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Quella che viene chiamata comunemente mania di persecuzione rientra in una più ampia categoria di disturbi deliranti che vale la pena illustrare nella loro completezza per inquadrare meglio il campo d’azione e di studio; quindi vediamo subito in cosa consiste il Disturbo Delirante, come si può presentare e quali i più conosciuti e frequenti.
Cos’è la mania di persecuzione
Il disturbo delirante in generale è caratterizzato da false credenze che persistono nel soggetto per un periodo di almeno 1 mese, senza che si verifichino altri sintomi di psicosi. Gli individui che soffrono di deliri di persecuzione sono incapaci di discernere quali situazioni – fatti sono reali e quali sono fittizi. Il termine delirio deriva dal latino lira (solco) e assume il significato di “uscir dalla via della ragione, vaneggiare, farneticare”.
La mania o delirio di persecuzione può essere primaria, cioè non consequenziale ad altri processi morbosi, oppure secondaria ad allucinazioni o a disturbi dell’umore.
Inoltre la mania di persecuzione può essere cronica, acuta, confusa e ricorrente. Le persone che sperimentano i deliri possono credere di essere perseguitate (paranoia), di avere poteri particolari (controllare gli altri con la forza del pensiero, provocare terrore negli altri con un semplice guardo) di possedere talenti speciali (leggere nel pensiero, capire i sentimenti più intimi degli altri) oppure possono credere che i loro pensieri e loro azioni siano controllati da forze esterne.
Tuttavia la caratteristica principale della mania di persecuzione la totale scollatura del soggetto che ne soffre alla realtà. La persona che soffre di delirio di persecuzione si sente al centro di un complotto; un complotto che le persone care e vicine non percepiscono o non capiscono. Questo processo a spirale rende ancora più solo il paziente che sviluppa deliri sempre più profondi.
I deliri vengono suddivisi a seconda del loro contenuto.
Mania di persecuzione: le tipologie più comuni.
- bizzarra: delirio centrato su fenomeni assolutamente non credibili e plausibili all’interno del tessuto sociale e culturale in cui vive il soggetto;
- di controllo: delirio in cui sembra che i propri sentimenti, impulsi, pensieri o azioni siano sotto il controllo di qualche forza esterna piuttosto che assoggettati alla propria volontà;
- erotomanica: l’idea delirante e ossessiva che un’altra persona sia innamorata del soggetto;
- di gelosia delirante: il delirio che il proprio partner sia infedele;
- grandiosa (onnipotenza o grandezza): delirio di aumento del proprio valore, potere, sapere, identità o di una speciale relazione con qualche divinità o persona famosa;
- di inserzione del pensiero: delirio che alcuni dei propri pensieri non siano i propri, ma piuttosto vengano inseriti nella propria mente tramite manipolazione, entità superiori o poteri psichici;
- di riferimento: delirio il cui tema è che gli eventi, gli oggetti o le persone del proprio immediato circondario abbiano un significato particolare e inusuale;
- persecutorio: delirio in cui il tema centrale è che un soggetto sia aggredito, molestato, ingannato, perseguitato, o fatto oggetto di cospirazioni.
Tra le varie forme di delirio, il più ricorrente è proprio il delirio di persecuzione o mania di persecuzione. Si verifica quando si crede che qualcuno stia maltrattando, cospirando contro, o tentando di danneggiare il paziente o una persona a lei cara. Nella mania di persecuzione, la persona ha un costrutto delirante nel quale si sente al centro di un complotto.
Può oscillare da un delirio lucido, sistematizzato, ad un delirio meno sistematizzato, più bizzarro: dalla semplice sensazione di un qualcosa di inusuale che sta avvenendo fino ad una paranoia dove il delirio ha una sua logica. La caratteristica principale della mania di persecuzione rimane è l’assoluta mancanza di un contatto, confronto con la realtà oggettiva.
In un primo il soggetto elabora un giudizio che non confronta con la realtà e su questo costrutto elabora il delirio: a questo punto il delirio prosegue e si sviluppa allontanandosi sempre di più dalla realtà.
Il delirio o mania di persecuzione non è una patologia in sé e per sé, ma è un sintomo che può presentarsi con diversi livelli di gravità e avere molteplici cause.
Sintomi del disturbo delirante di persecuzione
Tipicamente, i deliri persecutori si sviluppano come risultato di interpretazioni errate o esagerazioni di emozioni ed esperienze reali. Per esempio, si può interpretare uno sguardo innocente di uno sconosciuto come pericoloso.
I sintomi principali della mania di persecuzione sono i deliri, cui solitamente si accompagnano depressione e manifestazioni di ossessioni, irritabilità, rabbia e ansia.
Talvolta, possono essere presenti anche episodi allucinatori (quindi, vedere o sentire cose che non sono presenti nella realtà),
Nelle forme più gravi si verificano delle allucinazioni. Questo si verifica quando si percepiscono oggetti o persone inesistenti. Le allucinazioni sono comunque rare nei pazienti con malattie deliranti. In alcuni casi, che possiamo considerare meno gravi, il delirio persecutorio è circoscritto, si focalizza su uno o due oggetti e la sensazione di sentirsi perseguitati non arriva ad estendersi a tutto e a tutti.
È bene ricordare che l’assunzione di alcune droghe, specialmente le metamfetamine, possono determinare l’insorgenza di deliri e allucinazioni.
Mania di persecuzione: le cause
Non è ancor del tutto noto quale sia il fattore da cui origina la mania di persecuzione. Attualmente l’ipotesi più plausibile sembra essere quella in base alla quale concorrerebbero diversi fattori (biologici e psicosociali) ad originare il delirio. La comunità scientifica attribuisce alla componente ereditaria un ruolo importante.
Occasionalmente, i deliri possono essere un sintomo di un altro disturbo, come:
- Schizofrenia;
- Malattia di Alzheimer;
- Demenza;
- Epilessia;
- Uso di droghe.
Lo stato in cui si trova la mente del soggetto può anche contribuire all’insorgenza di deliri di persecuzione.
Un delirio persecutorio ha maggiori probabilità di verificarsi quando il soggetto:
- è incline all’agitazione e ad una smisurata analisi introspettiva;
- tende a fraintendere le dichiarazioni o i gesti degli altri;
- è troppo sensibile alle critiche e al giudizio altrui;
- ha una scarsa autostima.
Molte persone che sono affette da manie di persecuzione soffrono anche di depressione o ansia. Generalmente mancano di solidi legami personali e sono spesso malati fisicamente.
Diagnosi del Disturbo delirante di Persecuzione
Non esistono test che siano in grado di determinare se un soggetto soffre o meno di manie di persecuzione: qualunque test trovato online non ha alcuna validità scientifica. I test di riferimento cui devono seguire assolutamente una serie di colloqui con il medico specialista sono i test di personalità MMPI e il test proiettivo di Rorschach.
Il Test MMPI misura su una determinata scala l’esistenza dei sintomi paranoidi. Il test di Rorschach è un test proiettivo: il medico mostra al soggetto una serie di immagini senza forma in bianco e nero o a colori e quest’ultimo deve attribuirne un significato. Da cui si evince che i test svolti in proprio non hanno alcuna attendibilità. Il medico curante valuta i risultati dei test approfondendoli con il soggetto.
Quindi il medico condurrà un’accurata anamnesi ed escluderà altre possibili cause prima di fare una diagnosi. Se il soggetto soddisfa una delle seguenti caratteristiche, potrebbe avere un disturbo persecutorio o un altro tipo di disturbo delirante:
- ha sperimentato uno o più deliri della durata di un mese o più;
- non ha ricevuto una diagnosi di schizofrenia;
- oltre ai deliri, mostra un comportamento chiaramente strano;
- il soggetto ha sperimentato episodi maniacali o depressivi e questi non sono durati più a lungo dei suoi intervalli deliranti;
- i deliri manifestati dal soggetto non sono causati da farmaci, da un altro problema medico o da un altro tipo di malattia mentale.
Trattamento del disturbo delirante di persecuzione
Può essere difficile trovare un unico trattamento per una condizione di disturbo persecutorio. Di seguito elenchiamo le tecniche e metodologie più accreditate e conosciute; vale la regola che una non esclude l’altra e molte volte il terapeuta assocerà più strumenti per la risoluzione del problema.
Farmaci antipsicotici. Il medico probabilmente inizierà con la prescrizione di farmaci. Una terapia a base di farmaci antidepressivi o ansiolitici è indicata nel trattamento della fase acuta della depressione associata a manie di persecuzione.
Terapia con le parole modulata sulla mania di persecuzione. Secondo diversi studi, un tipo di psicoterapia conosciuta come terapia cognitiva comportamentale può aiutare a ridurre il pensiero delirante. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare quanto e perché. Questo tipo di consulenza clinica fornisce un ambiente sicuro in cui è possibile discutere le proprie allucinazioni/deliri con un professionista della salute mentale. Infatti, parlare delle proprie illusioni persecutorie nel modo appropriato può aiutare a controllarle o addirittura ad anticiparle.
Manie di persecuzione: cure naturali È ormai dimostrata l’efficacia delle tecniche di rilassamento e meditazione nel ridurre gli stati ansiosi e depressivi collegati alle manie di persecuzione. Allo stesso modo alcuni rimedi fitoterapici come gli infusi di camomilla, biancospino, valeriana e melissa sono considerati rimedi naturali utili a raggiungere un diffuso senso di calma e di benessere, capaci di ridurre l’intensità dei sintomi persecutori solamente nei casi meno gravi.
Trattamento somministrato contro la propria volontà. Se le allucinazioni del soggetto minacciano la sicurezza dello stesso o quella degli altri si potrebbe aver bisogno di un ricovero ospedaliero o in un centro di trattamento clinico fino a quando il soggetto non riacquisti il proprio equilibrio.