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PROBIOTICO PER LA CISTITE
Quale probiotico per la cistite è il migliore? Quali alimenti sono ricchi di probiotici? Perché funziona l’assunzione di un probiotico per la cistite?
In questo articolo rispondiamo a queste e altre domande. Gli argomenti trattati sono:
- Cistite e recidive: quanto sono frequenti tra le donne
- Probiotico per la cistite e antibiotico-resistenza
- Perché si somministra un probiotico per la cistite
- In quali alimenti si trova il probiotico per la cistite
- Perché funziona il probiotico per la cistite
- I possibili effetti collaterali nell’uso di un probiotico per la cistite
- Chiedi al Dottore cosa fare per la cistite
Cistite e recidive: quanto sono frequenti tra le donne
L’uso di un probiotico per la cistite nasce dalla necessità di trattare un problema diffuso, la cistite, e contemporaneamente superare i problemi di resistenza dovuti ad un uso indiscriminato di antibiotici.
Le infezioni del tratto urinario, comunemente chiamate UTI, sono tra le infezioni batteriche che colpiscono prevalentemente le donne di tutte le classi di età. Negli Stati Uniti, l’11% delle donne di età superiore ai 18 anni sperimenta un episodio di cistite all’anno. L’incidenza della cistite è più alta, tra le donne, nella fascia d’età 18-24 anni. La caratteristica tipica è la sua tendenza a recidivare.
La probabilità di recidiva dopo un episodio iniziale di cistite è del 24% nelle donne tra i 18 e i 29 anni. Cioè, 1 donna su 4, in questa classe di età, a seguito di cistite manifesterà una recidiva.
Come vedremo la somministrazione di un probiotico per la cistite impatta positivamente sulla frequenza delle recidive.
I fattori di rischio più significativi sono i rapporti sessuali e una storia precedente di cistite. Tre episodi di cistite negli ultimi 12 mesi o due episodi negli ultimi sei mesi sono considerati UTI ricorrenti.
Probiotico per la cistite e antibiotico-resistenza
L’uso di combinare probiotici per la cistite deriva dall’evidenza scientifica e dal fatto che il trattamento antibiotico delle infezioni del tratto urinario porta, nel tempo, allo sviluppo di resistenze nei microrganismi uro-patogeni. È noto infatti che a seguito di uso ricorrente di antibiotici, gli uro-patogeni sviluppano resistenza agli stessi.
La ripetuta somministrazione di trattamenti antibiotici nelle donne con infezioni delle vie urinarie ricorrenti ha, da un lato, favorito lo sviluppo di resistenze e, dall’altro, danneggiato il microbiota naturale. Complicando, di conseguenza, la soluzione del problema.
Per questo motivo gli approcci naturali, come l’uso di probiotici per la cistite, sono diventati popolari negli ultimi anni: in particolare nel trattamento delle infezioni ricorrenti del tratto urinario dove il legame antibiotico – resistenza – danneggiamento del microbiota è evidente.
La somministrazione di un probiotico per la cistite nasce, quindi, come risultato dello sviluppo di resistenze all’antibiotico-terapia e della crescente preferenza dei pazienti per alternative di trattamento senza antibiotici.
Tra le opzioni terapeutiche, l’uso di probiotici per la cistite è una delle più promettenti.
Perché si somministra un probiotico per la cistite
Negli ultimi anni il microbioma umano ha suscitato notevole interesse. Sono stati condotti numerosi studi per determinare il ruolo delle strutture microbiche complesse in una varietà di malattie. Sebbene siano state condotte ricerche significative sul microbiota della bocca, della vagina e dell’intestino, il microbioma delle urine non è stato oggetto di particolare attenzione. Il motivo è che, fino a poco tempo fa, si credeva che l’urina fosse sterile nelle persone sane.
Attraverso il sequenziamento dell’rRNA 16S e a metodologie quantitative di urinocoltura, sono stati scoperti batteri aerobici e anaerobici che colonizzano la flora del sistema urinario. Questi batteri giocano un ruolo critico nel mantenimento della salute e dell’equilibrio del sistema urinario.
La concentrazione di batteri che colonizzano il sistema urinario varia in base al sesso. Dagli studi svolti è emerso che il Lactobacillus e lo Streptococcus sono i batteri più frequentemente osservati. Entrambi fungono da barriera alle infezioni che colonizzano l’area urogenitale. Gli stessi studi hanno confermato la validità di somministrare un probiotico per la cistite.
Nella flora batterica vaginale, il Lactobacillus è il microrganismo più frequente e quello che contribuisce a formare il microbiota urinario. Il microrganismo svolge, in donne sane, un’azione antibatterica. Il trattamento errato delle infezioni genito-urinarie e le recidive che ne derivano provocano un cambiamento della normale flora vaginale e del microbiota urinario, con una diminuzione del Lactobacillus e una prolificazione di uro-patogeni.
Da qui la necessità di ristabilire l’equilibrio attraverso l’assunzione di un probiotico per la cistite.
In quali alimenti si trova il probiotico per la cistite
Un probiotico per la cistite è rintracciabile in una varietà di cibi. Innanzitutto nello yogurt e i cibi fermentati come il miso, il kefir, il tempeh e i crauti e nei formaggi fermentati. Oppure negli integratori alimentari specifici. Per essere assorbito dal sistema digestivo e avere effetti positivi sull’organismo, il probiotico per la cistite deve essere poter attraversare “indenne” gli acidi gastrici e biliari. Corretto, se si assume attraverso integrazione, è utilizzare un probiotico in capsule gastro-resistenti.
Perché funziona il probiotico per la cistite
Per avere effetti sul microbiota vaginale e trattare le infezioni genito-urinarie, il probiotico per la cistite deve contenere Lactobacillus. Il probiotico funziona acidificando la superficie della mucosa e quindi inibendo i patogeni, producendo immunomodulatori e interagendo sinergicamente con il sistema immunitario della paziente.
Queste proprietà fanno del Lactobacillus il miglior probiotico per la cistite.
Nelle donne, la maggior parte delle infezioni urinarie ricorrenti insorge in presenza di Escherichia Coli. Gli antibiotici usati per curarle abbassano la quantità di lattobacilli nel sistema urinario, causano antibiotico-resistenza e danneggiano la barriera naturale del sistema urinario preposta a difendere dalle infezioni.
L’uso di un probiotico per la cistite è una alternativa alla somministrazione di antibiotici, per l’abilità del probiotico di legarsi alle cellule del tessuto uro-epiteliale e bloccare la crescita patogena e la secrezione di surfattanti.
L’idea di usare un probiotico per la cistite nasce dal fatto che i batteri che scatenano la maggior parte delle infezioni urogenitali migrano dal retto alla zona perineale, e quindi alla vagina e al mesentere. Se i microrganismi patogeni possono farlo, perché il Lactobacillus, elemento fondamentale del microbiota vaginale, no? Gli studi hanno dimostrato che l’assunzione orale di un probiotico contenente Lactobacillus ha effetto sull’equilibrio e la composizione della flora vaginale.
Gli stessi studi hanno dimostrato che l’assunzione di un probiotico per la cistite, contenente Lactobacillus Rhamnosus e Lactobacillus Fermentes, due volte al giorno alla dose di 1 miliardo di CFU, ha effetto nel controllo delle infezioni urinarie ricorrenti e sull’antibiotico-resistenza, migliorandola notevolmente.
I possibili effetti collaterali nell’uso di un probiotico per la cistite
Una revisione di 25 studi ad opera di C.L. Abad e N. Safdar, pubblicata nel 2009, ha posto l’accento sui possibili effetti collaterali derivanti dall’uso di un probiotico per la cistite. In particolare l’analisi si è concentrata su 7 dei 25 studi oggetto di revisione. In 4 di questi 7 non è stato riportato alcun effetto collaterale. Nei restanti 3 sono stati riportati: lieve mal di testa e aumento dell’appetito.
La revisione conclude quindi che l’assunzione di probiotici è da ritenersi sicura.
Qual è il miglior probiotico per la cistite
Sono stati condotti numerosi studi sui probiotici per la cistite. I più studiati sono:
• Lactobacillus rhamnosus;
• Lactobacillus reuteri RC-14.
Entrambi questi ceppi sono stati utilizzati in diverse indagini terapeutiche sulla cistite femminile. Uno studio clinico ha arruolato 252 donne che soffrivano di infezioni ricorrenti del tratto urinario. Queste donne hanno usato come probiotico per la cistite, una miscela dei suddetti per 12 mesi. Gli esiti della terapia con il probiotico per la cistite sono risultati sovrapponibili a quelli ottenuti con la terapia antibiotica senza, però, gli effetti collaterali (antibiotico-resistenza e disbiosi intestinale, soprattutto) di quest’ultima.
Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia
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