In questo articolo sono trattate le controindicazioni all’assunzione di vitamina k2.
Mentre i suoi effetti positivi sono noti da anni, solo recentemente si sono scoperte una serie di reazioni avverse che devono essere prese in considerazione qualora si integri la normale assunzione (con la dieta) di vitamina k2.
Cos’è la vitamina k2
È un nutriente essenziale per la coagulazione del sangue.
Esistono due forme principali di vitamina K:
- Vitamina K1 (fillochinone): si trova negli alimenti vegetali come le verdure a foglia verde.
- Vitamina K2 (menachinone): si trova negli alimenti di origine animale e negli alimenti fermentati
La vitamina K2 può essere ulteriormente suddivisa in diversi sottotipi. I più importanti sono MK-4 e MK-7.
Le più importanti funzioni svolte dalla vitamina k:
- Regola il deposito di calcio, riducendo l’osteoporosi. In altre parole, promuove la calcificazione delle ossa, previene la formazione di placche nelle arterie e il deposito di calcio nei reni, Riducendo la possibilità di sviluppare calcoli renali. Leggi questo studio per un approfondimento sulla vitamina k2 e la calcificazione.
- Previene le malattie cardiache, impedendo la calcificazione delle arterie. Questa cartatteristica è confermata da numerosi studi, tra cui quello della dottoressa Caroline K Kramer e quello del dott. John J.B. Anderson.
- Riduce le recidive di tumore al fegato e aumenta il periodo di sopravvivenza come risulta dallo studio del dott. Mitsuru Ishizuka.
Vitamina K2: controindicazioni
Gli studi scientifici compiuti negli ultimi 10 anni hanno evidenziato che la vitamina K2 ha diverse controindicazioni. Queste possono richiedere, talvolta, l’immediata attenzione medica.
Vitamina k2: controindicazioni che richiedono l’immediato consulto medico
Consultare immediatamente il medico se a seguito dell’assunzione della vitamina K2 si verifica uno dei seguenti effetti collaterali:
- colore bluastro delle unghie, delle labbra, della pelle, dei palmi delle mani;
- anomalie ungueali (incidenza non nota);
- visione offuscata;
- oppressione toracica;
- confusione;
- tosse;
- difficoltà a deglutire;
- vertigini, svenimenti o giramenti di testa quando ci si alza improvvisamente da una posizione sdraiata o seduta;
- battito cardiaco accelerato;
- orticaria, prurito, eruzioni cutanee;
- gonfiore delle palpebre, del contorno occhi, del viso, delle labbra o della lingua;
- polso rapido e debole;
- sudorazione eccessiva;
- difficoltà a respirare;
- stanchezza o debolezza insolite;
- occhi e pelle gialli;
Vitamina k2 controindicazioni che non richiedono l’immediata comunicazione al medico
Questi effetti collaterali non sono gravi e possono scomparire durante il trattamento, man mano che l’organismo si adatta all’assunzione della vitamina k2. Il medico curante può indicare le modalità per prevenire o ridurre alcuni di questi effetti collaterali.
Tuttavia se i sintomi persistono è consigliabile rivolgersi al medico.
Vitamina K2: controindicazioni a seguito di effetti indesiderati meno gravi, quali:
- cambiamento del gusto;
- sensazione di calore;
- arrossamento del viso, del collo, delle braccia e, occasionalmente, della parte superiore del torace.
L’incidenza di questi effetti collaterali non è attualmente nota.
Controindicazioni in caso di iniezione per gli operatori sanitari
In caso di iniezione gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai possibili effetti indesiderati che costituiscono controindicazione alla vitamina k. I principali sono:
Reazioni locali in caso di iniezione di vitamina k2
- Raro (meno dello 0,1%): Reazioni al sito di iniezione (infiammazione, atrofia, necrosi).
- Molto raro (meno dello 0,01%): Irritazione venosa o flebite (via endovenosa).
- Frequenza non riportata: Dolore, gonfiore e tenerezza nel sito di iniezione.
Cardiovascolare
- Raro (meno dello 0,1%): Polso rapido e debole, ipotensione, cianosi
- Molto raro (meno dello 0,01%): Arrossamento del viso
- Segnalazioni post-marketing: Tachicardia, vampate di calore.
Ipersensibilità alla vitamina k2
Si sono verificati decessi e altre reazioni gravi durante o immediatamente dopo la somministrazione parenterale di vitamina k2. La maggior parte di queste reazioni si è verificata con la somministrazione endovenosa. Queste reazioni assomigliano all’ipersensibilità o all’anafilassi e comprendono shock e arresto cardiaco o respiratorio.
Sensazione di malessere, vampate, diaforesi, dolore toracico, tachicardia, cianosi, debolezza e dispnea possono precedere l’evento cardiopolmonare. Queste reazioni gravi sono più probabili con, ma non solo, infusioni rapide di farmaco non diluito.
- Molto rare (meno dello 0,01%): Reazioni anafilattoidi (via endovenosa).
- Frequenza non riportata: Sensibilità allergica, anafilassi.
- Segnalazioni post-marketing: Reazione di ipersensibilità fatale.
Vitamina k2 controindicazioni gastrointestinali
- Gli effetti collaterali gastrointestinali hanno raramente incluso sensazioni “particolari” di gusto.
Sistema respiratorio
- Raro (meno dello 0,1%): Dispnea
Effetti collaterali dermatologici
- Non comune (da 0,1% a 1%): Placche eritematose, indurite e pruritiche.
- Raro (meno dello 0,1%): Sudorazione profusa, lesioni simili alla sclerodermia,
- Molto raro (meno dello 0,01%): Sudorazione
- Frequenza non riportata: Lesioni simili alla dermatite da stress.
Sistema nervoso
- Raro (meno dello 0,1%): vertigini.
- Molto raro (meno dello 0,01%): gusto insolito.
- Segnalazioni post-marketing:
Effetti indesiderati sul sistema epatico
L’iperbilirubinemia si è verificata principalmente con dosi superiori a quelle raccomandate.
- Rara (meno dello 0,1%): Iperbilirubinemia.
- Frequenza non riportata: Ittero nei neonati.
Ematologico
- Frequenza non riportata: Emolisi nei neonati.
Farmaci che interagiscono con la vitamina k2
I principali farmaci che costituiscono controindicazione all’integrazione di vitamina k sono:
- anisindione
- colestiramina
- colesevelam
- colestipolo
- dicumarol
- cloruro di maralixibat
- odevixibat
- orlistat
- sevelamer
- warfarin
Avvertenze durante la gravidanza
Al momento della stesura dell’articolo non sono note controindicazioni legate all’assunzione di vitamina k2 durante la gravidanza. Tuttavia bisogna prestare attenzione se si assumono anticoagulanti come il warfarin. L’assunzione tra la sesta e la dodicesima settimana di gestazione può comportare i seguenti rischi:
- malformazioni fetali;
- aumento del rischio di aborto, emorragie fetali e materne;
- morte del feto;
- problemi neurologici del feto.
Autore:
Dott.ssa Vittoria Martelli
Laurea in Biotecnologie Mediche