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L’Ipertrofia prostatica benigna (IPB): di cosa parliamo!
La ghiandola prostatica si trova nel maschio, al crocevia fra apparato urinario e apparato genitale (vedere Fig).
Si trova allo sbocco del collo vescicale e può quindi interferire con la minzione (sia in senso irritativo che ostruttivo). Nella prostata sboccano poi i 2 deferenti, che portano il liquido spermatico di provenienza testicolare. Liquido che viene poi espulso all’esterno dalle contrazioni muscolari dei muscoli che circondano l’uretra. La prostata produce una parte del liquido spermatico, che serve per il nutrimento degli spermatozoi.
In genere il paziente va dallo Specialista perché ha dei disturbi della minzione o semplicemente per un controllo.
Compito dell’Urologo è quello di valutare il grado di IPB e di escludere la presenza di un Carcinoma prostatico (o Tumore prostatico).
L’IPB è un ingrossamento della ghiandola prostatica, benigno, dovuto ad ipertrofia della componente ghiandolare e connettivale, detta anche adenoma prostatico, che origina dalle ghiandole periuretrali della prostata (vedere Fig.), molto comune con l’invecchiamento.
Il Carcinoma è un tumore maligno della ghiandola prostatica e origina, in genere, da una parte della ghiandola diversa da quella che dà origine all’IPB.
Quindi sono due malattie diverse, che possono coesistere nello stesso soggetto.
Il PSA è una sostanza (proteina) prodotta dalla ghiandola prostatica, che può aumentare nelle malattie della prostata e che NON è specifica di tumore prostatico. Le più comuni malattie della prostata sono le prostatiti acute e croniche (infiammazioni/infezioni), l’IPB e il Tumore o Carcinoma.
Quando vi è una IPB il soggetto presenta varie turbe del quadro minzionale, sia di tipo irritativo (aumento della frequenza minzionale diurna e notturna), che ostruttivo (flusso lento e disturbi dello svuotamento vescicale).
Vi può essere uno svuotamento incompleto, con danni renali e calcolosi nei casi più gravi, fino ad una vera e propria impossibilità ad urinare, che necessita la cateterizzazione. In caso di prostatite i sintomi urinari sono simili a quanto detto sopra, con in più quadri variabili di dolore.
E quindi importante, per chi lamenta disturbi urinari, fare una visita specialistica e degli accertamenti (es. urine, urinocultura, Ecografia dell’apparato urinario con valutazione del residuo)