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Il progesterone naturale: dove si trova
Con progesterone naturale normalmente si intende quello derivato dall’igname selvatico messicano o dalla soia. Da queste piante viene estratta la diosgenina, un fitoestrogeno impiegato, prima di essere sostituito da farmaci migliori, per patologie come l’ipercolesterolemia e il diabete.
La diosgenina non può invece essere convertita in progesterone dal corpo umano: il consumo di radice di igname selvatico o di quantità smisurate di soia non aumenta i livelli di progesterone naturale.
Il progesterone è un ormone prodotto naturalmente dall’organismo e può essere sintetizzato in laboratorio, a partire dalla diosgenina, in diverse formulazioni: compresse, creme, lozioni, soluzioni iniettabili.
Una sostanza chimica che riproduce parte o tutte le azioni biologiche del progesterone naturale viene definita “progestinico”. Il progesterone prodotto in laboratorio e utilizzato nei contraccettivi orali e nei trattamenti ormonali sostitutivi viene talvolta definito “progestinico”.
Oggi, la ricerca scientifica attribuisce una certa possibilità di ripristinare i corretti livelli di progesterone naturale con particolari accorgimenti comportamentali, dietetici e con l’integrazione alimentare.
I temi trattati in questo articolo sono:
- A cosa serve il progesterone naturale prodotto dall’organismo
- Quali sono i valori di riferimento?
- Come sapere se si ha il progesterone naturale basso
- I sintomi
- Le fonti di progesterone naturale
- Dieta e progesterone naturale
- Come fare ad aumentare il progesterone con i rimedi naturali
- Crema al progesterone naturale: cos’è?
- Conclusioni
- Chiedi al Ginecologo online
A cosa serve il progesterone naturale prodotto dall’organismo
La funzione principale del progesterone naturale, nelle donne fertili, è legata alla gravidanza: interrompe lo sviluppo del tessuto endometriale che riveste l’utero per favorire l’impianto dell’uovo fecondato. In mancanza di fecondazione i livelli di progesterone naturale calano e incomincia il sanguinamento mestruale.
È prodotto naturalmente dal corpo luteo e, a gravidanza avvenuta, dalla placenta.
Alterazioni dei livelli ormonali possono essere causa di tutta una serie di sintomi, tra cui aumento di peso, nebbia mentale e mestruazioni abbondanti.
Negli uomini l’ormone, presente in misura molto minore che nelle donne, è necessario per la produzione di sperma.
Quali sono i valori di riferimento?
È sufficiente un normale prelievo venoso per determinare i valori ormonali. Il risultato delle analisi è disponibile, di norma, in 5-6 giorni lavorativi.
I valori di riferimento cambiano in funzione del sesso e delle fasi di fertilità della donna.
Per l’uomo i livelli di progesterone naturale sono compresi tra 0.25 e 0.90 ng/mL (nanogrammi per millilitro). Per la donna bisogna distinguere tra:
- Menopausa: minore di 1 ng/ml
- Fase follicolare: compreso tra 0.29 e 1.19 ng/mL. La fase follicolare inizia il primo giorno di ciclo mestruale e finisce con le ovulazioni.
- Fase luteale: compreso tra 0.70 e 17.80 ng/mL. La fase luteale o post ovulatoria inizia con le ovulazioni, quando termina la fase follicolare, e termina il primo giorno di ciclo mestruale.
Come sapere se si ha il progesterone naturale basso
È possibile sospettare un livello di progesterone naturale non ottimale anche senza effettuare un esame del sangue. È evidente che tale dubbio, prima di intraprendere qualunque azione, deve essere confermato dall’analisi del sangue. I segni più comuni sono:
- spotting per diversi giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni;
- fase luteale più breve di quella follicolare;
- bassa temperatura durante la fase luteale;
- presenza di muco vaginale limpido ed elastico diversi giorni prima e fino alla comparsa del ciclo mestruale.
I sintomi
Quando i livelli del progesterone naturale, quello prodotto dall’organismo, sono bassi possono verificarsi una serie di sintomi, tra cui:
- dominanza estrogenica: condizione in livelli di progesterone naturale sono troppo bassi e quelli di estrogeni troppo alti. Cellulite, fibromi ovarici o mammari, vene varicose, aumento di massa adiposa intorno ai fianchi e problemi di mestruazioni dolorose, gonfiore e sbalzi d’umore sono tutti segni di dominanza estrogenica. Quando gli estrogeni predominano, il rischio di cancro al seno aumenta. La dominanza estrogenica è causa dei sintomi che seguono:
- ciclo mestruale irregolare: possono accadere episodi di amenorrea (assenza di ciclo mestruale), ciclo in forte anticipo o in forte ritardo;
- menorrea (mestruazioni abbondanti);
- dolore intenso durante le mestruazioni;
- infertilità: la funzione dell’ormone è di favorire l’attecchimento dell’ovulo fecondato. Bassi livelli rendono difficoltosa l’instaurarsi di una gravidanza;
- aborto spontaneo: durante la gravidanza il progesterone riduce le contrazioni uterine;
- episodi di spotting e di crampi durante la gravidanza;
- problemi di tiroide: il progesterone naturale basso influisce sui livelli di estrogeni e i livelli di estrogeni possono influire sugli ormoni tiroidei;
- insonnia: bassi livelli di progesterone naturale sono stati associati a difficoltà ad addormentarsi. Può essere utile in questi casi ricorrere a dei metodi per dormire senza farmaci;
- nebbia mentale: il progesterone naturale è indispensabile per i processi cerebrali. Contribuisce inoltre alla creazione della guaina mielinica, che protegge le cellule nervose. Uno studio ne suggerisce l’utilità nei processi di guarigione delle pazienti che si stanno riprendendo da ictus.
Le pazienti spesso ricorrono alla somministrazione di un progestinico per alleviare la sintomatologia conseguente alla dominanza estrogenica come i gravi sintomi premestruali, gli episodi di menorrea e per aiutare a riavviare i cicli mestruali che si sono bruscamente interrotti (amenorrea).
Le fonti di progesterone naturale
Le fonti di progesterone naturale sono la soia o, più spesso, un tubero selvatico messicano non commestibile (Diascorea Villosa). La pillola anticoncezionale e i regimi di trattamento ormonale sostitutivo impiegano entrambi progestinici sintetici, cioè ricavati in laboratorio.
Secondo alcuni studi la diosgenina presente nel tubero selvatico messicano e nella soia non può essere convertita in ormoni dall’organismo. Solo i processi di laboratorio possono ottenere questa conversione.
Quindi, come confermato in una ricerca scientifica, masticare estratto di radice di igname selvatico messicano o consumare quantità considerevoli di soia non porta ad un incremento di progesterone naturale.
D’altra parte è possibile sostenere in modo naturale i livelli ormonali tramite l’adozione di determinati comportamenti, la modifica di alcune abitudini e l’integrazione alimentare.
Dieta e progesterone naturale: dove si trova
La quantità di xenoestrogeni che entrano nel sistema alimentare è aumentata notevolmente negli ultimi 20-30 anni. Il termine “xenoestrogeno” si riferisce a una classe di sostanze (xenoormoni) che imitano gli effetti degli estrogeni nell’organismo. Le donne che consumano costantemente alimenti contenenti xenoestrogeni corrono il rischio di un sovradosaggio di estrogeni e di sviluppare una dominanza estrogenica.
Il consumo di alimenti lavorati e trasformati che includono sostanze chimiche, antibiotici, pesticidi o ormoni aggiuntivi può alterare il normale equilibrio ormonale dell’organismo e causare un calo dei livelli di progesterone naturale.
Alcuni autori ritengono che l’adottare una precisa dieta e l’integrazione di vitamine possa favorire la produzione di progesterone naturale o migliorare l’equilibrio ormonale.
Le scelte alimentari sbagliate e prolungate nel tempo possono avere un impatto sull’ovulazione e sui livelli ormonali che, a loro volta, possono condizionare i livelli di progesterone naturale.
Tra gli alimenti e sostanze che, secondo alcuni, potrebbero aiutare a ripristinare i livelli di progesterone naturale, ricordiamo:
- Vitamina B6: partecipa al processo di formazione dell’emoglobina e ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio ormonale e nella sintesi della serotonina. Gli alimenti che contengono vitamina B6 sono carne rossa magra e di pollo, pesce, patata, uova, lenticchie e semi di soia.
- Zinco: svolge un ruolo fondamentale nella fertilità, come confermato dalla ricerca scientifica. La concentrazione di zinco nell’organismo è seconda solo a quella del ferro. Gli adulti hanno da 2 a 3 grammi di zinco, anche se può essere difficile valutarne la quantità in presenza di patologie. Lo zinco è essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario e ha un ruolo nella divisione cellulare, nella crescita, nella guarigione delle ferite, nella scomposizione dei carboidrati e nell’attività dell’insulina.
- Alimenti ricchi di magnesio: secondo le statistiche, il 25-30% delle donne dei Paesi sviluppati soffre di carenza di magnesio. Il fabbisogno di magnesio per le donne di età superiore ai 19 anni dovrebbe essere di almeno 320 mg al giorno, necessità che cresce con l’età. Il magnesio contribuisce all’assorbimento e al metabolismo del calcio e della vitamina D e al buon funzionamento della ghiandola pituitaria responsabile dell’ovulazione e, quindi, dei livelli di progesterone naturale. Gli alimenti ricchi di magnesio sono: legumi, cereali integrali, cioccolato fondente, avocado e frutta secca.
- Fibre: il consumo di fibre può contribuire a ridurre i livelli di estrogeni, migliorando l’efficacia del progesterone naturale. Quinoa e avena sono alimenti ricchi di fibre.
- Zolfo: il consumo di crocifere ricche di zolfo come cavolo, cavolfiore, verza, cavolino di Bruxelles, broccoli, aiuta a limitare la dominanza estrogenica e a ristabilire i corretti livelli ormonali.
Come aumentare il progesterone con i rimedi naturali
Oltre all’alimentazione è possibile intervenire su alcuni comportamenti e abitudini che possono causare uno squilibrio ormonale a danno della produzione di progesterone naturale.
Le donne che cercano di ripristinare l’equilibrio ormonale e limitare i sintomi da basso progesterone naturale dovrebbero prendere in considerazione:
- ridurre lo stress: i livelli degli ormoni dello stress, cortisolo e adrenalina, possono aumentare in seguito a uno stress eccessivo (lavorativo, relazionale, fisico, psichico, sociale) e possono avere un impatto sugli ormoni sessuali e sulle ovaie. Per questo motivo alle donne molto stressate può capitare di saltare le mestruazioni. È importante imparare a gestire lo stress. Oltre all’esercizio fisico, agli esercizi di respirazione e alla meditazione può essere utile l’impiego di una serie tranquillanti naturali che non hanno gli effetti collaterali degli ansiolitici soggetti a prescrizione;
- mantenere il peso forma: esiste una correlazione significativa tra il peso di una donna e il suo equilibrio ormonale che spesso si manifesta con irregolarità del ciclo mestruale. La produzione di estrogeni, nelle donne, è per il 67% avviene nel tessuto adiposo. Un eccesso di questo può causare uno squilibrio ormonale con variazioni anche significative del progesterone naturale. È possibile rientrare nella condizione di normopeso seguendo una dieta corretta;
- dormire almeno 7 ore: una ricerca scientifica ha stabilito una relazione tra i disturbi del sonno, la scarsa qualità del sonno e l’ipercortisolismo, patologia conosciuta come Sindrome di Cushing che causa, tra l’altro, alterazioni degli ormoni sessuali. Esistono diversi rimedi naturali per dormire che non causano dipendenza o assuefazione ne, tantomeno sonnolenza durante la giornata.
- fare attività fisica regolarmente: l’attività fisica, come dimostrato da uno studio, è in grado di ridurre il cortisolo. Alti livelli di cortisolo possono sopprimere la produzione di progesterone naturale. Qualunque attività fisica va bene: il nuoto, la bicicletta, lo jogging, purché non venga svolta in modo eccessivo perché si rischierebbe di ottenere l’effetto contrario (un aumento del cortisolo).
Crema al progesterone naturale: cos’è?
Con crema al progesterone naturale in realtà si intende un composto topico contente progestinici naturali. Il progestinico naturale è derivato da un processo di sintesi effettuato in laboratorio partendo dalla diosgenina.
La crema al progesterone può essere preparata dal Farmacista su indicazione medica: la paziente presenta una ricetta con indicata la concentrazione di ormone. In questo modo è possibile un dosaggio del progestinico personalizzato e, contemporaneamente, ridurre i possibili effetti collaterali della terapia ormonale.
Alcune farmacie sono in grado di preparare la crema al progesterone naturale in versione transdermica con un assorbimento ormonale molto maggiore rispetto l’assunzione orale di un progestinico quale la pillola.
Conclusioni
Oltre il del 70% delle donne nel corso della vita sperimenta i sintomi della dominanza estrogenica e di basso progesterone naturale. I sintomi, molteplici, vanno dal seno fibrocistico ai noduli tiroidei, alle vampate di calore, ai fibromi e ai polipi uterini, alla osteoporosi, alle mestruazioni abbondanti e irregolari, fino all’aumento del rischio di aborto spontaneo e alla infertilità.
Senza dimenticare la maggiore facilità a prendere peso, la difficoltà ad addormentarsi e i disturbi del sonno, l’astenia.
Anche se sono necessarie ulteriori conferme scientifiche, l’adozione di determinate abitudini comportamentali e dietetiche può aiutare alcune donne ad alleviare i sintomi di uno squilibrio ormonale a prevalenza estrogenica e basso progesterone naturale.
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Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia
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