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ARTICOLO AGGIORNATO IL 14/06/2023
Mestruazioni abbondanti: quando?
Si parla di mestruazioni abbondanti quando la quantità di sangue persa durante le mestruazioni è superiore alla perdita considerata fisiologica, cioè compresa tra i 30-70 millilitri al giorno per 4-5 giorni.
Il termine medico per indicare una situazione di ciclo mestruale abbondante è menorragia.
A livello clinico, per ciclo abbondante si intende un’eccessiva perdita di sangue mestruale che interferisce con la qualità della vita fisica, emotiva, sociale e materiale della donna e che può presentarsi da sola o in combinazione con altri sintomi. Qualsiasi intervento dovrebbe mirare a migliorare le condizioni descritte.
Una donna affetta da mestruazioni abbondanti può avere un’emorragia per più di 5 giorni ed essere obbligata ad indossare 2 assorbenti contemporaneamente o a cambiare l’assorbente durante la notte.
Un ciclo abbondante è una condizione comune e si stima che una donna su 3 possa rivolgersi ad un ginecologo per trovare una soluzione ad un problema che può peggiorare la qualità della vita e, in alcuni casi, segnalare una condizione di salute grave.
Gli argomenti trattati in questo articolo sono:
- La diagnosi di menorragia o mestruazioni abbondanti
- Le cause del ciclo abbondante
- Cosa si rischia con le mestruazioni abbondanti?
- Cosa fare in caso di mestruazioni abbondanti: le terapie
- Le terapie farmacologiche per il ciclo mestruale abbondante
- Le terapie chirurgiche delle mestruazioni abbondanti
- Conclusioni
- Chiedi un consulto gratuito al Ginecologo
La diagnosi di menorragia o mestruazioni abbondanti
Se le mestruazioni abbondanti durano più di 7 giorni o interferiscono con le attività quotidiane, è necessario rivolgersi al ginecologo il quale, se sospetta una menorragia, può raccogliere l’anamnesi e la storia del ciclo mestruale della paziente, effettuare una visita e prescrivere una serie esami, tra cui:
- analisi del sangue per verificare la presenza di anemia, di alterazione degli ormoni tiroidei e di disturbi della coagulazione;
- Pap test, effettuato per lo screening del tumore alla cervice uterina;
- biopsia endometriale, per la ricerca di anomalie cellulari e la diagnosi di endometriosi;
- ecografia, utilizzata per esaminare l’utero, la cervice, le ovaie e altri organi pelvici;
- Sonosalpingografia, permette di valutare iniettando nell’utero una soluzione fisiologica e una ecografia le tube di Falloppio per la ricerca di eventuali polipi, fibromi, cisti ovariche;
- Isteroscopia, un esame diagnostico che prevede l’inserimento di una telecamera di piccole dimensioni (3 millimetri di diametro) e di soluzione fisiologica nell’utero per individuare eventuali anomalie nella mucosa;
Le cause del ciclo abbondante
Le mestruazioni abbondanti possono essere causate da:
- Cause ormonali;
- Patologie dell’utero;
- Altre cause.
Nel dettaglio, le possibili cause includono:
- Polipi uterini: possono essere peduncolati, ossia attaccati con un peduncolo al tessuto, oppure sessili, ossia attaccati al tessuto con la base. Sono formati da tessuto endometriale, che è il tipo di tessuto che riveste l’interno dell’utero. Spesso asintomatici, possono dare un ciclo mestruale abbondante.
- Fibromi uterini: si tratta di masse tumorali benigne che crescono all’interno o all’esterno della parete uterina. Solitamente asintomatici, possono causare mestruazioni abbondanti e dolorose.
- Adenomiosi: il tessuto che normalmente riveste l’utero, l’endometrio, si sviluppa nella parete muscolare dello stesso utero, causando l’adenomiosi. La conseguente infiammazione cronica porta ad un inspessimento della parete uterina che può, durante le mestruazioni, rompersi e sanguinare.
- Spirale in rame (IUD – Intra Uterine Device): è un dispositivo intrauterino anticoncezionale che, modificando le condizioni dei fluidi uterini attraverso il rilascio di ioni di rame, impedisce il concepimento. Nei primi mesi può dare luogo a mestruazioni abbondanti e dolorose.
- Malattia infiammatoria pelvica (PID – Pelvic Inflammatory Disease): è un’infiammazione batterica trasmessa quasi esclusivamente per via sessuale. Causa dolore durante i rapporti, perdite vaginali e ciclo abbondante.
- Complicazioni in gravidanza: eventuali fenomeni di menorragia in gravidanza devono essere immediatamente indagati dal medico ginecologo: possono essere il sintomo di una gravidanza ectopica o di interruzione di gravidanza.
- Uso di FANS o anticoagulanti: l’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei e di farmaci anticoagulanti può dare origine a fenomeni di mestruazioni abbondanti.
- Disfunzione ovulatoria: come risulta da uno studio del 2021, un ciclo anovulatorio può causare menorragia. In un ciclo anovulatorio, ossia senza ovulazione, non viene secreto progesterone. L’assenza di progesterone causa la crescita dell’endometrio in modo sproporzionato fino al distaccamento parziale, durante le mestruazioni, e ad episodi di mestruazioni abbondanti. Questo fenomeno è piuttosto comune durante la pubertà e il periodo che precede la menopausa (perimenopausa).
- Malattia di Von Willebrand: malattia emorragica genetica ed ereditaria causata da una alterazione in una proteina indispensabile per la formazione dei coaguli. La malattia può causare epistassi, comparsa di lividi senza apparente spiegazione, mestruazioni abbondanti.
- Disturbi della tiroide: l’ipotiroidismo, condizione caratterizzata da ormoni tiroidei FT3, FT4 e TSH alterati (FT4 alto), provoca un ciclo abbondante nelle donne, oltre a stanchezza, sonnolenza, depressione, ipercolesterolemia.
- Cancro ovarico, tumore dell’utero e della cervice: le patologie tumorali a carico degli organi riproduttivi femminili sono generalmente asintomatiche nelle prime fasi della malattia. Solo successivamente, ad uno stadio avanzato, possono comparire perdita di peso, astenia, perdite vaginali di sangue, perdite di sangue prima del ciclo.
Cosa si rischia con le mestruazioni abbondanti?
Le mestruazioni abbondanti possono causare anemia marziale (o sideropenia). Questo tipo di anemia, la più frequente, è una condizione che si sviluppa quando i livelli di ferro presenti nel sangue non sono sufficienti a garantire le necessità di ossigeno dell’organismo. L’ossigeno infatti, legandosi al ferro viene trasportato lungo il flusso ematico a tutti i tessuti.
La quantità normale di ferro nell’organismo è pari a 4.5-5.5 grammi con una dispersione quotidiana, per le donne, di 1.5 milligrammi. Tale dispersione viene reintegrata con la dieta ma può diventare patologica in presenza di un ciclo abbondante che duri più di 7 giorni.
Alcuni dei sintomi legati all’anemia includono letargia, debolezza, pallore, battiti irregolari e dolore al petto.
Le mestruazioni abbondanti aumentano poi il rischio di soffrire di endometriosi, patologia dove la mucosa uterina cresce al di fuori dell’utero. L’endometriosi ovarica è causa di infertilità.
Cosa fare in caso di mestruazioni abbondanti: le terapie
Il tipo di terapia da seguire dipende dall’origine delle mestruazioni abbondanti e dalla gravità della condizione. Il ginecologo prenderà in considerazione una serie di fattori quali l’età, lo stato di salute generale, la reazione a determinati farmaci, la frequenza degli episodi di ciclo abbondante.
Le terapie per le mestruazioni abbondati possono essere farmacologiche e chirurgiche.
Le terapie farmacologiche per il ciclo mestruale abbondante
Le terapie basate sulla somministrazione di farmaci e/o integratori per la gestione delle mestruazioni abbondanti comprendono:
- Integratori di ferro: utili nel caso dagli esami del sangue sia confermata l’anemia;
- Ibuprofene o Paracetamolo: per il controllo dei sintomi dolorosi durante gli episodi di menorragia. È da preferire, per i minori effetti indesiderati a livello gastroenterico, il Paracetamolo (es. Tachipirina) fino alla dose massima giornaliera per adulti di 3 grammi;
- Contraccettivi orali: si tratta di una categoria di farmaci ormonali che bloccano la secrezione degli ormoni FSH e LH. L’utilizzo mira a rendere più regolare il ciclo mestruale e a ridurre il sanguinamento;
- Terapia ormonale: per il trattamento delle mestruazioni abbondanti, si possono somministrare, tra il 7° e il 21° giorno del ciclo mestruale, compresse contenenti progesterone. Il progesterone riduce il sanguinamento mestruale inibendo l’ispessimento della parete uterina prima delle mestruazioni.
- Acido tranexamico: è impiegato nel trattamento delle mestruazioni abbondanti dovute a fibrinolisi, condizione in cui per il disfunzionamento di un enzima è diminuita la capacità di coagulazione del sangue.
- Spirale medicata: si tratta di un dispositivo medico che rilascia un farmaco ormonale con la finalità di diminuire gli episodi di ciclo mestruale abbondante.
- Desmopressina Spray Nasale: farmaco impiegato per il trattamento delle emorragie lievi nelle pazienti con Malattia di Von Willebrand.
Le terapie chirurgiche delle mestruazioni abbondanti
Tra le procedure chirurgiche per il ciclo abbondante, meritano una menzione:
- Curetage: procedura chirurgica che prevede l’impiego della curetta uterina SIMS, uno strumento chirurgico, per la rimozione dello strato più superficiale del tessuto endometriale della parete uterina, in modo da ridurre il sanguinamento durante le mestruazioni. L’intervento è ripetibile nel tempo.
- Isterectomia parziale: solitamente effettuata tramite laparoscopia, è una procedura chirurgica utilizzata per rimuovere polipi e fibromi. Può anche essere eseguita per intervenire sull’endometrio in caso di mestruazioni abbondanti.
- Isterectomia totale: è la tecnica chirurgica utilizzata per il tumore dell’utero e comporta la completa rimozione dell’organo. Successivamente all’intervento non è possibile avere gravidanze.
- Ablazione endometriale: prima dell’introduzione delle tecniche di ablazione, l’isterectomia era l’unica alternativa al fallimento della terapia farmacologica delle mestruazioni abbondanti. Con l’ablazione si mira a eliminare la totalità delle ghiandole responsabili della formazione dell’endometrio, interrompendo gli episodi di menorragia. Le prime procedure, con escissione elettrochirurgica ad ansa e distensione dell’utero tramite insufflazione di soluzione fisiologica, sono state sostituite dall’ablazione con microonde, dalla crioterapia endometriale e dalla idrotermablazione.
- Embolizzazione delle arterie uterine: nell’ipotesi di ciclo mestruale abbondante imputabile a fibromi si procede all’eliminazione di questi con l’embolizzazione delle arterie che li riforniscono di sangue.
- Ablazione con ultrasuoni focalizzati: tecnica chirurgica mininvasiva che utilizza gli ultrasuoni, sotto guida di Risonanza Magnetica, per rimuovere i fibromi responsabili delle mestruazioni abbondanti.
La terapia chirurgica non è il trattamento di prima linea: vi si ricorre quando l’approccio farmacologico non ha avuto successo nella riduzione dei sintomi e degli episodi di mestruazioni abbondanti.
Conclusioni
Ogni donna che abbia un sanguinamento mestruale che dura più di sette giorni o che richieda il cambio dell’assorbente più volte al giorno o l’uso contemporaneo di più assorbenti dovrebbe rivolgersi a un medico ginecologo. A maggior ragione se vi è concomitanza di sintomi come stanchezza, astenia, pallore, fiato corto.
Fattori ormonali o patologie mediche come la malattia infiammatoria pelvica, la disfunzione ovulatoria, l’uso di certi dispositivi anticoncezionali possono causare episodi di menorragia e di metrorragia (sanguinamento tra 2 cicli mestruali).
La terapia delle mestruazioni abbondanti dipende dalla causa sottostante e, in prima linea, dovrebbe prevedere un approccio il più conservativo possibile.
Una revisione sistematica del 2006 di 8 studi, su un totale di 821 donne, non ha evidenziato differenze nel migliorare la qualità della vita tra il gruppo trattato a farmaci e quello sottoposto a chirurgia.
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