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La vulvodinia è una condizione caratterizzata da dolore vulvare cronico che può includere una sensazione di bruciore o prurito. La condizione non è causata da un’infezione o da una lesione acuta ma spesso da un dolore neurologico; in questo articolo vedremo quali sono le creme e gli integratori più efficaci per la cura della vulvodinia.
La nevralgia del pudendo, ileoinguinale o genitofemorale sono spesso la causa del dolore vulvare che non ha altre cause rilevabili.
L’effetto del dolore neuropatico vulvare sulla qualità della vita di una donna può essere grave. Le donne con vulvodinia possono cadere in depressione. Il dolore può essere intenso ed includere sensazioni di bruciore, prurito, e fitte simili a punture di spilli. Questo dolore può impedire alla donna di avere una vita sessuale attiva, di lavorare, di svolgere attività fisiche e di persino stare seduti. Per cui trattare la vulvodinia con tutti i mezzi a disposizione è essenziale per migliorare la qualità della vita della paziente.
Diversi studi hanno dimostrato che l’utilizzo di creme e integratori possono ridurre significativamente il dolore vulvare. Il trattamento a lungo termine è essenziale e si è rivelato essere il più efficacie.
Creme per la vulvodinia
Gabapentin Crema
Il gabapentin è un farmaco anticonvulsivante che nasce nel 1993 ed è disponibile come generico nel 2004. Non cura l’epilessia (scopo per il quale era stato creato) ma l’uso continuato si è dimostrato efficacie per trattare le seguenti patologie:
- Nevralgia post erpetica
- Neuropatia diabetica
- Vulvodinia generalizzata
- Fibromialgia
Numerosi studi [1], [2],[3] e [4] hanno dimostrato come la crema a base di Gabapentin sia uno dei trattamenti migliori per la cura della vulvodinia.
Il prodotto è disponibile con diverse concentrazioni di principio attivo: dal 2% al 10% in confezioni da 50 gr, 100 gr e 350 gr.
Lidocaina crema
E’ un anestetico locale. La crema a base di Lidocaina è stata testata in questo studio clinico nel quale si è presa in esame una crema con concentrazione al 5% e applicazione notturna. Il numero delle pazienti sulle quali è stato condotto lo studio era di 61 per una durata del trattamento di 17 mesi.
Durante il trattamento sono stati registrati per ogni paziente il livello di dolorabilità della vulva, delle zone colpite e il livello di dolore percepito durante i rapporti sessuali.
Il risultato è stato molto incoraggiante: infatti dopo solo 7 settimane di trattamento notturno con crema il 76% delle donne è riuscita ad avere rapporti sessuali rispetto al 36 % di prima. Lo studio prevedeva che le pazienti assegnassero un punteggio al dolore percepito. Dopo il trattamento il livello di dolore è calato da un punteggio di 39,11 a circa 28.
Le conclusioni della ricerca evidenziano che l’applicazione notturna a lungo termine di una crema a base di lidocaina con concentrazione al 5% è promettente.
Un’ulteriore conferma ci è data da un altro studio successivo che ha dimostrato l’efficacia della crema a base di lidocaina per trattare la sintomatologia dolorosa della vulvodinia.
Crema a base di Estriolo
L’Estriolo è un estrogeno naturale. Le creme a base di estriolo applicate localmente possono lenire alcuni sintomi della vulvodinia. L’estriolo è usato per evitare che il tessuto vaginale diventi sottile e secco; la sua azione si estende anche ai genitali esterni. L’uso della crema a base di estriolo può aumentare lo spessore del tessuto e ridurre alcuni dei disagi che derivano dagli effetti della diminuzione della produzione ormonale durante la menopausa.
L’estriolo applicato localmente allevia la secchezza vaginale, l’atrofia vaginale e riduce il dolore durante i rapporti sessuali. I sintomi urogenitali come la frequenza e l’urgenza della minzione si riducono con l’utilizzo di una crema a base di estriolo.
Inoltre l’utilizzo della crema è un modo sicuro ed efficace per trattare le sintomatologie dolorose vulvari. Infatti i risultati ottenuti attraverso l’unguento sono superiori all’assunzione orale tramite capsule. La crema non ha bisogno di essere elaborata dal sistema digestivo. L’estriolo applicato per via vaginale lavora localmente per ripristinare le cellule vaginali, il pH e il flusso sanguigno.
Crema a base di Estradiolo
Il calo dei livelli di estrogeni può portare a secchezza vaginale, prurito e bruciore. L’infiammazione e la mancanza di lubrificazione possono rendere il sesso doloroso e portare a disagi nella vita quotidiana. L’estradiolo è un ormone naturale 80 volte più potente dell’estriolo. Per questo motivo l’Agenzia Europea del Farmaco ha consigliato di ridurne l’utilizzo ad un unico ciclo della durata massima di 4 settimane. Questa disposizione riguarda le creme ad alto dosaggio di estradiolo (0.01% per grammo). Inizialmente questo ormone è stato utilizzato per trattare la distrofia vulvare.
L’imponente studio di Ahinoam Lev-Sagie e Steven S. Witkin nel quale sono stati analizzati i fattori scatenanti della vulvodinia con un focus particolare sulla vestibolite vulvare e sulle complicanze dell’innervazione del vestibolo illustra i risultati del trattamento con crema a base di estradiolo su 50 donne. I risultati hanno dimostrato che l’uso topico di creme a base di estradiolo si sono dimostrate meno efficaci degli altri trattamenti.
Ketoprofene: la crema
Il ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS). Questa classe di farmaci blocca l’attività degli enzimi ciclossigenasi (COX) necessari per la produzione di prostaglandine. La carenza di prostaglandine porta a una diminuzione dell’infiammazione e del dolore. Le creme a base di ketoprofene possono essere utilizzate per trattare condizioni infiammatorie localizzate, normalmente sono inserite all’interno di pomate a base di lidocaina o aloe vera. L’efficacia è ormai riconosciuta, tuttavia la capacità di ridurre l’infiammazione e il dolore è inferiore agli altri principi attivi elencati in questa pagina per trattare la vulvodinia.
Clonidina crema
La clonidina è un farmaco antipertensivo derivato dall’imidazolina che viene utilizzato anche come terapia aggiuntiva per i disturbi del dolore neuropatico tramite somministrazione topica. Le creme a base di clonidina hanno il vantaggio di ridurre gli effetti indesiderati. Diversi studi hanno dimostrato come questo farmaco possa ridurre le manifestazioni dolorose date dalla vulvodinia, come il bruciore e la dolorabilità vaginale al tatto. Nella ricerca pubblicata dal dott. John F. Peppin le creme a base di clonidina sembra possano interrompere la trasmissione del dolore e i risultati sono incoraggianti per trattare il dolore neuropatico periferico e cronico.
I risultati della ricerca del dott. John F. Peppin sono stati corroborati da un altro studio che ha dimostrato come le creme a base di clonidina e lidocaina diano risultati positivi per trattare la vulvodinia localmente, contenendo gli effetti indesiderati che derivano dall’assunzione dei farmaci per trattare questa patologia.
Le valutazioni delle creme per trattare la vulvodinia
Le considerazioni sono supportate dal più grande studio fatto (per campionamento) che ha riguardato circa 1.150 donne: il trattamento e la cura della vulvodinia dovrebbe prendere sempre più in considerazione l’uso di creme specifiche. Infatti utilizzo prolungato (ad eccezione della crema a base di Estradiolo) riducono sensibilmente le manifestazioni dolorose.
Integratori per il trattamento della vulvodinia
Esistono integratori e vitamine per il trattamento della vulvodinia? Il dolore causato dalla vulvodinia è tale che tutte le strade debbono essere percorse. Non è sufficiente trattare la vulvodinia con antidolorifici che mascherano i sintomi. Infatti trovare la causa di una patologia è sempre meglio che trattare le sue manifestazioni dolorose. È importante scegliere alimenti che non esacerbano i sintomi dolorosi come ad esempio quelli ricchi di ossalato di calcio e assumere invece quei nutrienti che possono alleviare la sintomatologia.
Perché le vitamine e gli integratori sono importanti per la cura della vulvodinia?
Il motivo per cui vitamine, minerali e integratori possono aiutare a trattare la vulvodinia è che molte donne che soffrono di questa condizione sono carenti dei nutrienti essenziali che garantiscono il funzionamento ottimale dei tessuti vulvari, della vagina e della pelvi. Reintegrando questi elementi nutrizionali vitali attraverso una giusta alimentazione è possibile ripristinare il normale equilibrio di questi tessuti, alleviando così i sintomi.
Quali integratori e vitamine alleviano i sintomi della vulvodinia?
- Vitamina D, D3;
- Acidi grassi Omega-3;
- Vitamine del gruppo B;
- Magnesio, particolarmente indicato per rilassare i muscoli del pavimento pelvico;
- Altri antiossidanti;
- Probiotici: in questo studio è dimostrato che sono utili per alleviare il dolore vulvare;
- Vitamina B12.
La comunità scientifica è concorde nel ritenere che integratori e vitamine possono alleviare il dolore derivante dalla vulvodinia; in particolare, gli integratori a base di omega-3 (3000mg totali ogni giorno in 2 o 3 dosi), gli integratori di vitamina D3 (tra 2000iu e 5000iu al giorno e insieme alla vitamina K2) e quelli di polifenoli antinfiammatori sono particolarmente efficaci per ridurre il dolore cronico.
Gli integratori a base di citrato di magnesio hanno un ruolo essenziale per preservare i nervi garantendo un funzionamento ottimale, oltre a diminuire l’infiammazione generale. Per la vulvodinia si può assumere da ½ a 1 cucchiaino di magnesio al giorno diluito in acqua.
Altri integratori che possono aiutare a trattare la vulvodinia
Gli integratori a base di citrato di calcio sono facilmente assorbiti e in quantità adeguate possono inibire la crescita dei cristalli di ossalato; qui indicata la ricerca che ne ha dimostrato l’efficacia. Infatti alti livelli di ossalato nelle urine possono irritare la vulva, come nel caso di cristalli di ossalato accumulati nei tessuti vulvari.
Inoltre, integratori che combinano estratti di semi d’uva, estratti di curcuma e altri antiossidanti possono anche neutralizzare i radicali liberi, inibendo così il danno ossidativo. Questa combinazione può anche bloccare l’enzima coinvolto nella risposta infiammatoria.
Ricordiamo che questa panoramica degli integratori utili per la cura della vulvodinia non può prescindere dalla visita medica dello specialista che eventualmente prescriverà un protocollo personalizzato.
Dieta per vulvodinia
La dieta non può curare la vulvodinia tuttavia è senza dubbio utile eliminare tutti gli alimenti che possono irritare i tessuti vulvari e preferire quegli alimenti che hanno un effetto lenitivo, contribuendo così ad attenuare i sintomi.
Il trattamento della vulvodinia deve essere multidisciplinare per avere le maggiori possibilità di cura.
Cibi ad alto contenuto di ossalato: questi alimenti sono da evitare in quanto creano veri e propri disturbi:
- noci;
- fagioli;
- bacche;
- caffè;
- cioccolato;
- verdure verde scuro;
- tofu;
- crusca di grano;
- mirtilli rossi;
- soda;
- arance.
Gli alimenti di cui sopra sono quelli da evitare o ridurre al minimo le porzioni. Tuttavia, ci sono cibi che si possono gustare che non aumentano l’ossalato nel corpo. Di seguito è riportato un elenco limitato di cibi a basso contenuto di ossalato che possono aiutare a diminuire il dolore pelvico cronico associato alla vulvodinia:
- tè alle erbe;
- latticini (formaggio, latticello, latte);
- frutta (avocado, banane, ciliegie);
- carne (pancetta, manzo, pollame);
- amidi (orzo, pasta, riso bianco);
- verdure (cavoli, cavolfiori, cetrioli);
- varie (succo di limone e lime, gelatina).
Conclusioni
La vulvodinia è una patologia molto dolorosa che può durare molti mesi se non anni. L’approccio come detto deve essere multidisciplinare. Il ginecologo, il neurologo, lo psicologo, il dermatologo e l’urologo sono coinvolti per trovare il giusto trattamento. Negli ultimi anni la ricerca ha dimostrato che anche l’alimentazione può fornire ulteriori ed efficaci strumenti per curare la vulvodinia.
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