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La Terapia ormonale sostitutiva
Con questo articolo parliamo, rispondendo ad una domanda posta da una lettrice, di terapia ormonale sostitutiva.
“….vorrei un parere sulla mia situazione: ho 46 anni, 2 figli di 16 e 18 anni. Dopo un periodo di ciclo mestruale irregolare sembra che stia entrando in menopausa: ho frequenti vampate notturne, sonno insufficiente, e intesa sudorazione. Ho sentito parlare di terapia ormonale sostitutiva: volevo sapere se esistono delle terapie naturali….”
La maggior parte dei sintomi che caratterizzano la menopausa sono una conseguenza del calo degli estrogeni e dell’aumento della produzione dell’ormone luteinizzante LH.
Vediamo quindi quelle che possono essere delle valide terapie naturali.
- La cimicifuga in molti casi può funzionare nell’inibire la produzione dell’ormone LH senza alterare i livelli dell’ormone follicolostimolante FSH. E’ però controindicata nelle pazienti affette da colite ulcerosa e cardiopatie.
- Il Trifoglio rosso è indicato all’inizio della menopausa quando le vampate sono più intese. La Soia lavora meglio negli anni successivi.
- Anche i derivati del polline – secondo recenti studi giapponesi – spengono molto i disturbi della menopausa.
Questi rimedi, che possono essere usati insieme oppure in modo alternato, aiutano la maggior parte delle donne a trovare un buon benessere.
Per altre può essere utile servirsi della Bhrt, bioidentical hormone replacement therapy.
La paziente assume ormoni del tutto identici a quelli prodotti dal corpo femminile – seguendo un preciso timing – sotto forma di crema corpo o compresse micronizzate.
Questi ormoni sono prodotti sì in laboratorio ma estratti da vegetali o dalla placenta. Gli ormoni bioidentici hanno l’esatta struttura molecolare di quelli sintetizzati nel corpo umano e producono le stesse risposte fisiologiche.
Al contrario, ormoni non bioidentici hanno una struttura diversa da quelli naturali o possono provenire da un’altra specie animale.
In tutti i casi è fondamentale la personalizzazione attraverso:
- test di laboratorio,
- la corretta lettura da parte del clinico specialista (che interpreterà la carenza, l’eccesso o lo squilibrio di ormoni),
- la scelta – sempre – del miglior del prodotto,
- continui e frequenti follow up per individuare il “dosaggio fisiologico” adatto alla paziente.
Solitamente, per la maggior parte degli ormoni, si inizia con bassi dosaggi per osservare il loro effetto e, eventualmente, aumentare progressivamente. I controlli saranno, doverosamente effettuati dal ginecologo, frequenti, così modificare i dosaggi anche in relazione a momenti della vita come viaggi, stress, carenza di sonno o malattie.
I più famosi ormoni biodentici sono il DHEA, il testosterone, l’estriolo.
È, ricordiamolo, sconsigliata la terapia ormonale nei soggetti con problemi di carattere cardiovascolare, familiarità di tumori al seno, prblemi di diabete, sovrappeso e ipertensione.