questa fase si definisce l’evento traumatico, lo si circoscrive e lo si valuta: gli effetti che produce e le sensazioni negative che genera.
Fase 4
È la fase della desensibilizzazione: il terapeuta sollecita la desensibilizzazione attraverso i movimenti oculari (stimolazione oculare) che avviene invitando il paziente a ricordare l’evento traumatico e contestualmente a seguire visivamente i movimenti ritmici delle mani del terapeuta.
Questa tecnica, il ricordo dell’evento traumatico associato alla stimolazione oculare permette una rielaborazione del trauma. Questa fase permette l’emergere di nuovi pensieri, sensazioni, immagini e sentimenti.
Fase 5
Questa fase della tecnica EDMR è chiamata ristrutturazione cognitiva e può iniziare solamente quando la desensibilizzazione è completa. Nella ristrutturazione cognitiva il paziente associa e rafforza una convinzione positiva all’evento traumatico ed è completata solamente quando il paziente non la sente completamente vera.
Nello specifico dopo ogni serie di stimoli, il terapeuta chiede al paziente di lasciare che la sua mente si svuoti e di notare qualsiasi pensiero, sentimento, immagine, ricordo o sensazione gli venga in mente. A seconda di quanto riferito dal paziente, il terapeuta individua il successivo focus di attenzione. Queste serie ripetute di attenzioni dirette si ripetono più volte nel corso della seduta fino alla completa rielaborazione cognitiva.
Fase 6
Chiamata anche “scansione corporea”: qui il paziente è invitato a scansionare il proprio corpo mentre ricorda l’evento traumatico alla ricerca di qualsiasi manifestazione sensoriale negativa o dolorosa.
Il terapeuta aiuta il paziente a rielaborare qualsiasi disturbo negativo.
Fase 7
Ogni sessione di rielaborazione EMDR termina con la settima fase, “la chiusura”, in cui il paziente è aiutato a tornare a uno stato di calma e di equilibrio. La rielaborazione di un evento traumatico è completa quando il paziente non ha più reazioni quando ricorda l’evento traumatico ed ha una convinzione totalmente positiva e vera di come l’abbia superato.
Fase 8
La “rivalutazione”, è il modo in cui inizia ogni nuova sessione dopo la rielaborazione. Il paziente e il terapeuta discutono i ricordi elaborati di recente per assicurarsi che l’angoscia e l’ansia siano ancora facilmente gestibili e che la cognizione positiva sia ancora fortemente radicata. In questa fase sono anche identificati gli obbiettivi futuri.
L’EMDR: come funziona
Si ritiene che tutti gli esseri umani abbiano un sistema di elaborazione delle informazioni basato sulla fisiologia. Questo può essere paragonato ad altri sistemi corporei, come la digestione, in cui l’organismo estrae i nutrienti per la salute e la sopravvivenza. Il sistema di elaborazione delle informazioni elabora i molteplici elementi delle nostre esperienze e immagazzina i ricordi in una forma accessibile e utile. I ricordi sono collegati in reti neurali che contengono pensieri, immagini, emozioni e sensazioni correlate. L’apprendimento avviene quando si creano nuove associazioni con il materiale già immagazzinato nella memoria.
Quando si verifica un evento traumatico, l’elaborazione delle informazioni può essere incompleta.
Ciò impedisce di creare connessioni adattive. Per esempio, una sopravvissuta a uno stupro può “sapere” che gli stupratori sono i responsabili dei loro crimini, ma questo pensiero non è collegato alla reale consapevolezza che gli stupratori sono i soli responsabili.
Il ricordo viene quindi immagazzinato in modo disfunzionale, senza connessioni associative adeguate e con molti elementi ancora non elaborati. Quando l’individuo ripensa al trauma, può provare forti emozioni e sensazioni fisiche così stressanti da rivivere l’evento. Questo accade soprattutto con il disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Non sono solo gli eventi traumatici maggiori, o “grandi traumi”, che possono causare disturbi psicologici. A volte un evento relativamente minore dell’infanzia, come una presa in giro da parte dei coetanei o una denigrazione da parte dei genitori, può non essere elaborato adeguatamente. Questi “piccoli traumi” possono causare problemi di personalità e diventare la base delle attuali reazioni disfunzionali.
Con la terapia EMDR, l’elaborazione dell’informazione si verifica quando il ricordo mirato viene collegato ad altre informazioni più adattive. A questo punto avviene l’apprendimento e l’esperienza viene memorizzata con emozioni adeguate, in grado di guidare la persona in modo appropriato nel futuro.
Infatti se le informazioni relative a un’esperienza angosciante o traumatica non vengono completamente elaborate, le percezioni iniziali, le emozioni e i pensieri distorti verranno memorizzati così come sono stati vissuti al momento dell’evento. Queste esperienze non elaborate diventano la base delle attuali reazioni disfunzionali e sono la causa di molti disturbi mentali.
Le differenze tra terapia EMDR e la terapia cognitivo comportamentale
La terapia EMDR è un trattamento in otto fasi. I movimenti oculari (o altre stimolazioni bilaterali) vengono utilizzati durante una parte della seduta. Dopo aver stabilito quale ricordo colpire per primo, il medico chiede al paziente di tenere a mente diversi aspetti di quell’evento o di quel pensiero e di usare gli occhi per seguire la mano del terapeuta che si muove avanti e indietro nel campo visivo del paziente. In questa fase il paziente elabora il ricordo traumatico per poi rielaborarlo.
Ad esempio, una vittima di stupro passa dal provare orrore e disgusto per se stessa alla ferma convinzione di essere forte perché sopravvissuta.
A differenza della terapia del cognitivo comportamentale, le intuizioni che i pazienti ottengono nella terapia EMDR non derivano tanto dall’interpretazione del medico, quanto dall’accelerazione dei processi intellettuali ed emotivi del paziente stesso. L’effetto è che i pazienti concludono la terapia EMDR sentendosi potenziati dalle stesse esperienze che un tempo li avevano sviliti.
La terapia EMDR è una terapia di esposizione?
Il trattamento standard per i disturbi d’ansia prevede l’esposizione graduale dei pazienti a stimoli che generano ansia.
Si è quindi ipotizzato che la terapia EMDR utilizzi l’esposizione in modo tradizionale e che questo spieghi l’efficacia della terapia EMDR. Alcuni studiosi della teoria EMDR hanno affermato che se la terapia EMDR fosse stata presentata semplicemente come un’altra variante dei trattamenti esistenti, molte delle controversie sulla sua efficacia e sui suoi meccanismi d’azione non sarebbero state sollevate.
Poiché l’esposizione è un processo graduale, si presume che l’esposizione debba essere prolungata per essere efficace. L’esposizione prolungata produce risultati migliori rispetto all’esposizione breve, indipendentemente dalla diagnosi.
L’EMDR, tuttavia, utilizza esposizioni ripetute estremamente brevi (ad esempio, 20-50 secondi), poiché la stimolazione intermittente dei neuroni e delle cellule immunitarie ed endocrine tende ad aumentare le risposte positive allo stimolo ansioso.
La terapia EMDR è uguale all’ipnosi?
Prima di tutto l’ipnosi non può essere categorizzata come un tipo specifico di metodo di trattamento diversamente dall’EMDR. Come la psicoanalisi, l’EMDR è sia una teoria in evoluzione su come le informazioni vengono percepite, immagazzinate e recuperate nel cervello umano, sia un metodo di trattamento specifico.
Alcune differenze distintive tra l’ipnosi e la terapia EMDR.
In primo luogo, uno dei principali usi dell’ipnosi è quello di indurre nel paziente uno stato alterato di rilassamento mentale. Al contrario, quando si inizia l’EMDR il rilassamento mentale non viene tipicamente tentato. Anzi, spesso si cerca deliberatamente di entrare in contatto con uno stato mentale ansioso (cioè emotivamente traumatizzato, anziché rilassato).
In secondo luogo, i terapeuti spesso usano l’ipnosi per aiutare il paziente a sviluppare un singolo stato di ricettività altamente focalizzato.
Al contrario, con l’EMDR si cerca di mantenere una dualità di focalizzazione sulle convinzioni positive e negative attualmente possedute. In questo senso, tuttavia, l’EMDR ha una somiglianza con la tecnica di ristrutturazione cognitiva.
In terzo luogo, uno degli effetti proposti dell’ipnotizzazione di una persona è la diminuzione dell’orientamento generalizzato alla realtà. Questa diminuzione indotta è spesso utilizzata per promuovere un aumento della fantasia e dell’immaginazione. Al contrario, nell’EMDR si cerca di evitare che il paziente si muova nella direzione dell’immaginazione spingendolo ad ascoltare le sensazioni corporee per evitare che si allontani dalla realtà.
Si incoraggia e si induce il paziente a rifiutare le credenze irrazionali e auto colpevoli che aveva in precedenza, a favore di una nuova credenza positiva, con un aumento della convinzione soggettiva su tale credenza.
La terapia EMDR o i movimenti oculari aumenteranno la frequenza delle crisi?
Non ci sono indicazioni che la terapia EMDR aumenti la frequenza delle crisi.
L’EMDR e i movimenti oculari possono causare crisi epilettiche?
Non vi è alcuna indicazione che la terapia EMDR possa causare crisi epilettiche. In migliaia di trattamenti sono stati segnalati solo tre casi di convulsioni in persone a cui era già stata diagnosticata l’epilessia. Due di questi casi si sono verificati durante l’utilizzo di una barra luminosa. Un caso sembra essere stato causato dall’elaborazione di una vecchia crisi. Il paziente ha poi riferito che l’esperienza ha reso più gestibili le crisi successive.
È efficacie la terapia EMDR?
Sono stati condotti più di 30 studi con esito positivo sulla terapia EMDR.
Alcuni di questi studi hanno dimostrato che una percentuale compresa tra l’84% e il 90% delle vittime di un singolo trauma dopo solo 3 sessioni EMDR di 90 minuti non ha avuto più sintomi post traumatici.
Un altro studio ha rilevato che il 100% delle vittime di un singolo trauma e il 77% delle vittime di traumi multipli dopo la terapia EMDR non presentava più sintomi di PSTD (disturbo post traumatico da stress).
In un altro studio, il 77% dei veterani di guerra si è liberato del PTSD in 12 sedute di EMDR.
Le ricerche e gli studi sulla terapia EMDR sono state così numerose che oggi è riconosciuta come una forma di trattamento efficace, per le esperienze traumatiche, da organizzazioni come l’American Psychiatric Association, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Dipartimento della Difesa.
Dato il riconoscimento a livello mondiale come trattamento efficace dei traumi, è facilmente comprensibile come la terapia EMDR possa essere efficace nel trattamento dei ricordi “quotidiani” che sono il motivo per cui le persone hanno una bassa autostima, sentimenti di impotenza e una serie innumerevole di problemi che le portano in terapia.
Oltre 100.000 medici in tutto il mondo utilizzano questa terapia. Milioni di persone sono state trattate con successo negli ultimi 33 anni.
Quante sedute sono necessarie?
Il numero di sedute dipende dal problema specifico e dalla storia del paziente. Tuttavia, ripetuti studi controllati hanno dimostrato che un singolo trauma può essere elaborato in 4 sedute nell’80-90% dei casi.
Sebbene non sia necessario elaborare ogni evento disturbante, la quantità di terapia dipenderà dalla complessità della storia
Due studi (Lee, Gavriel, Drummond, Richards, & Greenwald, 2002; Rothbaum, 1997) hanno indicato che l’eliminazione della diagnosi di disturbo post-traumatico da stress (PTSD) dopo quattro-sette sedute.
Mentre quello condotto su veterani di guerra per affrontare i traumi multipli ha richiesto 12 sedute di trattamento
Quante sedute con il terapeuta PRIMA di iniziare la terapia EMDR?
Questo dipende dalla capacità del paziente di “auto-rasserenarsi” e di utilizzare una serie di tecniche di autocontrollo per ridurre il potenziale disturbo. Il medico dovrebbe insegnare al paziente queste tecniche durante la fase di preparazione. Il tempo per la preparazione necessaria varia da paziente a paziente. Nella maggior parte dei casi l’elaborazione attiva dei ricordi dovrebbe iniziare dopo una o due sedute.
Gli effetti del trattamento si mantengono nel tempo? E’ efficace?
Dodici studi condotti su popolazioni affette da PTSD hanno valutato il mantenimento del trattamento analizzando le differenze nei risultati tra il post-trattamento e il follow-up. I tempi di follow-up sono vari e comprendono periodi di 3, 4, 9, 15 mesi e 5 anni dopo il trattamento. Gli effetti del trattamento sono stati mantenuti in otto dei nove studi.
La terapia EMDR è un trattamento efficace per il PTSD?
La terapia EMDR è riconosciuta come un trattamento efficace per i traumi e raccomandata in tutto il mondo nelle linee guida di organizzazioni nazionali e internazionali:
American Psychiatric Association (2004): Linee guida per il trattamento dei pazienti con disturbo acuto da stress e disturbo post-traumatico da stress.
Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) è un’agenzia del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS). Questo registro nazionale (NREPP) cita l’EMDR come pratica basata sull’evidenza per il trattamento dei sintomi di PTSD, ansia e depressione.
United Kingdom Department of Health (2001) nel quale si evidenzia che la terapia EMDR è una delle prime scelte del trattamento nelle terapie psicologiche per i sintomi ansiosi e derivanti da PTSD.
Organizzazione mondiale della sanità: nelle linee guida per la gestione delle condizioni specificatamente correlate allo stress è indicata la terapia EMDR.
ISTTS (Società internazionale per gli studi sullo stress traumatico) le cui linee guida raccomandano la terapia EMDR come trattamento efficace ed empiricamente supportato per il PTSD nei bambini, negli adolescenti e negli adulti.
L’EMDR è raccomandato come trattamento efficace per i traumi dei bambini.
La terapia EMDR è efficace nel trattamento delle fobie, del disturbo di panico o dell’agorafobia?
Gli studi medici e le ricerche effettuate non hanno trovato supporto empirico del trattamento EMDR per le fobie e in particolare per l’agorafobia.
Sebbene questi risultati siano dovuti in parte a limitazioni metodologiche nei vari studi, allo stato attuale la terapia EMDR non può essere considerata efficace per trattare questi disturbi.
La terapia EMDR è efficace con la schizofrenia?
Due studi hanno indicato che la terapia EMDR ha fornito effetti positivi ai pazienti psicotici traumatizzati (De Bont, van Minnen, & de Jongh; Van den Berg, & van den Haag,). Nel secondo studio, il trattamento del PTSD ha avuto un effetto positivo su allucinazioni verbali uditive, deliri, sintomi d’ansia, sintomi depressivi e autostima.
Le persone affette da schizofrenia possono aver vissuto esperienze di vita o traumi angoscianti che esacerbano i loro sintomi. L’utilizzo della terapia EMDR per elaborare i ricordi di tali eventi può essere utile per alleviare lo stress e ridurre i sintomi.
La terapia EMDR si applica a tutti i disturbi clinici?
No. La terapia EMDR è stata sviluppata come trattamento per i ricordi traumatici e la ricerca ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento del PTSD. È quindi utile per ridurre o eliminare altri disturbi che hanno origine in seguito a un’esperienza angosciante.
Alcune indagini preliminari hanno indicato che la terapia EMDR potrebbe essere utile per altri disturbi. Tra questi, i disturbi dissociativi, l’ansia da prestazione, il disturbo da dismorfofobia corporea e i disturbi di personalità.
In questo articolo pupi trovare i migliori metodi per combattere l’ansia.
La terapia EMDR è indicata per trattare questi traumi psicologici:
L’ Eye Movement Desensitization and Reprocessing è consigliata per trattare tutti i disturbi post traumatici da stress in particolare quelli dovuti:
- alla natura particolarmente violenta degli stessi es. i traumi vissuti durante le guerre,
- a violenza e abusi di varia natura,
- a gravi incidenti sul lavoro, stradali, ferroviari o disastri naturali;
- traumi che determinano lo sviluppo di disturbi alimentari;
- perdita di affetti, lutti;
- mortificazioni continue, umiliazioni vissute da bambini e anche da adulti;
- traumi infantili non superati.
Gli effetti della terapia EMDR possono essere attribuiti al placebo o a effetti non specifici?
No. Numerosi studi hanno dimostrato che la terapia EMDR è superiore, in termini di risultati, ai:
- trattamenti placebo;
- a quelli non specificamente validati per il PTSD.
L’EMDR ha superato l’ascolto attivo, le cure ambulatoriali standard consistenti in una terapia individuale cognitiva, psicodinamica o comportamentale, il training di rilassamento con biofeedback.
La terapia EMDR è risultata relativamente equivalente alle terapie cognitivo comportamentali.
Quanto è importante seguire esattamente il trattamento?
La fedeltà al trattamento è considerata uno dei gold standard della ricerca clinica.
È dimostrato che la terapia EMDR è un trattamento solido, non influenzato da alcune modifiche al protocollo; ad esempio, le variazioni nel movimento oculare o nella componente dello stimolo non sembrano interferire con i risultati
D’altra parte, vi sono prove che la troncatura della procedura può portare a risultati insoddisfacenti; ad esempio, un’analisi delle procedure utilizzate negli studi sulla fobia condotti con la terapia EMDR ha rilevato che coloro che omettevano più della metà delle fasi della terapia EMDR ottenevano risultati insoddisfacenti rispetto a coloro che utilizzavano il protocollo completo.
Quali elementi della terapia EMDR contribuiscono alla sua efficacia?
La terapia EMDR è un approccio terapeutico complesso che integra elementi di molti orientamenti psicologici tradizionali e li combina in protocolli strutturati. Questi includono terapie:
- psicodinamiche,
- cognitivo-comportamentali,
- esperienziali,
- interazionali.
Di conseguenza, l’EMDR contiene molte componenti efficaci, tutte ritenute in grado di contribuire all’esito del trattamento.
La terapia EMDR è un approccio trasversale che agisce su filoni di immagini, cognizione, affetti, sensazioni somatiche e ricordi correlati. Questa complessità rende difficile isolare e misurare il contributo di ogni singola componente, soprattutto perché pazienti diversi con la stessa diagnosi possono rispondere in modo diverso a elementi diversi.
Quali sono gli effetti collaterali?
Come in ogni forma di psicoterapia, può verificarsi un aumento temporaneo dell’angoscia. Inoltre possono emergere ricordi angoscianti e irrisolti.
Alcuni pazienti possono sperimentare, durante la sessione di trattamento, reazioni che né loro né il medico avevano previsto, tra cui un alto livello di emozioni o sensazioni fisiche.
Cosa posso aspettarmi dalla terapia EMDR, cioè cosa dovrebbe/potrebbe accadere?
Ogni caso è unico, ma esiste un approccio standard in otto fasi che ogni terapista dovrebbe seguire. Questo comprende la raccolta di un’anamnesi completa, la preparazione del paziente, l’identificazione degli obiettivi e delle loro componenti, l’elaborazione attiva degli aspetti passati, presenti e futuri e la valutazione continua.
Dopo ogni serie di movimenti, il paziente descrive brevemente al medico ciò che ha sperimentato. Alla fine di ogni seduta, il paziente deve utilizzare le tecniche che gli sono state insegnate per lasciare la seduta con la sensazione di controllo e di potere sull’evento traumatico. Al termine della terapia EMDR, i ricordi e le situazioni presenti precedentemente traumatiche non dovrebbero più essere problematici e le nuove risposte riadattate e funzionali dovrebbero essere la norma.
Vivrò il trauma con la stessa intensità di prima?
Molte persone sono consapevoli solo di un’ombra dell’esperienza, mentre altre la sentono in misura maggiore. A differenza di altre terapie, ai pazienti della terapia EMDR non viene chiesto di rivivere il trauma in modo intenso e prolungato.
Nella terapia EMDR, quando c’è un alto livello di intensità, esso dura solo per pochi istanti e poi diminuisce rapidamente. Se non diminuisce rapidamente da sola, il medico adotta immediatamente tecniche per ridurre l’ansia, la paura o l’angoscia.
Quali sono gli effetti negativi?
Come in ogni forma di psicoterapia, può verificarsi un aumento temporaneo dell’angoscia.
Possono emergere ricordi angoscianti e irrisolti. Alcuni pazienti possono sperimentare, durante la sessione di trattamento, reazioni che né loro né il medico avevano previsto, tra cui un alto livello di emozioni o sensazioni fisiche.
Dopo la seduta di trattamento e l’elaborazione di episodi possono emergere altri sogni, ricordi, sentimenti, ecc.
La terapia EMDR è stata testata a fondo e supportata da molti studi randomizzati ed è risultata superiore, in studi controllati, alle cure standard della Veterans Administration (V.A.), al rilassamento assistito con biofeedback, al semplice rilassamento, all’ascolto attivo e a varie forme di psicoterapia individuale.
È stata anche confrontata con la terapia cognitivo-comportamentale, che è stata giudicata generalmente equivalente.
Pro e contro dell’EMDR: Vantaggi e svantaggi della terapia EMDR
I vantaggi:
- Periodo di trattamento più breve rispetto alle terapie tradizionali.
- Costo inferiore del trattamento grazie alla sua durata ridotta.
- Capacità di elaborare esperienze traumatiche di cui può essere difficile parlare.
- Potenziale di migliorare i risultati del trattamento del PTSD e dell’abuso di sostanze.
Gli svantaggi:
- possibili alti livelli di angoscia, per pochi secondi, durante il trattamento,
- non è utilizzabile per trattare tutte le forme d’ansia.
Chiedi al dottore
Si ricorda che in nessun caso, visto la natura del servizio, questo può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. Si ricorda inoltre che in caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.