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Fermenti lattici e candida: perché funzionano, quali e quanti assumerne
Qual è il legame tra fermenti lattici e candida? In che modo l’assunzione di fermenti lattici per la candida contribuisce alla regressione dei sintomi? Sono utili in caso di Candida recidivante?
La candidosi vulvovaginale rappresenta la seconda forma di infezione vaginale dopo la vaginite batterica. La ricerca scientifica ha indagato circa la efficacia del trattamento con i fermenti lattici per la candida e mantenere e recuperare il normale microbiota vaginale.
Una dieta sana e l’uso regolare di fermenti lattici possono influenzare la composizione del microbiota intestinale, migliorare l’integrità dell’intestino e influire sulla conservazione e sul ripristino del normale microbiota vaginale.
Gli argomenti trattati sono:
- Il meccanismo naturale di difesa
- Qual è il legame tra fermenti lattici e Candida
- Come sconfiggere la candida in modo naturale? Cosa sono i probiotici
- Fermenti lattici e Candida: funzionano?
- Quali probiotici per la Candida?
- Fermenti lattici e Candida recidivante
- Come assumere i fermenti lattici per la Candida
- Quanto tempo serve per una regressione dei sintomi
- CHIEDI AL GINECOLOGO
Il meccanismo naturale di difesa
Tra i 13 e i 18 anni, gli episodi di vaginite batterica colpiscono il 3-7% delle adolescenti sessualmente non attive e il 4-15% delle ragazze sessualmente attive. Si tratta di un problema serio, poiché cervicite, endometrite e malattia infiammatoria pelvica sono causate dai microrganismi che contribuiscono allo sviluppo della flora vaginale durante lo stato di vaginite batterica.
L’efficienza dei sistemi di difesa e la regolazione reciproca tra di essi varia a seconda della fase ormonale della vita della donna. Durante il ciclo, anche il microbiota vaginale subisce un’alterazione. Il pH della vagina è acido nella neonata, perché è ancora influenzata dagli estrogeni del periodo della vita intrauterina.
La quantità di estrogeni diminuisce gradualmente nel corso della vita della bambina: il pH diventa neutro durante la cosiddetta stasi estrogenica, che dura fino all’inizio della pubertà.
Una compensazione meccanica dell’assenza di difese biologiche, il pH acido, in questa fase della vita è data dalla ristrettezza della vagina, dall’aderenza delle sue pareti, dalla presenza dell’imene e dalle pieghe vaginali.
I livelli di estrogeni aumentano durante la pubertà e, conseguentemente, l’epitelio vaginale sviluppa diversi strati. Nelle cellule dello strato intermedio è presente glicogeno, che consente la crescita dei bacilli “buoni” e impedisce la colonizzazione di microbi nocivi.
Le difese della donna aumentano con l’età. Queste includono l’intensificazione del processo naturale di esfoliazione delle cellule epiteliali genitali, la produzione di secrezioni, nonché un particolare livello di pH.
La somministrazione di fermenti lattici per la candida agirebbe in questo senso: ripristinare il normale microbioma vaginale e il normale pH a difesa delle infezioni.
L’infiammazione degli organi genitali interni nelle ragazze non sessualmente attive avviene relativamente di rado, anche se può verificarsi per continuità (appendicite) o per discesa (tonsille purulente, denti). Indipendentemente dal gruppo di età esaminato, la vulvovaginite è la causa più comune di problemi infiammatori nell’area vaginale. Virus, clamidia, batteri, funghi come la Candida albicans e tricomi vaginali possono contribuire a questa infiammazione possono esserne causa.
Qual è il legame tra fermenti lattici e candida
Sia la vaginosi batterica che le infezioni da lievito sono malattie che colpiscono un gran numero di donne ad un certo punto della loro vita. Entrambe le malattie sono causate da un eccesso di batteri “cattivi” nella vagina. Questi batteri possono prosperare solo quando esiste uno squilibrio nel microbioma vaginale, un insieme di microrganismi che aiuta a mantenere la vagina sana.
Le vaginosi batteriche e le infezioni da lievito, se non trattate, possono provocare gravi problemi come lo sviluppo di infezioni sessualmente trasmesse o la malattia infiammatoria pelvica. Disturbi che possono potenzialmente provocare un parto prematuro o un basso peso alla nascita se la paziente fosse incinta.
Le infezioni vaginali da lievito si verificano come risultato di una crescita eccessiva del fungo Candida. Anche se esistono diversi ceppi di Candida, la Candida albicans è la causa prevalente delle infezioni vaginali da lievito.
Il microbiota umano è formato da trilioni di batteri, funghi, virus che vivono in colonie. La Candida è una componente naturale del microbioma, anche se in determinate circostanze può crescere troppo. A livello intestinale, una crescita eccessiva altera il normale microbiota, causando un’infezione da lievito.
Fermenti lattici e la Candida sono strettamente legati: i primi sono un gruppo di microrganismi viventi che hanno dimostrato di fornire vantaggi per la salute.
I fermenti lattici più spesso utilizzati sono i batteri Lactobacillus. Il lattobacillo si trova naturalmente nel microbioma vaginale. Da qui il legame tra fermenti lattici e Candida: i probiotici aiutano a prevenire la diffusione incontrollata della Candida e di altri germi.
Come sconfiggere la candida in modo naturale? Cosa sono i probiotici
I probiotici sono microrganismi vivi che hanno dimostrato di fornire vantaggi per la salute. Sono normalmente disponibili in alcuni alimenti (per esempio, yogurt contenente colture vive) e, in concentrazioni elevate, in integratori alimentari.
Secondo la ricerca, i probiotici sono benefici se assunti per via orale o vaginale, in caso di infezioni vaginali da funghi.
L’attività biochimica dei probiotici ha effetti preventivi e terapeutici. I probiotici sono microrganismi, soprattutto batteri lattici, in grado di colonizzare il tratto digestivo umano. Possono includere alcuni ceppi di batteri lattici, singoli ceppi batterici, lieviti, colture di muffe o ceppi di lievito.
I probiotici aiutano la microflora intestinale a svilupparsi correttamente e hanno un effetto positivo sul tempo di transito gastrointestinale.
Probiotico è una parola greca che significa “adatto alla vita”.
Un determinato ceppo batterico deve appartenere alla microflora naturale sana dell’intestino crasso, essere anaerobico assoluto o relativo e appartenere a un genere e a una specie particolari, identificati con tecniche molecolari, per poter essere definito ceppo probiotico. Deve inoltre essere in grado di resistere agli enzimi digestivi, ai sali biliari e al pH acido del succo gastrico.
Deve svolgere un’azione antagonista contro i batteri gastrointestinali “cattivi”, essere in grado di aderire alle superfici del colon e colonizzarle e stabilità genetica. Inoltre, non deve presentare caratteristiche patogene o tossiche. È fondamentale anche un’elevata produzione di acido lattico durante la fermentazione di monosaccaridi, disaccaridi e carboidrati complessi.
Ci sono diversi ceppi di probiotici, e ogni ceppo può fornire vantaggi specifici. I ceppi di Lactobacillus, per esempio, possono essere utili nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni da Candida. Fermenti lattici e Candida sono stati e sono tutt’ora oggetto di ricerche scientifiche volte a verificare l’efficacia dei primi nel ripristinare il corretto microbiota e il normale pH vaginale.
Fermenti lattici e Candida: funzionano?
Per decenni le donne hanno usato lo yogurt, che normalmente include il Lactobacillus, per curare le infezioni da lievito. Negli ultimi 15 anni le ricerche hanno indicato che l’uso dei fermenti lattici per la Candida ha una validità scientifica.
Uno studio del 2012 ha dimostrato che una combinazione di miele, che ha qualità antibatteriche, e yogurt ha determinato benefici equivalenti ai tradizionali farmaci antifungini, in 129 donne incinte con infezioni da lievito. La combinazione di yogurt e miele ha avuto più successo nell’alleviare i sintomi rispetto al farmaco antimicotico. L’uso di fermenti lattici per la Candida sarebbe quindi confermato.
Un ulteriore studio sui fermenti lattici e Candida del 2015 ha dimostrato che l’associazione di un farmaco antimicotico da prescrizione, come il Fluconazolo, con ovuli vaginali probiotici ha aumentato l’efficacia dell’antimicotico. La combinazione ha inoltre diminuito la probabilità di recidiva dell’infezione.
Pur considerando che molte delle ricerche disponibili sull’uso dei fermenti lattici per la Candida sono piuttosto piccole, gli studi hanno evidenziato l’assenza di pericoli legati all’uso dei fermenti lattici per trattare la Candida.
Quello che è emerso è che i fermenti lattici risultano essere particolarmente utili se si è inclini alle infezioni da Candida o se si hanno effetti avversi dall’assunzione di farmaci antimicotici convenzionali.
Gardnerella vaginalis, Mycoplasma hominis, Prevotella e altri batteri anaerobi dannosi crescono eccessivamente nella vaginite batterica, caratterizzata da una diminuzione o dall’esaurimento dei lattobacilli.
Attraverso la produzione di acido lattico, acido acetico e perossido di idrogeno la specie Lactobacillus contribuisce a mantenere il pH vaginale a 4.5, bloccando la proliferazione di agenti patogeni, tra cui la Candida albicans. I probiotici producono acido lattico che neutralizza il potenziale elettrochimico delle membrane cellulari e impedisce ai batteri patogeni di denaturare le proteine intracellulari. Oltre a questo si aggiunge la tossicità del perossido di idrogeno per un gran numero di agenti patogeni.
I patogeni vengono eliminati dai probiotici perché competono con loro per i nutrienti e i recettori nella mucosa e nell’epitelio. Inoltre, creano batteriocine che aiutano ad eliminare gli agenti patogeni dall’apparato digerente. Per spiegare il meccanismo che lega fermenti lattici e Candida bisogna considerare che l’attività dello Staphylococcus aureus, della Salmonella enteritidis, del Bacillus cereus o della Pseudomonas aeruginosa viene inibiti dalle sostanze chimiche prodotti principalmente dal Lactobacillus acidophilus.
Quali probiotici per la Candida?
Esistono sul mercato un numero consistente di fermenti lattici: ognuno assolve egregiamente la funzione di integrare l’organismo con quantità variabili di probiotici. Piuttosto che “quali” è più importante rispondere alla domanda “quanti”.
L’indicazione generale, in caso di fermenti lattici e Candida, è assumere probiotici contenenti almeno 1 miliardo di unità di formazione delle colonie (CFU). Il CFU definisce la quantità di culture batteriche di un integratore. L’assunzione di tale quantità minima contribuisce all’insediamento e alla crescita dei microrganismi “buoni”.
Solitamente fermenti lattici di qualità hanno tra 1 e 10 miliardi di CFU; la dose specifica può variare a seconda del probiotico e del processo di fabbricazione.
Fermenti lattici e Candida recidivante
L’alto tasso di recidiva della Candida albicans vaginale è dovuto alla resistenza agli azoli.
Uno studio del 2020 ha portato alla luce gli effetti positivi dei fermenti lattici sulla Candida recidivante: 436 donne con candidosi vaginale sono state divise in 2 gruppi.
Al primo gruppo di 207 pazienti, è stato somministrato fluconazolo (150 mg) e un singolo ovulo vaginale di fenticonazolo (600 mg) nello stesso giorno.
Il secondo gruppo di 209 donne ha seguito lo stesso schema terapeutico aggiungendo inoltre, a partire dal 5° giorno, la somministrazione di 10 ovuli di probiotici (uno al giorno).
Il 30% delle pazienti del primo gruppo, al termine del trial, ha manifestato resistenza alla Candida, mentre il 79% ha manifestato sintomi da infezione vaginale, al termine del trattamento medico.
Nel secondo gruppo l’uso di fermenti lattici per la Candida, ha contribuito a ridurre la sintomatologia post trattamento: solo il 31.1% delle pazienti manifestava ancora disturbi.
I fermenti lattici, cioè, hanno dimostrato di avere effetti positivi non solo nel tratto enterico, ma anche a livello vaginale. Si è scoperto che i probiotici migliorano i sintomi nelle donne che hanno un’infezione da Candida o una vaginosi batterica. In particolar modo si è evidenziato l’utilità dell’assunzione di fermenti lattici per le donne che soffrono di infezioni da Candida ricorrenti.
Inoltre, l’assunzione di fermenti lattici sembra utile nel prevenire lo sviluppo della Candida, contribuendo a mantenere l’equilibrio del pH della vagina.
Si può misurare il pH vaginale con un tampone acquistabile in farmacia: in genere, la vagina dovrebbe avere un pH inferiore a 4.5 (quindi acido), livello che protegge il microbiota dalla formazione di germi e lieviti pericolosi.
Come assumere i fermenti lattici per la Candida
I probiotici sono disponibili in una varietà di forme e possono essere usati in vari modi. Sono disponibili sotto forma di pillole o ovuli da inserire nella vagina. La scelta, nel caso dell’assunzione di fermenti lattici per la Candida, deve essere indirizzata da un medico e dovrebbe concentrarsi principalmente sulla quantità di Lactobacillus contenuto.
Un’alternativa più economica è lo yogurt: basta selezionarne uno che abbia colture vive e Lactobacillus. Evitare gli yogurt che sono stati zuccherati o aromatizzati. Poiché il lievito prospera sui carboidrati, lo yogurt bianco naturale non zuccherato è la scelta migliore.
È possibile applicare lo yogurt sulla vulva, la parte esterna della vagina, per alleviare il prurito e il bruciore.
Quanto tempo serve per ottenere una regressione dei sintomi?
Nel caso di assunzione di fermenti lattici per la Candida via bocca, solitamente sono necessarie da 2 a 4 settimane per alterare il microbioma vaginale.
In caso di ovuli vaginali, in una settimana normalmente si ha una regressione della sintomatologia.
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