Stabilizzatori dell’umore: i farmaci

Panoramica

Gli stabilizzatori dell’umore sono farmaci usati per trattare il disturbo bipolare, una condizione in cui l’umore di una persona oscilla tra la depressione e uno stato “maniacale” accentuato, o viceversa. Questi farmaci possono aiutare a ridurre gli sbalzi d’umore e prevenire gli episodi maniacali e depressivi.

Gli stabilizzatori dell’umore non hanno un’efficacia immediata ma richiedono un’assunzione di diverse settimane prima per ottenere una buona risposta. A causa di questa risposta ritardata al paziente, nelle prime fasi di trattamento, sono somministrati altri farmaci psichiatrici come gli antipsicotici.

Come agiscono gli stabilizzatori dell’umore?

Gli stabilizzatori dell’umore funzionano diminuendo l’attività anormale nel cervello. Questi farmaci possono aiutare a ridurre gli sbalzi d’umore e prevenire episodi maniacali e depressivi.

Gli stabilizzatori dell’umore: quali sono i farmaci

Il carbonato di litio: Carbolithium – Eskalith – Litio Carbonato

È lo stabilizzatore dell’umore più conosciuto e il primo ad essere stato utilizzato. Molti farmaci, tuttavia, che sono stati creati come anticonvulsivi per il trattamento dell’epilessia, servono anche come stabilizzatori dell’umore ad esempio: la Carbamazepina, la Lamotrigina il Gabapentin e il Topiramato.

Il litio è un elemento naturale che si trova in alcune acque minerali e  anche in piccole tracce nel corpo umano. È usato per trattare gli episodi maniacali depressivi e per prevenirli. E’ frequentemente associato a un aumento della sete e della minzione, nausea, aumento di peso e un leggero tremore delle mani.

Gli effetti collaterali occasionali includono:

  • affaticamento;
  • vomito e diarrea;
  • visione offuscata;
  • diminuzione della memoria;
  • difficoltà di concentrazione;
  • cambiamenti della pelle (ad esempio, pelle secca, acne);
  • lieve debolezza muscolare.

Questi effetti collaterali sono di solito modesti e diminuiscono con il progredire del trattamento. Tuttavia, se uno qualsiasi di questi effetti collaterali fosse marcato, il paziente deve avvisare immediatamente il proprio medico curante. Effetti collaterali più gravi: confusione, difficoltà di parola, incontinenza urinaria e fecale.

Inoltre è stato riscontrato che litio può compromettere la funzione tiroidea e renale. In tali casi l’utilizzo del litio deve essere attentamente monitorato dal medico curante.

I livelli di litio nel sangue possono salire a livelli pericolosamente alti quando il paziente è disidratato per cui è necessario bere almeno 2,5 lt di acqua al giorno; tale quantità va aumentata in caso di esercizio fisico o giornate molto calde.

La disidratazione può anche verificarsi come risultato di un forte vomito, diarrea o febbre. In questi casi il paziente deve cessare l’assunzione del litio e contattare immediatamente il proprio medico curante.

Le diete a basso contenuto di sodio possono avere un effetto sui livelli di litio; pertanto è sconsigliato seguire queste diete durante il trattamento.

Quando il livello di litio nel corpo è troppo alto si presentano questi sintomi: nausea grave, vomito, diarrea, tremori, contrazioni, perdita di equilibrio, difficoltà di parola, visione doppia e debolezza.

In questi casi bisogna contattare immediatamente proprio medico. Nel frattempo, il paziente deve interrompere l’assunzione del litio e aumentare l’idratazione. In alternativa il paziente deve recarsi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino.

Il Valproato di Sodio: Depakin e Depakin Chrono

Questo stabilizzatore dell’umore è usato per trattare gli episodi maniacali  gravi. Il Valproato di Sodio è un farmaco antiepilettico usato per trattare l’epilessia e il disturbo bipolare. Viene occasionalmente usato per evitare le emicranie.

Questo farmaco è disponibile solo dietro prescrizione medica. È disponibile sotto forma di capsule, compresse e un liquido che si ingerisce. Inoltre, è disponibile sotto forma di granuli che possono essere mescolati con cibo o bevande.

Il Valproato di Sodio può anche essere somministrato tramite iniezione; questo viene spesso fatto in un ambiente ospedaliero.

Se il Valproato di Sodio viene assunto durante la gravidanza, può avere un effetto negativo sullo sviluppo del bambino, comprese anomalie alla nascita e disturbi dell’apprendimento a lungo termine. Di conseguenza non è raccomandato se esiste la possibilità di una gravidanza.

Gli effetti collaterali sono:

  • vomito o crampi addominali moderati;
  • tremore muscolare,
  • lieve perdita di capelli;
  • aumento di peso;
  • lividi o emorragie;
  • problemi di fegato;
  • nelle donne alterazioni del ciclo mestruale.

Carbamazepina: Tegretol

è un altro anticonvulsivo. È usata per trattare gli stati maniacali o misti associati a irritabilità e aggressività che non rispondono al litio; rientra tra i gli stabilizzatori dell’umore.

Effetti collaterali comuni:

  • vertigini;
  • sonnolenza;
  • visione offuscata;
  • disorientamento;
  • tremore muscolare;
  • nausea;
  • vomito;
  • crampi addominali moderati;
  • aumento della sensibilità alla luce del sole;
  • sensibilità alla pelle ed eruzioni cutanee;
  • e scarsa coordinazione.

La riduzione del numero di cellule del sangue è un effetto collaterale raro ma grave della carbamazepina. I pazienti che utilizzano questo farmaco, come stabilizzante dell’umore, devono eseguire esami del sangue regolarmente.  Altri effetti collaterali che devono essere segnalati immediatamente al proprio medico: dolore in bocca, gengive o gola, ulcere o piaghe in bocca e febbre o sintomi influenzali. Se la carbamazepina è la causa di questi sintomi, essi si risolvono con la sospensione del farmaco.

L’Oxcarbazepina: Tolep – Oxcarbazepina Tecnigen

È uno stabilizzatore dell’umore che ha meno effetti avversi e interazioni farmacologiche della carbamazepina. È usata da sola o in combinazione con altri farmaci e agisce diminuendo l’attività elettrica anormale nel cervello. E’ disponibile in compresse, compresse a rilascio prolungato e sospensioni (liquido) da prendere per bocca. La compressa e la sospensione vengono solitamente assunte ogni 12 ore (due volte al giorno) con o senza cibo. La compressa a rilascio prolungato è di solito presa una volta al giorno a stomaco vuoto, 1 ora prima o 2 ore dopo un pasto.

Effetti collaterali:

  • diarrea
  • costipazione
  • bruciore di stomaco
  • dolore allo stomaco
  • nausea
  • vomito
  • perdita di appetito
  • cambiamenti nel gusto del cibo
  • bocca secca
  • sete
  • aumento di peso
  • mal di testa
  • tremore di una parte del corpo che non si riesce a controllare; difficoltà a coordinare i movimenti;
  • movimenti o pensieri rallentati; dimenticanza, difficoltà di concentrazione e problemi di linguaggio
  • dolore alla schiena, alle braccia o alle gambe
  • debolezza muscolare o tensione improvvisa
  • aumento della sudorazione
  • gonfiore, arrossamento, irritazione, bruciore o prurito della vagina, perdite vaginali bianche

Lamotrigina: Lamictal

La Lamotrigina è considerata lo stabilizzatore dell’umore più efficace per la depressione nel disturbo bipolare, ma non è altrettanto valido per trattare lo stato maniacale. E’ usata da sola o in aggiunta ad farmaci per prevenire e controllare le convulsioni. Si pensa che funzioni ripristinando l’equilibrio di alcune sostanze naturali nel cervello. Questo farmaco non è approvato per l’uso nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa di un aumentato rischio di effetti collaterali (come le infezioni).

È molto importante seguire esattamente le istruzioni di dosaggio del medico. La dose deve essere aumentata lentamente. Possono essere necessarie diverse settimane o mesi per raggiungere la dose migliore e per ottenere il massimo beneficio da questo farmaco.

Come detto la dose iniziale di lamotrigina deve essere molto bassa e aumentata lentamente per quattro settimane o più. Questo approccio diminuisce il rischio di una grave eruzione cutanea, un effetto collaterale potenzialmente pericoloso di questo farmaco.

Gli effetti collaterali comuni della lamotrigina includono:

  • febbre;
  • vertigini;
  • sonnolenza;
  • visione offuscata;
  • nausea, vomito o lievi crampi;
  • mal di testa;
  • eruzione cutanea;
  • dolore alla schiena, alle braccia o alle gambe
  • debolezza muscolare o tensione improvvisa

Anche se è raro, con la lamotrigina può verificarsi una grave eruzione cutanea. Qualsiasi eruzione cutanea che inizia nelle prime settimane di trattamento deve essere segnalata al medico.

Gabapentin: Neurontin – gabapentin Doc – Apentin

Il gabapentin è un nuovo farmaco che si unisce alle terapie antiepilettiche. Tuttavia l’evidenza scientifica dimostra che può essere utilizzato anche come stabilizzante dell’umore nei pazienti bipolari. Lo studio ha dimostrato che pazienti bipolari con sintomi misti (depressione e mania) dopo un mese di trattamento hanno avuto un riscontro positivo sull’umore, in particolare quest’ultimo si era stabilizzato.

È un farmaco antiepilettico e usato anche per trattare l’ansia.

Effetti collaterali:

  • sonnolenza;
  • stanchezza o debolezza;
  • vertigini;
  • mal di testa;
  • tremori;
  • visione doppia o offuscata;
  • instabilità, disequilibrio

Topiramato: Topamax – Topiramato Doc – 

Il topiramato è un farmaco che agisce a livello encefalico ed è talvolta usato in pazienti con disturbo bipolare per stabilizzare l’umore. È usato anche per il trattamento dell’epilessia negli adulti e nei bambini e per trattare la cefalea a grappolo negli adulti.

È un farmaco che richiede un trattamento a lungo termine; oltre le 4 settimane perché il farmaco dimostri la sua efficacia. Deve essere preso tutti i giorni e interrompere bruscamente la terapia aumenta il rischio di ricaduta. Il trattamento inizia con una dose minima per poi aumentarla nel corso delle settimane.

Il paziente deve informare il medico se ha intenzione di iniziare una gravidanza; il medico curante valuterà se sospendere il trattamento e iniziare una nuova terapia con un altro farmaco.

È importante informare il medico, prima di assumere il Topiramato se si hanno intenzioni o pensieri suicidari.

La dose varia solitamente da 25 mg a 400 mg da assumere una o due volte al giorno con o senza cibo. Solo il medico curante può decidere la dose adatta.

Non assumere alcolici durante il trattamento

Effetti collaterali comuni:

  • difficoltà di concentrazione;
  • stati confusionali;
  • instabilità;
  • vertigini;
  • debolezza;
  • perdita di appetito;
  • perdita di peso;
  • dolori addominali;
  • sensazione di intorpidimento o formicolio agli arti e alle estremità;
  • gusto alterato.

Effetti collaterali rari/gravi

  • cambiamenti dell’umore o del comportamento, come aggressività, agitazione, apatia, irritabilità e depressione;
  • Problemi di udito (squilli, ronzii e diminuzione dell’udito);
  • Febbre, mal di gola, infezione delle vie respiratorie superiori;
  • Prurito, epistassi, pelle pallida, vesciche, allergia (eruzione cutanea, gonfiore, respirazione difficoltosa), occhi o pelle gialla, lividi ed emorragie.

Il topiramato può aumentare il livello di acido nel sangue (acidosi metabolica). Se non trattata, l’acidosi metabolica può causare ossa fragili o calcoli renali, può rallentare il tasso di crescita nei bambini. L’acidosi metabolica può verificarsi con o senza sintomi. A volte le persone con acidosi metabolica si sentono stanche, non hanno fame, avvertono cambiamenti nel battito cardiaco o hanno problemi a pensare chiaramente

Pregabalin (Lyrica)

Lyrica (pregabalin) è un farmaco antiepilettico (anticonvulsivo) usato per il dolore neuropatico (nervoso) associato alla neuropatia periferica diabetica o alla nevralgia post-erpetica. È usato anche  per trattare la fibromialgia.

Tuttavia recenti studi hanno dimostrato che questo farmaco può essere utilizzato come stabilizzatore dell’umore nei disturbi bipolari. È da considerare un’alternativa ad altri farmaci stabilizzatori dell’umore in quanto un altro studio ha dimostrato  la sua efficacia e la possibilità di utilizzo laddove altri farmaci (arbamazepina, valproato e lamotrigina) non erano tollerati dai pazienti

Gli effetti collaterali comuni di Lyrica includono:

  • vertigini;
  • sonnolenza;
  • Perdita di equilibrio o di coordinazione;
  • bocca secca;
  • costipazione;
  • gonfiore del seno;
  • tremori;
  • visione offuscata;
  • aumento di peso;
  • Problemi di memoria o di concentrazione.

Coadiuvanti degli stabilizzatori dell’umore

Gli antipsicotici possono essere prescritti assieme agli stabilizzatori dell’umore. Questa terapia aggiuntiva si è dimostrata valida per stabilizzare l’umore del paziente più velocemente. Gli antipsicotici usati per trattare il disturbo bipolare includono e stabilizzare l’umore sono:

  • Aripiprazolo;
  • Olanzapina;
  • Risperidone;
  • Lurasidone;
  • Quetiapina;
  • Ziprasidone;
  • Asenapina;

Stabilizzatori dell’umore: effetti collaterali generali

Gli effetti collaterali degli stabilizzatori dell’umore variano a seconda del tipo di farmaco. Con alcuni farmaci, gli effetti collaterali sono minimi; ciò si ottiene con il monitoraggio regolare del livello del farmaco nel sangue. Alcune persone non sperimentano effetti collaterali.

Gli effetti collaterali di solito diminuiscono man mano che il trattamento prosegue.

Il paziente deve seguire attentamente le indicazioni del proprio medico curante e informarlo costantemente sulle sue condizioni; infatti il medico può:

  • regolare (aumentare o diminuire) la dose;
  • suggerire di prendere il farmaco in un momento diverso della giornata;
  • prescrivere altri farmaci per aiutare a controllare gli effetti collaterali;
  • cambiare farmaco.

Ulteriori informazioni sugli effetti collaterali sono incluse per ogni tipo di stabilizzatore dell’umore.

Qual è il dosaggio ottimale?

Per il Litio, la Carbamazepina e l’Acido Valproico, la dose corretta si basa sulla quantità di farmaco presente nel sangue e come il paziente risponde al trattamento. Questo significa che la dose è diversa per ogni persona che ne fa uso.  E’ necessario effettuare ad intervalli regolari gli esami del sangue per verificare che il dosaggio rientri nei valori previsti. Prenderne meno può non essere efficace e prenderne di più può aver delle conseguenze negative sullo stato fisico del paziente.

La dose giusta non ha un valore univoco ma piuttosto è all’interno di un intervallo. Può cambiare nel tempo, a seconda che il farmaco sia usato per trattare i sintomi attivi della mania o della depressione o per aiutare a prevenire il ritorno dei sintomi. Nei giorni in cui sono previsti gli esami del sangue non si deve assumere il farmaco prima degli esami per non falsare il risultato degli stessi.

 

stabilizzatori dell'umore

Per quanto tempo devono essere presi gli stabilizzatori dell’umore?

Quando si inizia a prendere gli stabilizzatori dell’umore, possono essere necessarie due settimane o più per osservarne l’effetto e da quattro a sei settimane per raggiungere la massima efficacia. È fondamentale dare loro il tempo di funzionare. Una volta che i sintomi si sono stabilizzati, il medico curante consiglierà di continuare a prendere gli stabilizzatori dell’umore per un minimo di sei mesi, se non di più. La durata varia a seconda dell’individuo.

Gli stabilizzatori dell’umore possono aiutare nella prevenzione di futuri episodi maniacali o depressivi. In altre parole, l’uso a lungo termine di questi farmaci può aiutare a rimanere in salute. D’altra parte, interrompere gli stabilizzatori dell’umore aumenta significativamente il rischio di avere un altro episodio o una ricaduta soprattutto se l’interruzione non è progressiva.

Quando il farmaco raggiunge la sua massima efficacia il medico curante prescrive una dose più bassa detta “di mantenimento”.

Stabilizzatori dell’umore: Creano dipendenza?

I farmaci che creano dipendenza causano euforia, un’intensa necessità di continuare a usare il farmaco e un bisogno di aumentare la dose usata per ottenere l’effetto desiderato. Questi non sono gli effetti degli stabilizzatori dell’umore.

Mentre gli stabilizzatori dell’umore non creano dipendenza, quando vengono presi per mesi o anni tuttavia il corpo si abitua alla presenza del farmaco. Quindi se si interrompe l’assunzione del farmaco bruscamente si possono verificare episodi di astinenza o una recrudescenza dei sintomi. Con gli stabilizzatori dell’umore, i sintomi di astinenza sono tipicamente moderati; il rischio maggiore associato alla cessazione di questi farmaci è la ricomparsa dei sintomi.

Come posso ridurre o interrompere l’uso degli stabilizzatori dell’umore?

Gli studi dimostrano che è necessario interrompere l’assunzione del farmaco con cautela. I cambiamenti improvvisi della dose aumentano significativamente la probabilità scatenare episodi di disturbo dell’umore.

Questa decisione deve essere presa dal medico curante assieme al paziente valutando lo stato di buona salute, se il livello di stress è gestibile e se l’ambiente sociale, famiglia, amici e lavoro è di sostegno.

Il periodo di riduzione varia da caso a caso, generalmente dura dalle 4 alle 8 settimane mentre l’interruzione richiederà qualche mese.

In caso di stati emotivi avversi il medico normalmente aumenta leggermente la dose e rallenta il periodo di riduzione delle dosi.

Interazioni tra gli stabilizzatori dell’umore e altri farmaci

Alcuni farmaci possono influenzare i livelli ematici degli stabilizzatori dell’umore; in questi casi il medico curante prescrive un altro farmaco.

Gli stabilizzatori dell’umore, specialmente la carbamazepina, possono anche ridurre l’efficacia di alcuni farmaci.  Il medico curante deve conoscere tutti gli altri farmaci che il paziente sta assumendo; anche le compresse per il raffreddore o allergie, gli sciroppi per la tosse e i rimedi a base di erbe.

Cosa succede se consumo caffè o bevande alcoliche mentre prendo gli stabilizzatori d’umore?

Il consumo di caffè o di altre bevande contenenti caffeina può provocare una diminuzione dei livelli di litio e un aumento del tremore.  Se il paziente normalmente assume molti caffè durante la giornata e intende ridurne l’assunzione deve comunque informare il proprio medico che valuterà se è opportuno variare le dosi.

Agli individui con diagnosi di disturbo bipolare viene spesso raccomandato di astenersi dal bere. Questo è consigliato per le seguenti ragioni:

  • L’uso di alcol potrebbe esacerbare gli episodi depressivi e compromettere ulteriormente la capacità di giudizio negli episodi maniacali.
  • La combinazione di stabilizzatori dell’umore e alcol tende ad amplificare i loro effetti collaterali indesiderati, come la stanchezza, la nausea e l’alterazione della coordinazione.

Cosa succede se consumo droghe mentre prendo gli stabilizzatori dell’umore?

Le droghe possono esacerbare situazione e causare complicazioni. Cocaina e anfetamine, per esempio, possono innescare episodi maniacali o depressivi molto violenti. La marijuana può elevare o deprimere l’umore; i suoi effetti sull’umore sono imprevedibili, ancora di più se associati al disturbo bipolare. L’uso costante di qualsiasi droga (o alcol) altera l’umore aumenta la possibilità di dipendenza.

È possibile che gli stabilizzatori dell’umore compromettano la mia capacità di guidare in modo sicuro?

Gli stabilizzatori dell’umore, soprattutto nelle prime fasi del trattamento, possono causare un ritardo nella velocità di reazione. Questo effetto può ridurre la capacità di utilizzare un veicolo a motore o altri macchinari. E’ bene evitare queste attività finché il paziente non si sia adattato e siano cessati gli effetti di “rallentamento”.

Gli stabilizzatori dell’umore hanno un effetto sul mio desiderio e sulle mie funzioni sessuali?

Il litio può diminuire il desiderio sessuale. Questo può essere benefico per alcune persone e dannoso per altre.

Alcuni pazienti che usano il litio riferiscono di avere difficoltà a mantenere l’erezione o arrivare all’eiaculazione. Tuttavia le difficoltà sessuali possono essere causate da una varietà di cause complesse diverse dai farmaci nel disturbo bipolare.

Gli stabilizzatori dell’umore possono alterare il ciclo mestruale nelle donne. La carbamazepina e altri anticonvulsivanti possono causare la perdita di efficacia delle compresse anticoncezionali.

È sicuro l’utilizzo degli stabilizzatori dell’umore in caso di gravidanza o allattamento?

La situazione di ogni donna è unica e dovrebbe essere discussa con il suo medico. Per qualsiasi donna incinta con una storia di disturbo bipolare, la questione di prendere stabilizzatori dell’umore durante la gravidanza di solito si riduce a un’analisi dei rischi e dei benefici. Tutti gli stabilizzatori dell’umore comportano dei rischi, alcuni più di altri; tuttavia, gli episodi di depressione o mania possono influenzare le cure prenatali e la capacità genitoriale della madre. Quando il trattamento con uno stabilizzatore dell’umore aiuta a evitare una ricaduta o a ridurre il disagio, i benefici possono superare i rischi.

Si ritiene che l’assunzione di litio durante il primo trimestre di gravidanza aumenti leggermente il rischio di un difetto cardiaco nel bambino. Questo rischio è stato dimostrato essere dello 0,05-,1% (cioè, uno su 2.000). I neonati devono essere monitorati per possibili effetti tossici del litio; questi effetti di solito si risolvono entro una o due settimane.

Il Valproato di Sodio aumenta il rischio di difetti spinali nel bambino in via di sviluppo di circa il 5-9 per cento. Inoltre è anche legato a ritardi nello sviluppo e a problemi cognitivi nei bambini. La carbamazepina aumenta il rischio di difetti spinali di circa l’uno per cento. La lamotrigina è associata a un potenziale aumento del rischio di palatoschisi.

Il litio può essere passato al bambino attraverso il latte materno; tuttavia, la quantità varia notevolmente da donna a donna. Alcune donne possono essere in grado di allattare con un attento monitoraggio dei livelli di litio nel latte materno e nel sangue del bambino.

La quantità di stabilizzatori dell’umore anticonvulsivanti passata attraverso il latte materno è molto piccola e non è considerata un rischio per il bambino, soprattutto se valutata rispetto ai benefici dell’allattamento.

Se si decide di interrompere l’assunzione di farmaci durante la gravidanza o l’allattamento, è consigliato relazionarsi con il medico con maggiore frequenza per monitorare un ritorno dei sintomi.

Gli stabilizzatori dell’umore sono sicuri per bambini e adolescenti?

Il disturbo bipolare si manifesta tipicamente nell’infanzia attraverso la depressione o i problemi comportamentali. Anche l’abuso precoce di sostanze stupefacenti o i piccoli reati possono essere indicatori. Quando il disturbo bipolare viene erroneamente diagnosticato nell’infanzia come disturbo da deficit di attenzione/iperattività o depressione unipolare, i farmaci stimolanti o antidepressivi possono esacerbare i sintomi.

Gli stabilizzatori dell’umore sono stati sviluppati e testati solamente sugli adulti. Mentre la maggior parte di questi farmaci non sono autorizzati per l’uso nei bambini e adolescenti, le linee guida professionali raccomandano il loro uso in questa fascia di età in caso di disturbo bipolare. Il litio è stato approvato per il trattamento dei sintomi maniacali nei bambini dai 12 anni in su.

I bambini e gli adolescenti possono manifestare gli effetti negativi in maniera più accentuata, l’assunzione di questi farmaci dovrebbe essere controllata ancor più attentamente da parte del medico curante.

Gli anziani possono assumere stabilizzatori dell’umore?

Quando un individuo raggiunge i 60 anni e oltre, il corpo diventa meno capace di metabolizzare i farmaci. Questo significa che gli anziani che assumono gli stabilizzatori dell’umore devono monitorare più frequentemente il livello di farmaci nel sangue, così come è necessario prestare particolare attenzione alle integrità delle funzioni renali e controllare la frequenza cardiaca con maggior attenzione.

Inoltre, con l’età, le persone sviluppano una maggiore sensibilità ai farmaci e possono richiedere una dose inferiore. Gli stabilizzatori dell’umore potrebbero aumentare il rischio di caduta, soprattutto se associati ad altri farmaci.

Stabilizzatori dell’umore senza ricetta

Alcune persone ricercano stabilizzatori dell’umore naturali, acquistabili senza una prescrizione medica. In questi casi è necessario valutare quali hanno un fondamento scientifico, la gravità del disturbo e i possibili effetti collaterali.

Il paziente assieme al medico deve valutare se il disturbo bipolare è di lieve entità ed è gestibile attraverso stabilizzatori dell’umore naturali, acquistabili senza ricetta.

Nel caso in cui disturbo bipolare è grave la strada maestra è quella di seguire il medico e un trattamento farmacologico; se invece è gestibile e coadiuvato da un ambiente familiare e di lavoro positivi il paziente può ricorrere agli stabilizzatori dell’umore senza ricetta o naturali.

L’Erba di San Giovanni: un studio condotto per 4 settimane su quasi 7.000 pazienti ha dimostrato che gli effetti sono positivi per trattare i casi di depressione lieve. Non sono stati segnalati effetti collaterali. Lo studio è stato condotto da Alicia R. Maher e Melony E. Sorbero.

Acidi grassi omega-3. Gli acidi grassi a catena lunga come l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) hanno dimostrato di ridurre l’infiammazione. Poiché l’infiammazione è considerata una causa parziale alla base della depressione e del disturbo bipolare, questi acidi potrebbero essere utili.  Non solo uno studio ha dimostrato che stile di vita sedentario e cattive abitudini alimentari sono fattori cruciali per la genesi e il decorso della depressione: la ricerca si è concentrata sugli effetti dell’attività fisica e degli acidi grassi omega-3 sulla malattia depressiva negli anziani e i risultati sono stati molto positivi: “anche se resta ancora molto da chiarire sui meccanismi molecolari specifici attraverso i quali l’attività fisica e la dieta influenzano la plasticità del cervello, la crescente letteratura qui riassunta supporta l’idea che entrambi questi due interventi non invasivi ed efficaci possono promuovere la salute mentale per tutta la durata della vita di un individuo”.

SAMe, noto anche come S-Adenosyl-L-metionina è un stabilizzatore dell’umore naturale con effetti antidepressivi scientificamente provati. Diversi studi ben progettati hanno dimostrato che SAMe spesso funziona meglio del placebo o degli antidepressivi da prescrizione. È stato anche dimostrato che aiuta le persone che soffrono di depressione ma sono resistenti ai tipici antidepressivi.