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Articolo aggiornato il 11/07/2023
Dolore al bassissimo ventre: quali organi coinvolge?
Il dolore al bassissimo ventre può avere diverse cause. La maggioranza delle volte si tratta di motivi banali, come il meteorismo o tensioni addominali. Altre volte invece, può essere il sintomo di qualcosa di più grave.
Gli organi coinvolti sono compresi nella zona addominale tra l’ombelico e la pelvi.
In quest’area, individuata dalla regione iliaca destra, dall’ipogastrio e dalla regione iliaca sinistra, si collocano l’intestino, la vescica, l’utero e le ovaie nella donna, la prostata nell’uomo.
Il dolore al bassissimo ventre può essere acuto o cronico. Cronico implica che sia presente da almeno 6 mesi.
Distinguiamo tra cause lievi, cause più gravi e cause di genere: maschile e femminile.
È possibile richiedere un consulto ginecologico anonimo e gratuito qui, oppure al termine dell’articolo.
Il dolore al bassissimo ventre può avere diverse cause. La maggioranza delle volte si tratta di motivi banali, come il meteorismo o tensioni addominali. Altre volte invece, può essere il sintomo di qualcosa di più grave.
Gli organi coinvolti sono compresi nella zona addominale tra l’ombelico e la pelvi.
In quest’area, individuata dalla regione iliaca destra, dall’ipogastrio e dalla regione iliaca sinistra, si collocano l’intestino, la vescica, l’utero e le ovaie nella donna, la prostata nell’uomo.
Il dolore al bassissimo ventre può essere acuto o cronico. Cronico implica che sia presente da almeno 6 mesi.
Distinguiamo tra cause lievi, cause più gravi e cause di genere: maschile e femminile.
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Le cause lievi
Tra le cause lievi che possono determinare dolore al bassissimo ventre distinguiamo:
Meteorismo
Il dolore al bassissimo ventre può dipendere dalla distensione dell’intestino a causa della presenza di gas. La presenza di gas talvolta è imputabile al consumo di alimenti ricchi di fibre insolubili, come i legumi. La sovra-produzione di gas nella parte inferiore dell’addome può dipendere da squilibri nella flora batterica presente nel colon, la parte terminale dell’intestino. In tal caso può aiutare l’assunzione di probiotici per il ripristino della normale flora intestinale. L’assunzione di fermenti lattici dovrebbe essere prolungata per almeno 30 giorni.
Dolori mestruali
Prima o durante il ciclo alcune donne possono manifestare dolore al bassissimo ventre, anche intenso. Talvolta il dolore si manifesta anche alla schiena e alle gambe ed è accompagnato da mal di testa e nausea.
Tale sintomatologia può durare diversi giorni ed è controllabile tramite l’impiego di paracetamolo o di un antinfiammatorio, previa protezione gastrica adeguata.
Cattiva digestione
L’assunzione di qualità elevate di cibo o di alimenti mal conservati, può essere causa di dolore al bassissimo ventre. La sintomatologia solitamente è accompagnata da meteorismo, diarrea, nausea e talvolta vomito.
Ha carattere prettamente temporaneo e il dolore al basso ventre, tipicamente, migliora con l’evacuazione.
Infezione virale
Il Rotavirus rappresenta la causa più frequente di gastroenteriti nell’essere umano. I sintomi da infezione da rotavirus sono nausea, vomito, dolore addominale e dolore al bassissimo ventre, diarrea, febbre. Normalmente la sintomatologia regredisce spontaneamente in 24-48 h e non necessita di particolari cure. Il rischio maggiore associato all’infezione da rotavirus è la disidratazione, soprattutto nel caso di bambini piccoli.
È importante che, in presenza di vomito incoercibile e/o diarrea grave, si ricorra alle cure mediche per scongiurare il rischio di disidratazione anche recandosi in Pronto Soccorso.
Il rotavirus è altamente contagioso, tanto da colpire interi gruppi familiari.
Le cause più gravi
Il dolore al bassissimo ventre può dipendere da cause più gravi rispetto le precedenti, tra le quali:
- Appendicite;
- Ernia;
- Sindrome dell’intestino irritabile;
- Diverticolite;
- Malattie infiammatorie intestinali;
- Tumore.
Appendicite
L’appendicite consiste nell’infiammazione di una piccola parte, una sorta di “borsa” o diverticolo, dell’intestino crasso.
L’infiammazione comporta forti dolori addominali, principalmente collocati nella fossa iliaca destra. Il sintomo doloroso solitamente si propaga alla gamba destra e all’inguine. Meno frequente è il dolore al bassissimo ventre.
Oltre al dolore è presente nausea, vomito e talvolta febbre. Gli indici infiammatori, VES e PCR, sono normalmente elevati.
L’appendicite acuta rappresenta una emergenza medica la cui valutazione chirurgica spetta al Medico. È diagnosticata tramite esame obiettivo e rappresenta l’intervento chirurgico più frequente nella fascia d’età tra 6 e 20 anni.
Ernia
L’ernia addominale si verifica quando una parte qualunque del viscere riesce ad infiltrarsi tra i muscoli addominali o attraverso uno sbocco naturale, come per esempio l’ombelico.
Le cause di ernia addominale sono riconducibili ad uno sforzo eccessivo e/da debolezza nella muscolatura addominale. Alcuni fattori possono aumentare il rischio di ernia addominale, tra questi:
- sovrappeso;
- ascite;
- età avanzata;
L’ernia ombelicale può causare dolore al bassissimo ventre accentuato dai colpi di tosse, piccoli sforzi o, in alcuni casi, anche da semplici starnuti. Oltre a questo può comparire una sensazione di peso e di bruciore locale.
Un’ernia ombelicale di piccole dimensioni può essere asintomatica.
La diagnosi avviene tramite visita medica chirurgica in cui il paziente viene valutato sia in piedi (posizione ortostatica) sia in posizione supina (disteso sulla schiena). L’intervento chirurgico non è sempre necessario.
Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile è diagnosticata per esclusione, una volta accertata la mancanza di cause fisiologiche.
È una patologia piuttosto complessa che colpisce circa il 12% di italiani nella fascia d’età tra i 20 e i 50 anni.
I sintomi tipici includono dolore addominale diffuso, dolore al bassissimo ventre, alternanza dell’alvo, meteorismo, borborigmi, ansia e depressione.
Può essere a prevalenza di stipsi o a prevalenza diarroica, talvolta invece si ha alternanza tra stipsi e diarrea.
Tipicamente il dolore al bassissimo ventre migliora dopo l’evacuazione.
La presenza di sangue nelle feci non rientra tra i sintomi tipici e deve far propendere verso altra patologia, potenzialmente anche molto grave (tumore).
La terapia mira alla corretta educazione alimentare evitando, nel caso di sindrome a prevalenza diarroica, alimenti ad alto contenuto di fibre o aumentandoli nel caso opposto; alla corretta idratazione, 1.5-2 litri di acqua al giorno; allo svolgimento di attività fisica moderata; all’uso, in casi specifici, di ansiolitici.
Diverticolite
I diverticoli sono piccole estroflessioni nelle pareti del colon. I diverticoli sono più comuni nel sigma, la parte terminale del colon. Di per sé la presenza di diverticoli non determina sintomatologia.
Nel momento in cui, invece, i diverticoli si infiammano si parla di diverticolite che causa forte dolore al bassissimo ventre e forte dolore addominale, solitamente in zona iliaca sinistra.
Oltre al dolore la diverticolite causa febbre, nausea, inappetenza, brividi e gonfiore addominale.
Il dolore al bassissimo ventre può essere acuto ed improvviso oppure può inizialmente essere modesto per poi aggravarsi nel corso dei giorni.
Per trattare la diverticolite non complicata è sufficiente la somministrazione di antibiotici e una dieta liquida e povera di scorie per qualche giorno. La remissione del dolore al bassissimo ventre richiede, una volta iniziata la terapia, 48-72 ore.
La diverticolite complicata, ossia in presenza di perforazioni intestinali, peritonite purulenta e fecale, occlusione intestinale, fistola, rettorragia, richiede l’ospedalizzazione e, nei casi più gravi, l’intervento in urgenza.
Malattie infiammatorie intestinali
Le malattie infiammatorie intestinali causano diversi sintomi tra cui dolore al bassissimo ventre, diarrea persistente con presenza di sangue e muco, alterazioni dell’alvo, vomito, perdita di peso, debolezza.
Le malattie infiammatorie intestinali comprendono il Morbo di Chron e la Rettocolite Ulcerosa.
Si tratta di patologie autoimmuni in cui l’eziologia non è del tutto conosciuta. La diagnosi avviene attraverso un esame endoscopico, la Colonscopia, il prelievo di campioni di tessuto e l’analisi dei marker infiammatori, VES e PCR, tramite prelievo venoso.
Non esiste una terapia specifica; nelle fasi acute generalmente si somministrano cortisonici e, trattandosi di patologie autoimmuni, immunosoppressori come l’Infliximab.
La terapia farmacologica è in grado di portare, per periodi più e meno lunghi, alla remissione dei sintomi tra cui il dolore al bassissimo ventre, alla regolarizzazione delle evacuazioni e alla ripresa del peso corporeo.
Nei casi più gravi può essere necessario il ricorso alla chirurgia.
Tumore
La zona addominale compresa dalla fossa iliaca destra, dall’ipogastrio e dalla fossa iliaca sinistra, può essere sede di differenti forme di tumore. In particolare: tumore del colon-retto, tumore della vescica, tumore prostatico per l’uomo e tumore dell’utero per la donna.
La sintomatologia del tumore al colon-retto è evidente nella fase avanzata della malattia ed è sovrapponibile a diverse patologie meno gravi. Nello stadio iniziale il tumore è generalmente asintomatico.
Ad uno stadio avanzato compare:
- sanguinamento rettale macroscopico (visibile ad occhio) o microscopico (non visibile ad occhio);
- alterazioni dell’alvo;
- ostruzione intestinale;
- feci a nastro;
- tenesmo;
- dolore addominale;
- dolore al bassissimo ventre soprattutto in caso di tumore al retto.
Nel caso del tumore alla vescica, la sintomatologia comprende:
- dolore al bassissimo ventre;
- dolore addominale;
- urgenza minzionale;
- ematuria macroscopica o microscopica;
- bruciore durante la minzione.
La terapia dipende dallo stadio, iniziale o meno, in cui è diagnosticata la malattia. Può essere chirurgica, farmacologica, radiologica o una combinazione di queste.
Dolore al bassissimo ventre: le cause di genere maschile
Tra le patologie di esclusiva pertinenza maschile che possono causare dolore al bassissimo ventre, si distingue:
Torsione testicolare
Si parla di torsione testicolare quando un testicolo ruota intorno al proprio asse impedendo o limitando il normale afflusso sanguigno.
È una condizione medica d’urgenza, estremamente dolorosa, con dolore intenso allo scroto e dolore al bassissimo ventre, che spesso determina anche nausea e vomito.
La diagnosi avviene tramite visita e esame radiologico, l’ecocolordoppler testicolare.
La terapia d’elezione consiste nella de-torsione manuale che, in assenza di esame radiologico, ha un tasso di successo variabile. La scomparsa del dolore indica la riuscita della manovra.
Qualora la de-torsione manuale non avesse successo è necessario ricorrere alla chirurgia d’urgenza, considerando che le probabilità di poter salvare il testicolo crollano del 60-70% già dopo 6 ore dall’avvenuta torsione.
Tumore alla prostata
Come per le patologie tumorali viste, i sintomi del tumore prostatico si manifestano ad uno stadio già avanzato della malattia.
Solitamente la malattia si manifesta con sintomi di tipo urinario: difficoltà ad urinare, ematuria, nicturia, incompleto svuotamento della vescica, sangue nello sperma.
Il dolore al bassissimo ventre quando presente è esclusiva delle fasi avanzate della malattia.
Il carcinoma prostatico è il tumore più frequente tra gli uomini.
La terapia può essere chirurgica tramite prostatectomia radicale, ormonale o radiologica. La chemioterapia non è il trattamento di prima scelta. Nei pazienti anziani è possibile che non venga effettuata alcuna terapia ma esclusivamente una “vigile attesa”.
Ernia inguinale
L’ernia inguinale, pur presentandosi anche nelle donne, ha un’incidenza molto maggiore tra gli uomini, pari a 10 casi a 1.
L’ernia inguinale si manifesta come un nodulo di dimensioni variabili in area inguinale. Anche se poco sintomatica non va sottovalutata poiché potrebbe strozzarsi e, in tal caso, costituire una urgenza medica.
La terapia è funzione dei sintomi percepiti: in assenza di dolore si ricorre alla sola sorveglianza attiva, in caso contrario è necessario ricorrere alla chirurgia.
I sintomi tipici includono: dolore al bassissimo ventre, bruciore, senso si pesantezza locale, dolore in area inguinale e alla gamba, dolore dopo uno sforzo.
Dolore al bassissimo ventre: le cause di genere femminile
Le cause imputabili al solo genere femminile che possono causare dolore al bassissimo ventre sono:
Rottura di cisti ovarica
Le cisti ovariche sono normalmente asintomatiche e, nella maggioranza dei casi, vengono individuate durante esami svolti per altri motivi.
La formazione di cisti ovariche non desta particolari preoccupazioni a meno che non si verifichi in post menopausa. In questo caso il ginecologo valuterà attentamente come procedere.
La rottura di una cisti ovarica è, solitamente, molto dolorosa. Il sintomo principale è il dolore al bassissimo ventre, che può essere localizzato in corrispondenza delle ovaie e può durare per alcuni giorni o, addirittura, settimane.
La rottura di cisti di piccole dimensioni è solitamente autolimitante e richiede la sola sorveglianza attiva. Nel caso di cisti di grosse dimensioni si può, invece, avere un sanguinamento importante e può costituire un’urgenza medica.
Endometriosi
L’endometriosi comporta la crescita di tessuto uterino al di fuori dell’utero. Non vi è ancora certezza sulle cause della malattie.
Molte donne non sperimentano alcun sintomo e la diagnosi di endometriosi avviene per caso, durante indagini per motivi differenti.
L’endometriosi ovarica determina forte dolore al bassissimo ventre prima e durante il ciclo mestruale e, spesso, è causa di infertilità.
Oltre al dolore al basso ventre in concomitanza con il ciclo mestruale, altri sintomi sono il dolore nei rapporti sessuali e l’irregolarità del ciclo mestruale.
La terapia è di tipo farmacologico, attraverso l’impiego di ormoni (pillola contraccettiva) e antinfiammatori per il controllo del dolore oppure, in casi selezionati, chirurgica tramite laparoscopia.
Tumore alle ovaie
Il tumore alle ovaie genera da una cisti ovarica, motivo per cui la formazione di cisti post menopausa è un evento da monitorare con attenzione.
La diagnosi di tumore ovarico è pari al 3% di tutte le diagnosi di tumore nel Paese. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è pari al 50%. Diagnosticare un tumore ovarico in fase iniziale comporta un notevole aumento del tasso di sopravvivenza a 5 anni.
Inizialmente asintomatico, in uno stadio avanzato causa:
- dolore al bassissimo ventre;
- gonfiore addominale;
- dolore durante i rapporti sessuali;
- senso di peso o pressione alla schiena;
- aumento della frequenza minzionale;
- perdite di sangue.
La terapia d’elezione è chirurgica e farmacologica (chemioterapia). Più raramente viene impiegata la radioterapia.
Tumore all’utero
La causa principale del tumore al collo dell’utero è il Papilloma Virus (HPV), per il quale esiste una vaccinazione.
Una copertura vaccinale del 90% nella popolazione eliminerebbe il tumore alla cervice uterina.
I sintomi sono sfumati in fase iniziale e sovrapponibili ad altre patologie. Successivamente può comparire:
- sanguinamento vaginale;
- dolore durante i rapporti sessuali;
- perdite;
- dolore al bassissimo ventre;
- ematuria (sangue nell’urina);
- dolore al fianco.
La terapia è chirurgica, radioterapica e chemioterapica. La sopravvivenza a 5 anni è molto buona, superiore al 90%.
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Si ricorda che in nessun caso il servizio, visto la natura dello stesso, può essere inteso come sostitutivo di una visita medica e del parere del proprio curante/specialista. In caso di disturbi/malattia/sintomi gravi è necessario ed indispensabile ricorrere all’intervento medico nel più breve tempo possibile utilizzando, anche, la numerazione nazionale telefonica di emergenza oppure recandosi direttamente in PS. I tempi di risposta (via email) dipendono dal nr. di domande ricevute.