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Perineo femminile cos’è e dove si trova
Il perineo femminile fa parte del pavimento pelvico e si trova nella sua parte più esterna.
Il perineo femminile è un’area composta da tessuti molli, tessuti tendinei, muscoli, legamenti e tessuto connettivo. È situato tra l’ano e la parte inferiore della vulva.
La sua lunghezza varia tra i 2 cm e i 5 cm. È una zona erogena, i tessuti vicino al perineo sono ricche di terminazioni nervose.
Invece i confini anatomici si riferiscono ai margini ossei esatti e si trova:
- Anteriormente – sinfisi pubica.
- Posteriormente – punta del coccige.
- Lateralmente – rami pubici inferiori, rami ischiatici inferiori e legamento sacrotuberoso.
- Tetto – pavimento pelvico.
- Base – pelle e tessuti connettivi.
Il perineo può essere suddiviso da una linea teorica tracciata trasversalmente tra le tuberosità ischiatiche. Questa divisione forma il triangolo urogenitale anteriore e il triangolo anale posteriore. A questi triangoli sono associati diverse componenti del perineo. Per una visione anatomica completa del perineo femminile.
Perineo femminile: le sue funzioni, a cosa serve
Il perineo femminile svolge diverse funzioni:
A. Sostenimento
La funzione del perineo femminile è quella di sostenere gli organi pelvici, non di contenerli! Gli organi pelvici come la vagina, l’intestino e l’utero dipendono dallo stato di salute del perineo femminile: infatti una sua lesione, un suo cedimento può comportare il prolasso di questi organi.
In caso di lacerazione perineale o cedimento possono verificarsi queste condizioni:
- Il prolasso vescicale, cistocele, si verifica quando la vescica fuoriesce dalla sua sede naturale e nei casi più marcati appare una pallina che fuoriesce dalla vagina. Questa condizione provoca incontinenza urinaria.
- Il prolasso intestinale determina una fuoriuscita di una parte dell’intestino retto dall’ano: questa condizione determina un’incontinenza fecale e richiede un intervento chirurgico per ripristinare la condizione naturale.
- Il prolasso dell’utero si manifesta quando l’utero si distacca dalla sua parete e scivola all’interno della vagina.
La condizione e lo stato del perineo femminile sono quindi fondamentali per la salute della donna. Le sue funzioni sono quelle di sostenere gli organi e assieme al pavimento pelvico permette un controllo della minzione e della defecazione. Inoltre assieme al pavimento pelvico il perineo femminile sostiene l’apparato riproduttivo della donna.
B. Controllo degli sfinteri
Il P. F. ospita il musco elevatore dell’ano permettendo il controllo della defecazione e attraverso i muscoli del pavimento pelvico contribuendo al controllo degli sfinteri uretrali.
C. Funzione sessuale
Durante il rapporto sessuale i muscoli e i tessuti del perineo femminile si contraggono e si rilassano favorendo il rapporto.
D. Stabilità del bacino
Contribuisce alla stabilità del bacino e fornisce supporto durante i movimenti del corpo, come camminare, correre e praticare attività fisica.
E. Durante il parto
Si allunga durante il parto facilitando il passaggio del neonato.
Il parto e il perineo femminile
Durante il parto il perineo femminile è sottoposto ad una notevole tensione e c’è il rischio di una sua lesione o lacerazione.
Dalla casistica risulta che fino all’85% delle donne che partoriscono per via vaginale ha una lacerazione del perineo. Circa due terzi delle lesioni perineali da travaglio richiedono una riparazione chirurgica e oltre il 60% delle lesioni perineali da parto sono fonte di intenso dolore anche nelle settimane successive al parto stesso.
Il rischio aumenta se è il primo parto, se il bambino è “sunny side up” (a faccia in su) o se pesa più di 3,8 kg.
Se la donna è a rischio di lacerazione il medico può consigliare di praticare un’incisione per aprire l’area e consentire un parto più facile.
Le lacerazioni del perineo femminile sono dunque molto comuni durante il parto.
Esistono quattro gradi di lacerazioni del perineo femminile, dalla meno grave alla più grave.
- Lacerazione di primo grado: si tratta di una piccola lesione che taglia solo il primo strato di tessuto connettivo nell’area perineale.
- Lacerazione di secondo grado: è il tipo di lacerazione più comune e si estende più in profondità fino a raggiungere il tessuto muscolare.
- Lacerazione di terzo grado: Questo tipo di lacerazione si estende dalla vagina fino all’ano. Taglia il tessuto muscolare e può interessare i muscoli che controllano i movimenti intestinali.
- Lacerazione di quarto grado: Questo tipo di lacerazione è poco comune. Si estende oltre l’ano fino ai muscoli sfinterici e al retto. Si tratta di una lesione molto grave che può provocare dolore a lungo termine, disfunzioni del pavimento pelvico, rapporti sessuali dolorosi, difficoltà a camminare e a stare sedute.
Perineo femminile gonfio e dolorante: le cause
La lacerazione del perineo femminile, che si verifica nella maggior parte dei casi durante il parto, non è l’unico evento traumatico e doloroso legato al perineo.
Il perineo femminile può gonfiarsi, infiammarsi, essere dolorante durante la minzione, la defecazione, provocare perdite vaginali, rapporti dolorosi e prudere al contatto, per diverse cause:
- traumi da caduta (sulla schiena e sulla zona inguinale), da aggressione sessuale ed ematomi. Questi eventi possono gonfiare ed infiammare il perineo, raramente si assiste ad una lacerazione. I danni sono circoscritti al tessuto muscolare. Un ematoma perineale si verifica quando il sangue si accumula nei vasi sanguigni sotto la pelle perineale, comprimendo i tessuti e favorendo la formazione di un nodulo. Questa compressione può causare fastidio e dolore se intercetta un nervo.
- Traumi da strofinamento e da sport. La bicicletta, soprattutto se praticata su sellini duri, può infiammare la zona perineale. Quando questo trauma coinvolge anche i nervi, è necessario contattare il medico specialista.
- Condizioni di salute, come ad esempio il diabete, possono portare ad una infiammazione della zona perineale e dei nervi interessati. Se l’infiammazione coinvolge i nervi, il trattamento normalmente prevede l’uso di farmaci neuropatici. I comuni antidolorifici non hanno effetto.
- Cisti e ascessi; nella zona perineale sono più comuni nelle donne. Possono diventare molto dolorose, quando la zona perineale appare rossa e gonfia può esserci una sottostante infezione. Gli impacchi caldi e gli spray anestetici aiutano ad alleviare il dolore. Può essere necessario trattare alcune infezioni con la prescrizione di antibiotici. Alcuni ascessi richiedono l’incisione e il drenaggio, mentre la cisti infetta se non regredisce con gli antibiotici deve essere rimossa chirurgicamente.
- Emorroidi: sono vasi sanguigni ingrossati nell’ano. Le emorroidi interne a volte causano sanguinamento durante l’evacuazione. Raramente capita che le emorroidi esercitano una pressione sul perineo. Quando questa situazione si verifica, il dolore si estende nella zona perineale, risulta difficile stare sedute. Il dolore perineale scompare una volta risolte le emorroidi.
- Stitichezza, gli eccessivi sforzi possono stirare la zona perineale femminile, in questo si avverte un prurito. Quando gli sforzi sono intensi e ripetuti nel tempo può verificarsi un cedimento della struttura muscolo tendinea perineale, con importanti conseguenze sulla funzionalità dell’intero pavimento pelvico.
- Intrappolamento del nervo del pudendo. Quando l’infiammazione perineale coinvolge il pudendo, si parla di nevralgia del pudendo o di intrappolamento del nervo del pudendo. Questa sintomatologia richiede l’intervento di un medico specialista, è particolarmente dolorosa ed il trattamento, se non preso in tempo richiede mesi, a volte anni. Leggi questo articolo per un approfondimento sulla neuropatia del pudendo.
- Disfunzioni del pavimento pelvico.
- Infezioni sessualmente trasmissibili: Molte IST comuni, come l’herpes e i Pthirus pubis (volgarmente chiamate piattole) possono causare rossori, gonfiori e infiammazioni intorno all’area genitale, anale e anche sul perineo soprattutto femminile.
- Infezioni del tratto urinario: le donne sono i soggetti più colpiti per una questione anatomica, in quanto il tratto urinario è molto più corto e i batteri possono penetrare molto più facilmente. L’infezione urinaria rende il perineo femminile gonfio e “tenero”; prude al tatto.
- Tumore: nelle donne, le masse tumorali (benigne o maligne) possono formarsi nei tessuti sottostanti il perineo femminile, dando origine a dei noduli, percepibili al tatto, più o meno dolorosi. Sia i tumori benigni che quelli maligni sono più comuni tra i 30 e i 40 anni. Per un approfondimento lo studio del dott. Seema Narang sui tumori aggressivi con ernia perineale.
Lacerazione del perineo femminile: cosa fare?
Qualunque sia la dinamica per cui si è verificata una lacerazione del perineo femminile è bene contattare il proprio medico curante. Nel caso di lacerazioni di primo e secondo grado è consigliabile:
- applicare cuscinetti refrigeranti sulla zona per attenuare il dolore;
- usare una bottiglietta d’acqua per pulirsi dopo essere andati in bagno;
- asciugarsi delicatamente tamponando invece di strofinare l’area;
- limitare l’attività fisica, assolutamente vietata la bicicletta;
- assumere antidolorifici e spray anestetici locali dietro indicazione medica;
- non indossare gli assorbenti;
- evitare i rapporti sessuali fino a diversa disposizione del ginecologo.
- Indossare indumenti larghi, anche l’intimo.
- Utilizzare la ciambella per la seduta, in modo da limitare la pressione sull’area perineale.
- Massaggiate delicatamente la zona del perineo con le dita per alleviare il dolore e il gonfiore, utilizzando olio naturale.
Le lacerazioni meno gravi del perineo femminile generalmente guariscono entro due settimane. In caso sia stato necessario applicare dei punti di sutura la guarigione si avrà dopo 6 settimane almeno.
Le complicazioni possono essere legate al rischio di infezione che si manifesta con un odore sgradevole della ferita (in caso di punti), febbre e dolore che non si attenua neppure con i farmaci antidolorifici. In questo caso è necessario contattare subito il medico.
Le lacerazioni di grado 4 del perineo femminile possono provocare danni permanenti come:
- dolorabilità durante i rapporti sessuali;
- incontinenza urinaria e o fecale;
- prolasso pelvico.
Altre cause che provocano l’indebolimento del perineo
Il parto non è l’unica causa di lacerazione del perineo femminile, ve ne sono alte che possono compromettere anche la struttura del pavimento pelvico, e sono:
- sovrappeso;
- sforzi intensi, sollevamento di pesi eccessivi;
- tosse persistente, che causa sforzi ripetuti;
- cambiamenti dei livelli ormonali in menopausa:
- l’invecchiamento.
Stimolazione del perineo femminile
La stimolazione del perineo femminile può contribuire a diminuire la tensione e ad aumentare il flusso sanguigno. Questo può essere utile durante un parto naturale, riducendo il rischio di lacerazioni, tagli chirurgici e danni del perineo. Di conseguenza, può ridurre il dolore e altre complicazioni correlate.
Che cos’è il massaggio perineale?
Il massaggio perineale è un massaggio dei tessuti molli della zona perineale. Può contribuire a migliorare il flusso sanguigno e a ridurre la costrizione dei tessuti e migliorare la flessibilità dei muscoli perineali.
È stato dimostrato che il massaggio dell’area perineale femminile con le dita durante l’ultimo mese di gravidanza e durante la seconda fase del travaglio è efficace per ridurre il dolore e la gravità della lacerazione perineale che può verificarsi durante il parto, soprattutto se si tratta di una prima gravidanza.
Come eseguire il massaggio del perineo femminile
Il massaggio perineale nell’ultimo mese di gravidanza può essere eseguito da sole a casa, mentre il massaggio perineale durante il travaglio richiede l’aiuto di un’altra persona. Per diminuire l’attrito, si può usare un lubrificante a base d’acqua che renderà il massaggio più confortevole.
Per eseguire un massaggio perineale:
- sdraiatevi sulla schiena con le gambe divaricate;
- voi, il vostro partner o un operatore sanitario indosserete un paio di guanti e inserirete due dita per due o tre centimetri nella vagina;
- voi o la persona che vi sta aiutando premerete poi le dita sulla parete vaginale. Mentre si esercita la pressione, le dita devono muoversi da un lato all’altro, a forma di U. Questo movimento deve essere eseguito per un periodo di tempo che va da 2 a 10 minuti per aiutare a rilassare i muscoli vaginali e perineali;
Le prove attuali suggeriscono che la stimolazione del perineo femminile può aumentare l’elasticità e l’apporto di sangue al perineo, riducendo la resistenza muscolare e consentendo al perineo di allungarsi maggiormente durante il travaglio senza lacerarsi. Questo può contribuire a ridurre la gravità delle lacerazioni perineali, a diminuire la necessità di episiotomia (incisione chirurgica del perineo e della parete vaginale per allargare l’apertura vaginale) a ridurre il dolore post-partum e le complicazioni associate.
L’allungamento dei tessuti perineali femminili tramite stimolazione di evince dallo studio della dott.ssa Anne Britt Vika Nilsen e da tanti altri studi.
Perineo femminile: esercizi
Questi esercizi sono studiati per riabilitare il perineo femminile e il pavimento pelvico. Sono noti come esercizi di Kegel ed aiutano a prevenire o controllare l’incontinenza urinaria, fecale. Inoltre allenando il perineo femminile e il pavimento pelvico le donne possono controllare il prolasso della vescica, dell’utero e dell’intestino rafforzando i muscoli che circondano questi organi.
Molti fattori possono indebolire o danneggiare il perineo femminile e i muscoli del pavimento pelvico, tra cui la gravidanza, il parto, gli interventi chirurgici, l’invecchiamento, gli sforzi eccessivi dovuti alla stitichezza o alla tosse cronica e il sovrappeso.
Gli esercizi di Kegel, noti anche come allenamento o riabilitazione dei muscoli del pavimento pelvico, possono essere eseguiti in qualsiasi momento e permettono alla donna di imparare a contrarre e a rilassare la zona perineale.
Sono utili quando abbiamo:
- una perdita di urina durante uno starnuto, una risata o un colpo di tosse (incontinenza da sforzo);
- un forte e improvviso bisogno di urinare poco prima della minzione effettiva (incontinenza urinaria da urgenza);
- una perdita di feci (incontinenza fecale).
Gli esercizi di Kegel possono essere praticati anche durante la gravidanza o dopo il parto per cercare di riacquistare velocemente la propria autonomia.
Gli esercizi di Kegel sono meno efficaci per le donne che perdono inaspettatamente piccole quantità di urina a causa della vescica piena (incontinenza da sovraccarico).
Come fare gli esercizi di Kegel
Per iniziare:
- Individuazione dei muscoli giusti. Per identificare i muscoli del pavimento pelvico e che comandano il perineo femminile la donna deve interrompere la minzione a metà del flusso. Individuati i muscoli del pavimento pelvico, è possibile eseguire gli esercizi in qualsiasi posizione, anche se all’inizio potrebbe essere più facile eseguirli da sdraiati. Una volta individuati i muscoli corretti gli esercizi non dovranno più essere eseguiti durante la minzione.
- Perfezionamento della tecnica. Per migliorare gli esercizi di Kegel, è necessario immaginare di essere sedute su una biglia e di stringere i muscoli pelvici come se si dovesse sollevare la biglia. Contrazione di 3 secondi seguita da un rilassamento di 5 secondi.
- Per ottenere risultati migliori, è indispensabile stringere solo i muscoli del pavimento pelvico e della zona perineale senza contrarre i muscoli dell’addome, delle cosce o dei glutei. E’ possibile inserire un dito nella vagina per controllare la contrazione dei muscoli. Non è necessario mantenere il respiro, la respirazione deve essere naturale.
- Ripetizione: almeno tre serie di 10-15 ripetizioni al giorno.
Quando fare gli esercizi di Kegel
Fate in modo che gli esercizi di Kegel facciano parte della vostra routine quotidiana. Gli esercizi di Kegel possono essere eseguiti discretamente in qualsiasi momento, sia che siate sedute alla scrivania sia che vi stiate rilassando sul divano.
Diagnosi del dolore perineale femminile
Il medico inizierà la diagnosi chiedendo l’anamnesi. Eseguirà poi un esame fisico di tutto il corpo, compreso il perineo e la zona vaginale per vedere se si avverte più dolore e disagio quando si applica una pressione.
Potrebbe anche ordinare un esame delle urine o del sangue per verificare la presenza di eventuali infezioni. Questo è particolarmente importante se si teme di avere un’infezione o un tumore canceroso.
Il medico potrebbe anche ordinare esami di imaging come radiografie o di risonanza magnetica funzionale per esaminare più da vicino eventuali anomalie nella zona perineale.
Trattamenti
Ecco alcuni trattamenti che possono aiutare a ridurre il disagio, il dolore o il gonfiore:
- Utilizzare una ciambella o un cuscino per emorroidi per ridurre la pressione esercitata sul perineo dal proprio peso mentre si è seduti, soprattutto se si svolge un lavoro per cui si trascorrono molte ore sedute.
- Utilizzate un impacco freddo o di ghiaccio per alleviare il dolore e il gonfiore nella zona perineale.
- Indossate pantaloni o indumenti intimi più larghi che riducano la pressione sul perineo e sulla zona circostante.
- Massaggiate delicatamente la zona del perineo con le dita per alleviare il dolore e il gonfiore. Se volete, usate un olio naturale come quello di jojoba o di cocco durante il massaggio.
- Utilizzate un flacone per irrigazione perineale per pulire o lavare via eventuali danni alla pelle o fonti di irritazione.
- Assumere farmaci antidolorifici come l’ibuprofene per ridurre il gonfiore e il dolore, quando coinvolge i nervi sono necessari i c.d. farmaci neuropatici.
Oppure consulta la nostra ginecologa online
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