- Dermatite vulvare: estratto dall’articolo della foruncolosi - 18/09/2023
- Irritazione delle grandi labbra e vagina gonfia: approfondiamo il discorso - 03/07/2023
- Dolore al basso ventre - 23/01/2023
Bruciore durante la penetrazione: un problema comune
Articolo aggiornato il 11/07/2023
Il bruciore durante la penetrazione è una sintomatologia dolorosa molto diffusa tra le donne e può avere diverse cause.
Secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) oltre il 75% delle donne nel corso della propria vita hanno attraversato un periodo in cui hanno provato dolore durante i rapporti sessuali. Il dolore più comune è il bruciore durante la penetrazione.
L’idea che il rapporto sessuale debba essere doloroso per le donne non deve essere più accettata. Quindi se la donna sente bruciore e dolore durante la penetrazione è necessario indagare sulle cause ed intervenire per risolvere questo problema.
Le cause del bruciore durante la penetrazione
In realtà esistono diversi fattori che possono causare la sensazione di bruciore durante la penetrazione, per cui è necessario consultare il proprio medico di fiducia o un medico specialista – ginecologo. Infatti il medico dopo un esame obbiettivo e prendendo in considerazione tutti i fattori può arrivare ad una diagnosi.
Una diagnosi che deve prendere in considerazione:
- l’età;
- la tua storia sessuale;
- la tua storia medica;
- la posizione del bruciore;
- quanto spesso si verifica;
- quando si verifica.
Quando il bruciore si manifesta all’inizio del rapporto
La causa potrebbe essere la mancanza di eccitazione. Nella cervice uterina risiedono delle ghiandole che producono un muco vaginale; questo muco è mantiene la vagina pulita ed è responsabile della lubrificazione; infatti la produzione di muco aumenta durante la fase dell’ovulazione.
Il bruciore durante la penetrazione potrebbe dipendere da una mancanza di eccitazione. I motivi per cui ciò accade sono diversi:
- i problemi di coppia possono abbassare la libido;
- il partner non presta attenzione ai tuoi bisogni;
- ansia e stress o depressione. In particolare uno studio della dottoressa Mandakh Bekhbat ha indagato sulla capacità dell’ansia e dello stress di indurre deficit affettivi e alterazioni neuro immuni delle cellule del cervello che a cascata producono una condizione infiammatoria.
- un trauma passato, specialmente se di natura sessuale, può determinare un calo della libido o persino un rifiuto di aver rapporti sessuali.
Secchezza vaginale
La secchezza vaginale è una delle principali cause del bruciore durante la penetrazione e può dipendere da:
- Cambiamenti ormonali: durante le diverse fasi del tuo ciclo mestruale la variazione del livello di ormoni può causare secchezza vaginale. Quando ciò accade la prima manifestazione è proprio quella di bruciore durante la penetrazione. In questo caso il bruciore è determinato dall’attrito continuo e forzato degli organi sessuali.
- il ciclo mestruale: infatti in alcuni giorni del ciclo ad esempio proprio prima delle mestruazioni, il tessuto vaginale può essere più secco a causa dell’aumento nel corpo dei livelli dell’ormone progesterone.
- Contraccezione ormonale: la pillola anticoncezionale se assunta per un periodo superiore ai 5 anni può cambiare la quantità di testosterone prodotto dalle ovaie. Il testosterone contribuisce alla lubrificazione vaginale. Quindi se i livelli di testosterone si abbassano troppo si determinare una condizione di secchezza vaginale che come abbiamo visto è una causa del bruciore durante la penetrazione.
- Parto e allattamento. Il parto e specialmente l’allattamento possono essere la causa del bruciore e dolore durante la penetrazione. Infatti il livello di estrogeni può calare e una carenza di estrogeni comporta una diminuzione della lubrificazione vaginale e una sua conseguente secchezza. Un recente studio ha rilevato che circa il 43% delle donne 6 mesi dopo il parto o l’allattamento soffre ancora di secchezza vaginale.
- Menopausa. Il periodo della vita della donna che attiene alla perimenopausa e cioè il passaggio alla menopausa e alla menopausa è caratterizzato da grandi cambiamenti: uno dei quali è l’abbassamento della quantità di estrogeni, progesterone e testosterone. La diminuzione degli ormoni come abbiamo visto inibisce le capacità della vagina di lubrificarsi naturalmente. Non solo nella menopausa sono più frequenti i casi di atrofia vaginale (vaginite atrofica) che determinano un assottigliamento e un’infiammazione della vagina.
In assenza di lubrificazione le donne avvertono dolore durante la penetrazione.
La perimenopausa (il passaggio alla menopausa) e la menopausa possono anche inibire la capacità del tuo corpo di lubrificarsi naturalmente, causando questo tipo di sensazione di bruciore.
Generalmente questo accade dopo i 40 – 45 anni, tuttavia, alcuni farmaci e la chemioterapia possono anticipare la menopausa. La terapia ormonale di supporto alla menopausa contribuisce a ridurre la secchezza vaginale
- Disturbi ormonali. La sindrome dell’ovaio policistico e l’ipopituitarismo, per esempio, possono abbassare i livelli di estrogeni, portando alla secchezza e al conseguente bruciore durante la penetrazione.
- Alcuni farmaci: ad esempio quelli per trattare le allergie, il raffreddore e la depressione. Anche i farmaci anti-estrogeni usati per trattare il tumore al seno. Questi farmaci interagiscono con le ghiandole situate nella cervice impedendo loro di produrre il muco vaginale.
Irritazione
Qualsiasi tipo di irritazione della vagina o del vestibolo vulvare (l’area all’ingresso della vagina) può causare una reazione infiammatoria, che le donne avvertono come un dolore bruciante o pungente. Questi dolori sono esacerbati dall’attrito che si genera durante il rapporto sessuale – e quel dolore è solo esacerbato dall’attrito che viene con il sesso penetrativo.
A volte, questa infiammazione si sviluppa perché il sistema immunitario delle persone è ipersensibile a determinate sostanze come gli articoli per l’igiene intima, i bagnoschiuma, la biancheria intima soprattutto se sintetica o anche i lubrificanti. Quest’ultimi possono contenere parabeni, solfati, interferenti endocrini o ingredienti che alterano il pH della vagina.
Quanto il pH della vagina non è più compreso tra 3,5 e 4,5 la flora vaginale non è più in equilibrio e ciò irritazioni o reazioni infiammatorie.
Anche i preservativi possono contenere delle sostanze irritanti.
Piccole lacerazioni: durante i rapporti sessuali si possono verificare piccoli graffi e piccole lacerazioni sulle labbra o nella vagina; questa probabilità aumenta se manca l’eccitazione e la vagina non è lubrificata. Normalmente queste piccole escoriazioni guariscono da sole tuttavia fino alla completa guarigione causano il caratteristico bruciore durante il rapporto sessuale. Bisogna prestare particolare attenzione al lichen scleroatrofico vulvare: è una dermatosi cronica che modifica il tessuto vulvare e la mucosa della vagina che richiede uno specifico prescritto dal medico specialista dopo un esame obbiettivo. Il lichen scleroatrofico vulvare causa delle cicatrici e il restringimento del canale vaginale e se non trattato, può rendere il rapporto penetrativo molto doloroso o impossibile”.
Infezioni e vaginosi batterica. Infezione da lievito, infezioni vaginali batteriche e infezioni del tratto urinario possono tutte causare bruciore vaginale durante la penetrazione
Le infezioni da lievito generalmente causano prurito e rossore, assieme a perdite bianche e dense. tuttavia quando l’infezione scatena anche un’infiammazione, uno dei sintomi è il bruciore.
La vaginosi batterica ha sintomi simili ed è causata da uno squilibrio del pH nella vagina. Questa infezione ha una serie di sintomi importanti e deve essere trattata da un ginecologo. Il bruciore non si manifesta solamente durante il rapporto sessuale.
Anche altre infezioni sessualmente trasmissibili, come la tricomoniasi, possono causare sensazioni di bruciore e dolore durante la penetrazione.
La tricomoniasi è la terza causa più comune per la vaginite. È un parassita che infetta l’uomo e si può trovare nella vescica, nella vagina, nell’utero, nelle tube di Falloppio e nell’uretra del pene. I sintomi sono perdite giallo – verdastro e appunto il bruciore. Delle donne affette da questo parassita circa il 30% ha come sintomo principale il bruciore.
Le altre infezioni che possono causare dolore vaginale sono la gonorrea, la clamidia e l’herpes genitale.
La maggior parte delle infezioni può essere risolta con il trattamento prescritto dallo specialista.
Vaginismo: è una condizione che comporta la costrizione o lo spasmo involontario dei muscoli bulbocavernoso (costrittore della vagina), ischiocavernoso e trasverso superficiale del perineo. Questa contrazione involontaria dei muscoli che circondano la vagina impedisce qualsiasi tipo di rapporto sessuale e nelle forme più acute l’utilizzo del semplice tampone. Questa condizione può essere risolta con l’aiuto di un fisioterapista specializzato nelle problematiche legate al pavimento pelvico.
Il medico spiegherà alla donna come toccare i propri genitali: con gradualità e abituando la vagina al contatto; dopo di che la terapia prevede l’utilizzo di “coni” da inserire di piccole dimensioni per poi aumentare.
Se seguita costantemente la terapia permette alle donne di ritornare ad avere rapporti sessuali senza dolore e bruciore.
Vestibulodinia: chiamata anche vulvodinia, è una condizione che causa dolore o bruciore all’apertura della vagina durante il sesso. Il dolore si verifica perché le terminazioni nervose nella vagina sono ipersensibili. Pertanto le donne che soffrono di vulvodinia hanno sempre bruciori durante la penetrazione. In questi casi il bruciore è associato ad un dolore profondo perché neuropatico.
Anche i contraccettivi orali possono scatenare questa condizione e i rapporti sessuali possono aggravare i sintomi.
Cistite interstiziale: è una condizione cronica della vescica che provoca disagio o dolore ricorrente nella vescica o nella regione pelvica circostante. Le donne con cistite interstiziale di solito hanno pareti della vescica infiammate o irritate che possono causare cicatrici e irrigidimento della vescica. Una delle conseguenze dirette di questa patologia è quella di sentire bruciore durante la penetrazione.
La cistite interstiziale, altrimenti nota come sindrome del dolore alla vescica, può causare pressione alla vescica, dolore alla vescica e dolore pelvico.
Se il bruciore inizia dopo l’eiaculazione
Questa rara situazione potrebbe essere legata ad un’allergia allo sperma (liquido seminale). Questa rara allergia potrebbe essere locale o sistemica (i cui sintomi sono orticaria, eczema e problemi respiratori). Quando l’allergia è locale i sintomi sono gonfiore, arrossamento e appunto bruciore durante i rapporti sessuali.
Tuttavia, le allergie al liquido seminale sono molto rare. È più probabile che il bruciore sia legato ad altre cause.
Se il bruciore è iniziato dopo la fine dell’attività sessuale
Potrebbe trattarsi di microlesioni o indolenzimenti dovuti a disfunzioni del pavimento pelvico i cui sintomi si manifestano dopo il rapporto sessuale.
Igiene – Mancanza di pulizia
L’umidità cronica può causare irritazioni e sfregamenti, che potrebbero portare a un’infezione da lievito.
Ecco perché è dopo il rapporto sessuale è sempre consigliato curare la propria igiene e mantenere gli organi sessuali puliti.
Tuttavia come l’igiene è importante è piuttosto comune che alcuni prodotti vaginali, tra cui assorbenti o tamponi profumati, così come i prodotti per l’intimo possano irritare la vagina creare una dermatite da contatto. I cui sintomi sono proprio il dolore e bruciore durante la penetrazione.
E’ importante ricordare che la vagina è strutturata per autopulirsi, per cui la maggior parte delle volte basta solo lavare con acqua corrente. L’utilizzo di saponi aggressivi nella zona può alterare il pH della vagina e può portare ad infiammazioni, cambiamenti nella pelle con conseguente bruciore.
Biancheria intima: anche il tipo sbagliato di biancheria intima può causare irritazioni o infezioni. Ecco perché è meglio non indossare tanga o biancheria intima troppo stretta. È consigliabile utilizzare indumenti intimi di fibra naturale evitando i prodotti sintetici che possono scatenare reazioni allergiche.
Trattamenti e rimedi
Non esiste un unico trattamento per tutte le patologie che causano bruciore durante la penetrazione. Sarà il medico curante a valutare caso per caso: in caso di vulvodinia:
Alcune opzioni includono:
Farmaci: Anticonvulsivi, steroidi o antidepressivi triciclici possono ridurre il dolore cronico.
Gli antistaminici possono ridurre il prurito.
Una pomata alla lidocaina può fornire un sollievo temporaneo dai sintomi.
Si può pensare di ricorre a iniezioni locali di botulino per bloccare la risposta nervosa quando gli altri trattamenti non hanno avuto efficacia
Lubrificazioni: usare molta lubrificazione idrosolubile durante il rapporto sessuale.
Impacchi freddi: metterli direttamente sull’area genitale esterna. Le temperature fresche possono aiutare a ridurre il prurito e il dolore.
Abbigliamento adeguato: Questo significa evitare biancheria di nylon e collant aderenti. I vestiti stretti limitano il flusso d’aria nella zona genitale. E questo spesso crea umidità, che può causare irritazione e bruciore. Optate per biancheria intima bianca al 100% in cotone per favorire l’asciugatura e la ventilazione. Valuta la possibilità di non usare biancheria intima durante il sonno.
Fare il bagno in modo corretto: Evitare vasche e bagni caldi. Passare del tempo in acqua calda può causare prurito. L’ideale è immergersi due o tre volte al giorno in un bagno tiepido o fresco per cinque o 10 minuti. In queste occasioni si utilizza acqua normale per pulire delicatamente la vulva che poi deve essere asciugata.
Applicare della semplice vaselina o un altro lubrificante senza conservanti dopo il bagno; aiuterà a creare una barriera protettiva.
Terapia: per alleviare la tensione nei muscoli del pavimento pelvico è bene imparare e praticare esercizi per aiutare a rilassare questi muscoli. La terapia fisica del pavimento pelvico può essere utile.
Quando consultare il proprio medico
A meno che il bruciore e il dolore durante la penetrazione sia legato ad episodi sporadici è altamente consigliato consultare un ginecologo o il proprio medico di fiducia quanto queste manifestazioni dolorose si manifestano con una certa continuità. Diagnosticare correttamente il caso e iniziare un trattamento adeguato è il modo migliore per guarire.
In caso di gonfiore, perdite maleodoranti di color verde, febbre o brividi è necessario consultare il proprio medico immediatamente.