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Prurito vaginale senza perdite: le cause
In questo articolo andremo ad illustrare quali sono le principali cause del prurito vaginale senza perdite, sintomatologia molto comune tra le donne. Si stima infatti che l’82% delle donne ha avuto almeno una volta nella vita manifestazioni di prurito vaginale senza perdite.
Le principale cause sono:
- Dermatite vaginale
- Scarsa igiene persona
- Rapporti sessuali con poca lubrificazione
- Il trattamento per il prurito vaginale senza perdite
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Dermatite vaginale
La dermatite genitale è un fastidio intimo che colpisce molte donne, a qualunque età, vista la particolare sensibilità dell’apparato genitale femminile.
La dermatite genitale è una tra le cause delle irritazioni della vulva e dell’infiammazione vulvare.
Generalmente è provocata da allergie a determinati prodotti o tessuti, quali profumi, preservativi, assorbenti, ammorbidenti, detersivi per bucato, carta igienica colorata e profumata, biancheria intima.
Se si soffre di dermatite genitale è certamente opportuno utilizzare quindi prodotti ipoallergenici, privi di sostanze chimiche come petrolati, tensioattivi, oli minerali, nonché indossare indumenti in cotone e non attillati.
Altre volte questi fastidi intimi corrispondono a condizioni indotte o esacerbate da particolari stati emotivi quali ansia e stress, sia esso fisico o psichico. Sappiamo, infatti, quanto le situazioni di affaticamento psicofisico influiscano in maniera negativa sulla produzione di anticorpi e possano alterare la nostra flora batterica. Tali condizioni poi, aprono la strada a possibili infezioni, come la Candida.
Sempre lo stress può comportare, in soggetti predisposti, psoriasi vulvare, una malattia autoimmune che provoca un’infiammazione della vulva cronica e determina la comparsa di chiazze pruriginose, rossastre e lisce, per lo più prive di desquamazione.
In particolare, la psoriasi vulvare rappresenta una localizzazione della malattia psoriasica, generalmente sotto diagnosticata. Ciò in quanto non è facile riconoscere in prima battuta un caso di psoriasi vulvare, in quanto la stessa mostra i caratteri tipici di una patologia infiammatoria.
Il sintomo principale della dermatite genitale, oltre al bruciore vulvare e al bruciore durante i rapporti, consiste nel prurito. Per quanto concerne le secrezioni vaginali, a volte si può manifestare un prurito vaginale senza perdite, altre volte, invece, le perdite si possono presentare con frequenza, in special modo nel caso di infezioni.
Scarsa igiene della persona
Una scarsa igiene della persona, così come una pulizia delle parti intime eccessiva, possono comportare prurito vaginale.
Una corretta igiene intima è fondamentale per il benessere di ogni donna: i genitali femminili hanno un equilibrio interno molto delicato e per questo sono facilmente soggetti ad infezioni.
Invero, il 90% delle donne ha sofferto almeno una volta di fastidi intimi, quali irritazioni della vulva, bruciore vulvare, infiammazione della vulva, bruciore durante i rapporti.
Per eseguire una corretta igiene intima occorre affidarsi ad alcune regole fondamentali. Tra queste:
- usare biancheria intima di cotone, in quanto traspirante e naturale;
- indossare abiti comodi, morbidi e non sintetici;
- cambiare ogni giorno la biancheria intima e comunque sempre in seguito allo svolgimento di un’attività sportiva;
- cambiare spesso gli assorbenti ed alternare l’utilizzo di quelli interni a all’utilizzo di quelli esterni;
- assicurarsi che la zona intima sia sempre asciutta, in quanto un ambiente umido favorisce la colonizzazione di batteri;
- pulirsi e asciugarsi partendo da davanti verso il dietro, per evitare il passaggio di germi intestinali alla vagina;
- utilizzare detergenti intimi rispettosi del ph intimo e, nelle fasi di infiammazione vulvare acuta preferire lavaggi con bicarbonato e acqua;
- detergere la zona intima non più di due volte al giorno;
- asciugarsi con carta igienica bianca, in quanto i coloranti che vengono utilizzati per tingere il materiale possono comportare le irritazioni della vulva;
- preferire la doccia al bagno;
- evitare le lavande vaginali.
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Rapporti sessuali con poca lubrificazione
La secchezza vaginale è un disturbo molto comune che può compromettere la vita sessuale.
Quando la secchezza vaginale è determinata da una infiammazione vulvare conseguente al prurito vaginale senza perdite, si verifica un assottigliamento della mucosa e una sua alcalinizzazione.
In simili evenienze, bruciore durante i rapporti sessuali, nonché dolore, prurito, arrossamento, gonfiore, sono tra le principali conseguenze.
Le raccomandazioni da seguire nei casi di secchezza vaginale sono le stesse di cui al paragrafo precedente per quanto concerne l’igiene personale. Si consigliano, inoltre, creme e gel lubrificanti, che, oltre ad attenuare il fastidio intimo in parola, possono facilitare i rapporti sessuali ed evitare le eventuali micro abrasioni causate da rapporti sessuali in assenza di lubrificazione.
Certo, se alla base della secchezza non vi è uno stato infiammatorio provocato da allergie e comportamenti scorretti, ma una carenza estrogenica, occorre intervenire con una terapia ormonale sostitutiva e con tutti gli altri accorgimenti del caso.
Il trattamento per il prurito vaginale (senza perdite)
Il prurito vaginale senza perdite può avere, come visto, sia un’origine dermatologica che infettiva.
Il trattamento per il prurito vaginale senza perdite, pertanto, muta in base al fattore predisponente.
In ogni caso per curare il prurito vaginale senza perdite, in linea di massima, occorre:
- mantenere in equilibrio l’ecosistema vaginale e quindi se necessario assumere probiotici;
- all’occorrenza, seguire una cura antibiotica o antimicotica, anche se nella maggior parte dei casi il prurito vaginale senza perdite non indica la presenza di un’infezione;
- cercare di ridurre lo stress, praticando lo Yoga e la meditazione;
- seguire una dieta ipocalorica, riducendo gli zuccheri, i lieviti e le farine raffinate;
- evitare in assoluto di grattare la zona colpita dal prurito, in quanto i graffi possono accentuare il prurito preesistente ed alimentare il problema, sebbene il sollievo successivo al “grattamento” possa trarci in inganno;
- evitare di passare, durante la fase di pulizia dalla zona anale a quella vaginale;
- rinunciare ai lunghi bagni, meglio una doccia veloce;
- le lavande, soprattutto quelle aggressive, sono altamente sconsigliate
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Autore:
Dott. Diego Riva
Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Urologia
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