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I valori del PSA sono indicatori importanti per conoscere lo stato di salute della prostata.
INDICE
- Cos’è il PSA e qual è la sua funzione
- Cosa si intende per PSA libero e PSA totale
- Il Test del PSA
- I valori di riferimento
- Le Cause di PSA Totale Alto
- I Sintomi di PSA Totale Alto
- La Misurazione del PSA è o non è un Test di Screening? L’Infuocata Querelle
Cos’è il PSA e qual è la sua funzione
L’acronimo PSA, indica l’antigene prostatico specifico, ossia un enzima prodotto esclusivamente dalle cellule della ghiandola prostatica e riversato, in minime dosi, nel sangue. Da qui, la qualifica di marcatore organo – specifico, in quanto, come detto, il PSA è prodotto interamente dalla prostata.
Nello specifico, le concentrazioni di PSA nel sangue, sono correlate allo stato di salute della prostata. Ed infatti, quando le cellule prostatiche vengono danneggiate, il rilascio di PSA nel circolo sanguigno aumenta.
La funzione dell’antigene prostatico specifico, una volta secreto nel liquido seminale, è quella di rendere quest’ultimo fluido nel momento successivo all’eiaculazione, e quindi di permettere agli spermatozoi di avere maggiore motilità nel tratto genitale femminile.
Pertanto, non solo questa sostanza fisiologica è prodotta anche da individui sani, ma svolge finanche importanti funzioni.
Cosa si intende per PSA libero e PSA totale
Solo di recente si è scoperto che l’antigene prostatico specifico circola nel sangue in forme molecolari differenti: il PSA libero e il PSA legato.
Il PSA libero (o free PSA), rappresenta una frazione della quantità totale di questo enzima non legata a proteine di trasporto. Dal rapporto tra questi due valori, ovvero tra PSA libero e PSA legato, otteniamo il PSA ratio, mentre dalla somma degli stessi si ricava il PSA totale.
Se ad essere elevato è il PSA libero, solitamente la diagnosi che ne deriva contempla condizioni benigne, quali l’ipertrofia prostatica benigna. Diversamente, se ad essere alti sono i valori di PSA legato a proteine plasmatiche, con maggior frequenza si avranno diagnosi più gravi, come tumori o carcinomi della prostata.
Il Test del PSA
Attraverso l’esame del PSA siamo in grado di conoscere i valori di PSA nel sangue. I risultati vengono espressi in nanogrammi di PSA per millilitro di sangue (ng/ml).
Il test consiste in un semplice prelievo di sangue, solitamente preceduto da una prima visita urologica.
Il paziente che si sottopone all’esame deve seguire una serie di raccomandazioni, al fine di ottenere un responso il più possibile veritiero.
Nello specifico deve:
- essere a digiuno dalla sera precedente;
- non praticare alcuna attività sportiva intensa nelle 48 ore che precedono il prelievo (in quanto lo sforzo fisico è sempre associato ad un aumento della glicoproteina in questione nel circolo sanguigno);
- astenersi da qualsiasi tipo di rapporto sessuale nelle 48 ore precedenti (per le medesime motivazioni di cui al punto precedente).
Inoltre, in linea di massima, viene sconsigliato di procedere al test del PSA quando il paziente risulta essere affetto da un’infezione delle vie urinarie, in quanto, anche in tali casi, il risultato dell’esame potrebbe essere falsato.
I Valori di Riferimento
L’antigene prostatico specifico viene generalmente considerato normale per valori uguali o inferiori a 4 ng/ml: tuttavia, sarebbe errato, ipso facto, arrivare ad una diagnosi che porta ad escludere la presenza di cellule tumorali a carico della prostata, in quanto le stesse possono riscontrarsi anche con valori di PSA inferiori a 2 ng/ml.
E’ per tali considerazioni che, dopo i 50 anni di età, è consigliabile una visita specialistica urologica, per verificare la salute della prostata, a prescindere dai livelli di antigene prostatico specifico nel sangue. Diversamente, in casi di familiarità di tumore alla prostata, il momento in cui sottoporsi a tale visita, dovrebbe essere anticipato ai 40 anni di età.
Abbiamo detto che i valori normali di PSA nel sangue devono essere uguali od inferiori a 4 ng/ml. Tuttavia, occorre specificare che i livelli fisiologici di questa proteina nel sangue, variano in base all’età del soggetto, in un rapporto direttamente proporzionale.
Così, se in un paziente di età inferiore ai 40 anni, di norma, i valori di antigene prostatico specifico nel sangue sono inferiori a 2 ng/ml, in soggetti di circa 80 anni i valori assestano intorno ai 7,2 ng/ml.
Solitamente, riscontrare livelli di PSA superiori ai 4 ng/ml non determina una chiara ed univoca diagnosi di tumore alla prostata. Ed infatti, sarà necessario sottoporsi ad una seconda valutazione, e quindi ripetere il prelievo.
Solo nel caso in cui i valori risulteranno essere ancora elevati, il medico potrà scientemente consigliare altri esami, quali una biopsia alla prostata, una risonanza magnetica o un’ecografia.
Valori di PSA di molto superiori ai 4 ng/ml indicano certamente un problema a carico delle cellule prostatiche, tuttavia nulla ci dicono sulla natura di questo mal funzionamento.
Nello specifico, non è possibile capire se siamo in presenza di una patologia benigna o maligna, di una semplice infiammazione o di un tumore alla prostata.
Valori di antigene prostatico specifico superiori ai 4 ng/ml, inoltre, possono essere riscontrati anche in seguito all’esecuzione di alcuni esami, quali l’esplorazione rettale o una biopsia alla prostata.
Sulla base di tali considerazioni, oltre a ripetere il test una seconda volta, il medico deve sempre interpretare i risultati prima di giungere ad una diagnosi di tumore, non potendosi basare, esclusivamente sulla non corrispondenza al valore di riferimento di 4 ng/ml.
Risulta, infatti, essenziale considerare i fattori poc’anzi menzionati, quali l’età del soggetto, la presenza di infiammazioni prostatiche in corso, lo sport praticato (praticare sport quali lo spinning o la moto possono alterare i livelli di PSA nel sangue), l’essersi sottoposti, in precedenza, ad esami che presentano margini di interazione con i valori dell’enzima in parola.
Le Cause di PSA Totale Alto
Le cause principali di valori di PSA superiori ai 4 ng/ml sono, per quel che concerne le patologie prostatiche:
- tumori a carico della ghiandola prostatica (in tali casi ad essere alti sono i valori di PSA legato a proteine plasmatiche);
- ipertrofia prostatica benigna (ad essere elevati sono i valori di PSA libero, è un disturbo che consiste in un ingrossamento della prostata, talmente comune negli anziani che alcuni, più che una patologia, la considerano un cambiamento fisiologico);
- infiammazioni prostatiche;
- ischemia o infarto della prostata.
Per quel che, invece, riguarda le cause di valori di PSA totale superiori ai 4 ng/ml, legate a patologie non prostatiche, troviamo:
- disfunzioni erettili;
- ritenzioni urinarie acute;
- infezioni urinarie;
- tumore del colon;
- tumore del fegato;
- tumore della mammella;
- tumore del rene;
- tumore ai polmoni.
Da quanto detto, si evince come il PSA non possa essere qualificato come marcatore tumore – specifico, in quanto può risultare superiore ai 4 ng/ml per molteplici cause non tumorali.
I Sintomi di PSA Totale Alto
Esistono dei sintomi che generalmente è preferibile non trascurare. Alla loro comparsa è consigliabile rivolgersi ad un urologo in grado di poter valutare la situazione.
Tra questi troviamo:
- minzione frequente, anche durante la notte;
- sangue nell’urina o nello sperma;
- dolore e bruciore durante la minzione;
- eiaculazione dolorosa;
- riduzione del desiderio sessuale e della libido;
- perdita di gocce di urina;
- flusso dell’urina debole e lento;
- sensazione di incompleto svuotamento vescicale;
- dolore nella parte inferiore della schiena, ai fianchi, nell’area pelvica e rettale.
La Misurazione del PSA è o non è un Test di Screening? L’infuocata Querelle
Da anni è in corso un acceso dibattito tra quanti sostengono l’opportunità di uno screening di massa e coloro che invece lo ritengono non solo inutile, ma persino dannoso.
Questi ultimi, in particolare, fanno leva sul fatto che spesso il PSA può risultare maggiore ai 4 ng/ml anche in assenza di tumore, dal momento che i valori, come visto, possono essere influenzati da moltissimi fattori. Quello che si rischia, pertanto, è sottoporre inutilmente molti pazienti ad indagini impegnative sia dal punto di vista psico – fisico che economico.
Sempre i sostenitori della inutilità di uno screening di massa, ricordano come spesso vengano diagnosticati tumori alla prostata con uno sviluppo talmente lento che se non scoperti con il test del PSA comunque non avrebbero portato alla morte.
Pertanto, i fautori della teoria negazionista raccomandano un approccio individualizzato e non generalizzato come avviene, ad esempio per la mammografia o il PAP test.
In Italia, come in molti altri paesi, si tende ad aderire alla tesi che vede il test dell’antigene prostatico specifico come un’indagine di routine, nella convinzione che tanto un esame in più non possa certo essere dannoso.
Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato come lo screening dell’antigene prostatico specifico abbia sì aumentato il numero dei casi di tumori alla prostata diagnosticati, ma senza alcun effetto sulla mortalità.
Non solo. Sono stati, infatti, evidenziati i possibili effetti collaterali di controlli c.d. a tappeto, quali ad esempio quelli derivanti dall’esecuzione di biopsie inutili e di tutta una serie di accertamenti invasivi, con rischio di sovratrattamento e danni alle funzioni urinarie e sessuali che questo comporta.
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