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VAGINITE DA TRICHOMONAS
La La vaginite da Trichomonas è una delle infezioni più comuni che la donna può contrarre. Non è un’infezione vaginale particolarmente grave, tuttavia non deve essere sottovalutata in gravidanza.
- Cos’è la Vaginite da Trichomonas
- Le Cause della Vaginite da Trichomonas
- I Sintomi della Vaginite da Trichomonas
- Il Trattamento della Vaginite da Trichomonas
Cos’è la vaginite da Trichomonas
La vaginite da Trichomonas è, di norma, un’infezione a trasmissione sessuale molto contagiosa, che può interessare la vagina, l’uretra, la cervice e le vie urinarie.
Rappresenta circa il 25% delle infezioni vaginali ed è provocata da un protozoo, il Trichomonas Vaginalis, diffuso in maniera maggiore nelle zone industrializzate.
Inizialmente il decorso dell’infezione può essere asintomatico, con la comparsa dei primi sintomi anche dopo mesi. L’eventuale assenza di sintomi assume rilevanza in relazione al contagio di nuovi individui: invero, non sapendo di aver contratto la vaginite da Trichomonas, si può infettare il proprio partner sessuale, nel caso in cui non vengano usate le adeguate precauzioni. Pertanto, è essenziale che la malattia venga scoperta e trattata nel più breve tempo possibile, e ciò per evitare il c.d. effetto ping-pong, dove uomo e donna continuano a trasmettersela a vicenda.
Quando la vaginite da Trichomonas colpisce i bambini, molto probabilmente ciò è indice di un abuso sessuale.
Le cause della vaginite da Trichomonas
Il Trichomonas Vaginalis è un microorganismo che, come visto, si diffonde principalmente per via sessuale.
Quando non vi è una trasmissione della malattia per via diretta, ossia attraverso i rapporti sessuali, la stessa può avvenire per via indiretta, per mezzo di indumenti e oggetti contaminati, anche se tale eventualità è meno comune.
Il rischio di contrarre la vaginite da Trichomonas non è maggiore in determinati periodi dell’anno, come avviene per altre infezioni che possono prediligere, ad esempio, un clima umido.
Esistono quindi dei fattori predisponenti la malattia?
La risposta è positiva. Ed infatti, nei periodi di forte stress, o quando stiamo effettuando cure antibiotiche, l’ecosistema vaginale può subire delle modificazioni peggiorative nella composizione dei batteri. Meglio, in determinati periodi può succedere che i lactobacilli che popolano la flora intima vengano distrutti, e che il loro posto sia occupato da batteri patogeni. La presenza di tali batteri in misura maggiore rispetto al normale apre la strada alle infezioni, in quanto determina un abbassamento delle nostre difese immunitarie.
I sintomi della vaginite da Trichomonas
I sintomi della vaginite da Trichomonas, che, come visto, possono manifestarsi dopo diverso tempo dalla contrazione dell’infezione, sono quelli tipici delle vaginiti.
Tra questi elenchiamo:
- perdite vaginali verdastre e dalla consistenza schiumosa;
- vagina maleodorante. I cattivi odori vaginali si avvicinano, generalmente all’odore del pesce;
- muchi gialli;
- prurito;
- bruciore;
- arrossamento;
- dolore;
- dispareunia;
- disuria;
- febbre, nel caso in cui l’infezione si sia diffusa a livello delle pelvi.
Qualora si sospetti di aver contratto la vaginite da Trichomonas, oltre a recarsi dal proprio ginecologo per una diagnosi certa, occorre iniziare sin da subito ad utilizzare il preservativo nel corso dei rapporti, per evitare di contagiare il proprio partner. Tuttavia, si precisa che, anche utilizzando il preservativo, il rischio di contagio non viene azzerato, in quanto i protozoi della vaginite da Trichomonas possono infettare aree non coperte dal profilattico.
Si sottolinea che la Vaginite da Trichomonas, che normalmente non è considerata una malattia grave, diviene particolarmente insidiosa in gravidanza, essendo associata ad un alto tasso di parto prematuro, alla nascita di un bambino sottopeso e alla trasmissione allo stesso dell’infezione.
Inoltre, contrarre la vaginite da Trichomonas espone ad un maggior rischio di essere infettati da altre malattie sessualmente trasmissibili, come l’Hiv.
Il trattamento della vaginite da Trichomonas
La diagnosi di Vaginite da Trichomonas si ottiene con l’analisi microscopica del secreto vaginale, prelevato con un piccolo tampone, accompagnata da un esame immediato dello striscio vaginale prelevato. Ciò per ridurre il rischio di falsi positivi e falsi negativi.
Se notiamo muchi gialli, cattivi odori vaginali, perdite vaginali verdastre, risulta senza dubbio opportuno recarsi dal proprio ginecologo.
Si ribadisce che la tempestività della cura è essenziale per avere risultati migliori in termini di guarigione.
L’approccio terapeutico per la vaginite da Trichomonas è di tipo farmacologico e prevede l’assunzione di nitroimidazolici, sia per via orale che sistemica. Si precisa che, per tutta la durata del trattamento e per qualche giorno successivo alla fine della cura, occorre sospendere l’eventuale assunzione di alcolici. Anche i rapporti sessuali vanno sospesi. E’, inoltre, importante sottoporre alla cura anche il proprio partner, pure se lo stesso risulta essere asintomatico.
Per evitare il rischio di ricadute, sono fondamentali i controlli successivi alla terapia, nonché gli esami di screening in caso di ricomparsa di vagina maleodorante, perdite vaginali verdastre e muchi gialli.
Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia
L’ INFIAMMAZIONE VAGINALE
L’ infiammazione vaginale è chiamata vaginite. La vagina è la parte interna dell’organo genitale femminile; è costituita da un canale fibromuscolare assai elastico e si colloca tra la vulva e la cervice per poi arrivare all’utero.
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