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Articolo aggiornato il 11/07/2023
Cos’è la fistola vaginale e quali sintomi causa.
Una fistola vaginale è un’apertura anomala tra la vagina e altri organi vicini nella pelvi, tra cui la vescica o il retto. Una fistola può causare molte complicazioni, come perdite urinarie e fecali, perdite vaginali anomale, danni ai tessuti, infezioni renali e altri sintomi di tipo irritativo.
Come si cura la fistola vaginale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima siano 100.000 le donne nel mondo che, ogni anno, sviluppano una fistola vaginale. Come spesso accade il problema è più diffuso in quei Paesi che hanno destinato poche o minime risorse economiche al sistema sanitario. Secondo l’OMS sono 2 milioni le donne in Asia e in Africa che vivono con fistole vaginali non trattate.
In questo articolo parliamo di:
- Che cos’è la fistola?
- Cosa causa la fistola vaginale
- Quali sono i sintomi della fistola vaginale?
- I sintomi della fistola vescico vaginale
- La fistola retto vaginale: le cause principali
- La classificazione della fistola vaginale e retto vaginale
- Il trattamento della fistola vaginale
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Che cos’è la fistola?
Una fistola vaginale è un’apertura inusuale, patologica, un canale, che collega la vagina ad un altro organo. Una fistola vaginale è, quindi, un danno al tessuto della parete vaginale che causa la formazione di un “buco” che mette in comunicazione la vagina con un organo vicino. Si parla quindi di:
- Fistola vescico vaginale, quando la fistola coinvolge la vescica.
- Fistola ureterovaginale, se sono coinvolti gli ureteri, i piccoli tubicini che permettono all’urina di uscire dai reni ed entrare nella vescica.
- Fistola uretro-vaginale, quando coinvolge il canale che consente lo svuotamento della vescica all’esterno del corpo.
- Fistola retto vaginale, se è coinvolto il retto, la parte finale dell’intestino.
- Fistola colovaginale se è interessata una parte qualunque del colon.
- Fistola enterovaginale se l’organo coinvolto è l’intestino tenue.
Cosa causa la fistola vaginale
La mancanza di sangue in un determinato tessuto ne causa la morte. In presenza di un tessuto morto si può creare un’apertura, un buco: la fistola. I tempi necessari allo sviluppo della fistola vaginale vanno da pochi giorni a diversi anni. È piuttosto raro che una donna nasca con una fistola vaginale congenita.
Le cause delle fistole vaginali includono:
- parto;
- tumore alla vagina, al colon o alla cervice;
- chirurgia addominale;
- diverticolite o infiammazioni croniche del colon come il morbo di Chron;
- lesioni traumatiche come in caso di incidente d’auto;
- radioterapia;
- infezioni: come ad esempio a seguito di episiotomia.
Quali sono i sintomi della fistola vaginale?
Pur non causando dolore in sé, la fistola vaginale è causa di problemi che necessitano di attenzione medica e rappresenta una complicanza che richiede, spesso, l’intervento di un chirurgo.
I sintomi variano in relazione alla tipologia di fistola vaginale (fistola rettovaginale, fistola vescico vaginale, ect…). I sintomi comuni includono:
- febbre;
- infezioni;
- perdita di peso;
- odore sgradevole dalla vagina.
I sintomi della fistola vescico vaginale
La fistola vescico vaginale nasce solitamente come complicazione da intervento chirurgico effettuato per trattare problemi alla vescica o alla vagina. Talvolta può dipendere dalla presenza di un tumore in sede urogenitale: sia per effetto della malattia che come effetto collaterale della radioterapia o dell’intervento chirurgico per rimuovere la massa tumorale. Infezioni del tratto urinario particolarmente brutte o frequenti possono, in rari casi, essere causa di fistola vescico vaginale.
La fistola vescico vaginale coinvolge la vescica e, in quanto tale, presenta sintomi riferibili alla perdita di urina nella vagina. Oltre ai sintomi comuni, quelli specifici includono:
- incontinenza;
- infezioni genitali;
- odore cronico di urina;
- infiammazione della vagina (vaginite), della vulva o del perineo;
- infezioni ricorrenti del tratto urinario;
- pielonefrite (infezione dei reni);
- dolore durante il rapporto sessuale.
La fistola retto vaginale: le cause principali
La fistola retto vaginale è un sottotipo di fistola vaginale in cui si determina un canale di connessione, rivestito di epitelio, tra il retto e la vagina. Presenta sintomi particolarmente fastidiosi e può essere difficile da trattare per il chirurgo che, però, ha a disposizione diverse alternative terapeutiche.
La fistola vaginale e, nello specifico, quella retto vaginale può essere causata dal parto: un travaglio prolungato con necrosi del setto rettovaginale, una lesione perineale, un’episiotomia, un’infezione a seguito di punti per il parto può portare allo sviluppo di una fistola vaginale. Le cause legate al parto sono molteplici e sono più probabili e frequenti nei Paesi poco sviluppati.
La diverticolite nell’ambito di una precedente isterectomia è la causa infettiva più comune di una fistola retto vaginale alta.
Un tumore del retto, della cervice, dell’utero e vaginale che abbia una importante estensione locale o sia trattato con radioterapia è possibile causa di fistola retto vaginale.
Frequente è la causa legata alla presenza di una malattia infiammatoria intestinale cronica, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. Nel morbo di Crohn, la fistola retto vaginale può precedere i sintomi della malattia intestinale cronica.
La classificazione della fistola vaginale e retto vaginale
La classificazione della fistola vaginale e, in particolare, della fistola retto vaginale si basa sulla dimensione, la posizione e l’eziologia.
È criterio comune distinguere tra fistola vaginale piccola, quando il diametro è inferiore ad 1 cm e grande quando è maggiore di 1 cm.
Nella fistola retto vaginale, in relazione alla posizione, si distingue tra:
- fistola alta: l’apertura vaginale è a livello della cervice;
- fistola media: l’apertura vaginale mette in comunicazione la zona mediana della vagina e il 3° inferiore del retto;
- fistola bassa: l’apertura vaginale è localizzata inferiormente dove si incontrano le piccole labbra.
- La fistola retto vaginale è considerata complessa se di diametro maggiore di 1 cm, localizzata in alto o causata da una malattia infiammatoria intestinale cronica.
I sintomi della fistola retto vaginale
Come per la fistola vescico vaginale, quella retto vaginale ha dei sintomi specifici che dipendono dal passaggio di gas, fluidi fecali o feci dalla vagina. I sintomi specifici includono:
- vaginiti ricorrenti;
- cattivo odore dalla vagina;
- perdite maleodoranti e purulente;
- infezioni del tratto urinario ricorrenti;
- dolore durante i rapporti sessuali.
Il trattamento della fistola vaginale
Il trattamento della fistola vaginale è, nella maggioranza dei casi, di tipo chirurgico e accompagnato da una adeguata terapia antibiotica volta a combattere l’infezione batterica normalmente presente.
Al fine di localizzare esattamente il canale della fistola vaginale viene eseguito un esame radiologico: la fistolografia. In questo esame alla paziente viene iniettato, nella fistola vaginale, del liquido di contrasto radiopaco.
La chirurgia della fistola vaginale normalmente richiede l’utilizzo di una porzione di tessuto della paziente. In alcuni casi può essere necessario l’utilizzo di tessuto artificiale o di una mesh (rete chirurgica) per chiudere l’apertura. Se effettuata scrupolosamente e correttamente la pulizia della fistola vaginale, la chirurgia assicura che 9 donne su 10 abbiano un recupero completo dopo l’intervento.
L’intervento può essere effettuato in laparoscopia, con piccole incisioni nelle quali vengono inseriti gli strumenti chirurgici e una telecamera oppure “a cielo aperto”, in cui viene effettuata un’incisione regolare.
Il trattamento della fistola retto vaginale è chirurgico. In caso di fistola complessa è necessario effettuare una colostomia, ossia la deviazione di una parte dell’intestino ad una apertura addominale in modo tale da consentire la piena guarigione. La colostomia è temporanea, solitamente è mantenuta per 2 o 3 mesi.
Nei casi più semplici la fistola retto vaginale può essere riparata direttamente per via vaginale o anale.
Il trattamento della fistola vescico vaginale avviene per via transvaginale o transaddominale e prevede l’inserimento di un catetere che è rimosso dopo circa 2 settimane.
La maggior parte dei chirurghi ginecologi preferisce l’approccio vaginale. Questo approccio riduce il rischio di complicazioni chirurgiche, la degenza ospedaliera, la perdita di sangue e il dolore post operatorio e garantisce un tasso di successo maggiore rispetto all’approccio addominale.
La riparazione della vescica è effettuata mediante tecniche pluristrato che utilizzano flaps.
Nel 10 % dei casi di fistola vescico vaginale, la fistola vaginale si chiude spontaneamente entro 2 mesi di cateterismo uretrale e uso di farmaci anticolinergici, soprattutto se la fistola è di piccolo diametro, viene rilevata precocemente, o non c’è epitelizzazione della stessa.
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