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Cos’è e come funziona la protesi peniena.
La protesi peniena rappresenta una soluzione chirurgica adottabile da tutti quei pazienti che soffrono di disfunzione erettile non trattabile per via farmacologica; è pertanto un dispositivo medico che si innesca a seguito di un intervento chirurgico. Le protesi peniene sono disponibili in due tipologie: idrauliche e non idrauliche.
In questo articolo ci focalizziamo sulla protesi peniena.
- Le differenze tra protesi non idraulica (semirigida) e idraulica (rigida)
- Quando si può impiantare la pompetta peniena
- Come funziona la protesi idraulica peniena?
- La protesi peniena è visibile dalla partner?
- Com’è l’esperienza sessuale con la protesi peniena?
- La protesi peniena funziona?
- I rischi dell’intervento chirurgico
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Le differenze tra protesi semirigida e gonfiabile
La protesi peniena non idraulica o semirigida è la tipologia più semplice di protesi. Consiste in un paio di aste flessibili posizionate chirurgicamente nei corpi cavernosi del pene. In questo modo, il pene è sempre semirigido e deve essere solamente messo in posizione eretta per iniziare il rapporto sessuale. È un’opzione eccellente per gli uomini che hanno avuto lesioni al midollo spinale e, come conseguenza, hanno anche una forza ridotta della mano. La protesi semirigida non altera la minzione o la sensazione orgasmica.
In realtà, oggi, molti uomini scelgono la seconda tipologia di protesi: la pompetta idraulica peniena. Si tratta di una protesi idraulica che, gonfiata, permette di avere un’erezione nel momento in cui hanno un rapporto sessuale. Viene “nascosta” in modo tale che non sia visibile e, quando il pene è in stato flaccido, è molto più naturale alla vista.
Le protesi peniene idrauliche (dette anche rigide) sono costituite da due cilindri gonfiabili, un meccanismo di pompaggio (“pompetta”) e un serbatoio di liquido (acqua isotonica).
Quando si può impiantare la protesi peniena
La pompetta peniena o la protesi peniena è spesso utilizzata quando la condizione medica che causa la disfunzione erettile è impossibile da curare o migliorare tramite le terapie mediche convenzionali.
Occasionalmente, la pompetta peniena viene posizionata, con un intervento chirurgico, come conseguenza della malattia di Peyronie o per trattare casi gravi di priaprismo.
La chirurgia necessaria per inserire una pompetta peniena dura poco più di un’ora e può essere eseguita in una struttura ambulatoriale. Entro sei settimane dall’intervento, si può riprendere l’attività sessuale.
Come funziona la protesi idraulica peniena?
La protesi peniena è costituita da un serbatoio e una pompa, collegati tra loro, che vengono impiantati chirurgicamente. Nel pene vengono impiantati 2 cilindri, collegati tramite piccoli tubicini, ad un serbatoio contenente soluzione fisiologica ipotonica. Il serbatoio è collocato nell’addome inferiore sotto i muscoli retti. La protesi peniena è completata da una pompa posizionata tra i testicoli, sotto il derma del sacco scrotale. La protesi è, in questo caso, composta da 3 pezzi.
Esistono anche pompette peniene in 2 pezzi: i cilindri e l’unità che funziona da serbatoio e pompa. In questo caso il serbatoio e la pompa sono integrati in un unico alloggiamento che è nascosto nello scroto. Il vantaggio di una protesi peniena in due pezzi è che l’operazione è meno complessa poiché non si deve posizionare alcun componente nell’addome del paziente. Di contro, poiché per questioni di dimensioni, il serbatoio è più piccolo rispetto alla protesi in 3 pezzi, in alcuni uomini non garantisce una erezione sufficiente per il rapporto sessuale.
Il funzionamento è semplice: al momento del rapporto il paziente preme ripetutamente sulla pompa e, così facendo, spinge la soluzione fisiologica nei cilindri, provocando l’erezione. Al termine del rapporto, una valvola posta alla base della pompa, permette che la soluzione fisiologica torni nel serbatoio e il pene in condizione flaccida.
La protesi peniena è visibile dalla partner?
La maggioranza degli uomini che hanno installato una protesi peniena non hanno problemi a frequentare lo spogliatoio di una palestra o un bagno pubblico. In alcuni casi sarà visibile una piccolissima cicatrice posta tra la base del pene e lo scroto o, nell’ipotesi di protesi a 3 pezzi, nell’addome inferiore. Si tratta comunque di cicatrici ridotte che sfuggono anche allo sguardo più insistente.
Com’è l’esperienza sessuale con la protesi peniena?
Molti uomini che hanno impiantato una pompetta peniena hanno affermato che, una volta gonfiati i cilindri e ottenuta l’erezione, non hanno avuto difficoltà a raggiungere l’orgasmo. La funzione eiaculatoria, cioè, non è influenzata dalla protesi.
Allo stesso modo, molti pazienti hanno invece lamentato erezioni di dimensioni ridotte. C’è da sottolineare che gli ultimi modelli disponibili risolvono questo problema, consentendo il raggiungimento di dimensioni pressoché inalterate rispetto al pre-impianto.
Tuttavia la protesi peniena può danneggiare il riflesso naturale dell’erezione. Questo significa che se la protesi dovesse essere rimossa, è possibile che il paziente non possa più avere erezioni spontanee.
La protesi peniena funziona?
È comune che l’uomo in procinto di impiantare una protesi peniena gonfiabile si chieda se poi questa funzionerà.
Oltre il 90% degli interventi con inserimento di una protesi gonfiabile producono erezioni adeguate all’attività sessuale. Sono i risultati emersi da un’indagine post intervento su un campione di pazienti. Inoltre, dalla stessa indagine, l’85% dei pazienti ha espresso soddisfazione per i risultati funzionali ed estetici ottenuti e ha indicato che si sottoporrebbe nuovamente alla procedura.
I rischi dell’intervento chirurgico
Nessun intervento chirurgico, anche il più banale, è totalmente privo di rischi. L’inserimento di una pompetta peniena può causare una serie di complicazioni sia durante l’intervento stesso, sia post chirurgia. È importante che il paziente parli con il chirurgo e si faccia spiegare le possibili complicazioni e la frequenza con cui queste si possono presentare. La presenza di alcune patologie aumenta il rischio di complicazioni.
In linea generale:
- Emorragia post intervento: un evento raro che richiede l’intervento immediato.
- Infezione: il rischio di infezione è maggiore nel caso in cui il paziente soffra di alcune patologie come il diabete. Una grave infezione può determinare la necessità di una rimozione della pompetta peniena;
- Formazione di tessuto cicatriziale: è una complicazione tipica degli interventi chirurgici che potrebbe richiedere, per la rimozione del tessuto stesso, un ulteriore intervento;
- Problemi con la protesi: sebbene sia molto raro è possibile che la pompetta peniena non funzioni correttamente e che sia necessario un nuovo intervento per rimuovere e sostituire la protesi;
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