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La secchezza vulvare è una condizione che colpisce molte donne e può non essere legata ad alcuna infezione batterica o virale.
- La secchezza vulvare: cos’è
- la differenza tra secchezza vulvare e vaginale
- Le cause della secchezza vulvare
- La secchezza vaginale: le cause
- I rimedi per la secchezza vulvare e vaginale
- La secchezza vulvare e i rimedi omeopatici
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La secchezza vulvare: cos’è?
La secchezza vulvare è un fastidio intimo che colpisce un terzo della popolazione femminile. Sebbene si manifesti in special modo nelle donne in menopausa, può presentarsi anche nelle più giovani.
La secchezza vulvare è un problema molto diffuso che altera in maniera significativa non solo la vita sessuale comportando un bruciore intimo durante i rapporti, ma anche la quotidianità, investendo la sfera psicologica della donna.
LA DIFFERENZA TRA SECCHEZZA VULVARE E VAGINALE
Prima di tutto si deve distinguere tra secchezza vulvare che attiene alla parte esterna dell’organo genitale femminile (monte di venere, grandi labbra, piccole labbra e clitoride) dalla secchezza vaginale, meno diffusa e comprende la parte interna dell’organo genitale femminile (il canale fibromuscolare). La prima è la forma in assoluto più diffusa.
In cosa consiste la secchezza vuvlovaginale?
E’ una condizione caratterizzata da una diminuzione della lubrificazione vulvare e vaginale, che influisce sulla capacità delle mucose di autoidratarsi. La secchezza che ne deriva provoca poi un aumento della fragilità della zona coinvolta e quindi una maggiore risposta agli stimoli di ogni tipo, soprattutto dolorosi.
Il fastidio intimo può, inoltre, innescare conseguenze psicologiche difficili da gestire, inerenti al rapporto con il proprio partner, alla propria sessualità, alle difficoltà nel parlare del disturbo e nell’affrontarlo.
La secchezza vulvare/vaginale si presenta associata ad una serie di sintomi, tra i quali possiamo menzionare:
- bruciore vulvare, quindi bruciore durante i rapporti (dispaurenia) e piccoli sanguinamenti;
- dolore, simili a punture di spilli;
- prurito;
- irritazioni intime;
- escoriazioni e piccoli taglietti che se non curati possono divenire cronici, provocati dallo sfregamento della biancheria o dai rapporti;
- disturbi della minzione;
LE CAUSE DELLA SECCHEZZA VULVARE
La secchezza vulvare è generalmente collegata alla carenza estrogenica.
Gli estrogeni sono gli ormoni femminili responsabili della buona salute della vagina e della fertilità. Gli stessi, inoltre, conferiscono acidità al PH intimo, mantenendo l’ecosistema vaginale in salute, stimolano le secrezioni vaginali e mantengono l’elasticità dei tessuti.
Questi ormoni diminuiscono nel corso della menopausa, ma anche in seguito ad altri eventi quali:
- la rimozione delle ovaie;
- il fumo di sigaretta;
- la gravidanza e l’allattamento;
Concorrono anche cause biologiche con l’invecchiamento dei tessuti genitali.
Abitudini sbagliate: l’utilizzo di saponi intimi aggressivi. I tessuti della vulva e la cute sono ricoperte da un sottilissimo strato di sebo, prodotto dalle ghiandole sebacee, che protegge i tessuti stessi ed evita attriti. Questo sottilissimo strato prende il nome di film idrolipidico ed è formato da acqua, sali minerali e lipidi (grassi).
Il film idrolipidico è riversato all’esterno dei tessuti della vulva attraverso la normale sudorazione ed è importantissimo per mantenere il ph intimo. L’utilizzo di un detergente intimo aggressivo o ripetuti ed intensi lavaggi rimuovono lo strato di sebo facilitando la secchezza vulvare.
La secchezza vulvare non ha cause psicologiche e non è legata alla mancanza di desiderio, le sue cause sono per lo più ambientali.
Tra le altre cause del fastidio intimo e del bruciore vulvare troviamo:
- sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune;
- pillola anticoncezionale;
- terapie antitumorali e farmaci per la cura della depressione.
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LA SECCHEZZA VAGINALE: LE CAUSE
La secchezza vaginale è legata invece all’aspetto psicologico della donna, alla sua sessualità e al calo del desiderio. Si manifesta soprattutto durante i rapporti sessuali, rendendoli dolorosi o impossibili. La secchezza vaginale può comprendere anche quella vulvare.
Le sue cause sono riconducibili a:
- scarsa eccitazione sessuale,
- vaginite atrofica, ossia un’infiammazione delle pareti vaginali;
- stress psicofisico,
- calo degli estrogeni,
- menopausa con il calo drastico degli ormoni femminili, gli estrogeni
- oligomenorrea e amenorrea; la prima indica un ciclo irregolare caratterizzato da perdite ridotte assieme ad un periodo prolungato, la seconda indica l’assenza di ciclo,
- Ansia.
I RIMEDI PER LA SECCHEZZA VULVARE E VAGINALE
Considerando che le cause della secchezza vulvare possono essere molteplici, alla stessa maniera sono numerosi i rimedi previsti per trattare tale fastidio intimo.
Pertanto è bene non sopportare ad oltranza una condizione fastidiosa di tale portata e recarsi il prima possibile da un ginecologo.
Così se la causa della secchezza vulvare risiede in una carenza di estrogeni, lo specialista raccomanda una terapia estrogenica vaginale, tramite l’applicazione degli ormoni direttamente in vagina, per mezzo di una crema, di anelli o capsule da inserire in vagina.
A differenza della più classica terapia ormonale sostitutiva, la terapia estrogenica vaginale non influenza i livelli di testosterone, riduce la quota ormonale assorbita ed è priva di effetti collaterali, come il cancro alla mammella.
Ciò considerato il ricorso alla terapia ormonale sostitutiva è limitato ai casi in cui, oltre alla secchezza vaginale e al bruciore vulvare si manifestino altri sintomi, quali vampate di calore.
Se invece la secchezza e il bruciore vulvare insorgono in età fertile e quindi non sono legati ad una carenza estrogenica, un valido rimedio può consistere nella pillola anticoncezionale. Ed invero, sebbene alcune pillole, come visto, possano essere alla base del fastidio intimo, altre invece, in special modo quelle ad alto dosaggio ormonale, sono in grado di aumentare la lubrificazione vaginale.
Esistono poi delle preparazioni idratanti e delle creme per le irritazioni intime e il bruciore vulvare determinato da secchezza vaginale, che favoriscono la lubrificazione vaginale, soprattutto se ad essere colpite dal fastidio intimo sono le più giovani.
In simili evenienze si raccomanda di prestare attenzione alla composizione di tali lubrificanti e creme per le irritazioni intime: pare risulti di fondamentale importanza che le creme per le irritazioni intime utilizzate siano a base acquosa, in quanto la base lipidica può essere di nocumento per l’ecosistema vaginale.
I RIMEDI OMEOPATICI PER LA SECCHEZZA VULVARE
I rimedi omeopatici per trattare la secchezza vulvare sono diversi.
E’ bene precisare che solo se il fastidio è occasionale si possono adottare rimedi naturali.
In primo luogo per la secchezza vulvare sono efficaci sono i preparati all’aloe vera, in quanto lenisce, idrata e previene le infiammazioni.
Inoltre, per la secchezza vulvare i rimedi naturali ulteriori sono rappresentati dalla soia e dai suoi derivati, trifoglio rosso e ginkgo biloba, in grado di riprodurre l’attività degli estrogeni, sebbene con un’intensità d’azione inferiore.
Infine i rimedi naturali per eccellenza si possono trovare nell’alimentazione
In primo luogo ciò che si sconsiglia vivamente sono le diete drastiche in quanto possono interferire con l’ecosistema vaginale e predisporre alla secchezza vulvare.
Per quanto concerne la dieta, occorre integrarla con alimenti disintossicanti, e quindi cibi ricchi di vitamina E, noti per le loro proprietà idratanti. Importante, poi, assumere adeguate quantità di acidi grassi essenziali, fondamentali per la sintesi degli ormoni sessuali.
Sono altamente consigliati:
- Yogurt e alimenti ricchi di probiotici,
- Omega 3; salmone e pesce ingenerale. Contribuiscono a mantenere l’elasticità della parete vaginale e quindi la sua lubrificazione,
- Spinaci, ricchi di antiossidanti, ferro che riducono l’insorgenza dell’infiammazione intima.
- Edaname e soia; ricchi di isoflavoni, la loro azione è simile a quella svolta dagli estrogeni. Favoriscono quindi un buon livello di lubrificazione.
- Avocado, noci e mandorle; ricchi di grassi buoni, monoinsaturi.
- Uova (fondamentali), ricchi di vitamina D. La vitamina D ha un ruolo importante per risolvere questo disturbo.
- Lenticchie; per il loro effetto acidificante. E’ importante mantenere un ph acido a livello vaginale. L’acidità vaginale contrasta l’insorgenza di microorganismi cattivi.
Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia
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