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Solitamente un paziente si rivolge all’Urologo perché ha disturbi a urinare o semplicemente per un controllo.
Compito dell’Urologo è quello di capire se vi è una IPB o se i disturbi urinari dipendono da altri fattori, consigliando una terapia se necessario, e di escludere la presenza di un Carcinoma prostatico (o Tumore prostatico).
L’IPB è un ingrossamento della ghiandola prostatica, benigno, dovuto ad ipertrofia della componente ghiandolare e connettivale, detta anche adenoma prostatico, che si ha in un elevatissimo numero di uomini, per svariati fattori, con l’invecchiamento. Il Carcinoma è un tumore maligno della ghiandola prostatica e origina, in genere, da una parte della ghiandola diversa da quella che dà origine all’IPB, in genere dalla parte periferica. Quindi le due malattie possono coesistere.
Non solo, ma un paziente operato per IPB ha la stessa probabilità di sviluppare un carcinoma prostatico di un paziente non operato.
Se immaginiamo la prostata come un mandarino, diciamo che l’IPB origina dalla polpa, mentre il tumore dalla buccia!!!
La visita rettale mantiene un suo significato, permettendo di sentire la consistenza e anche le dimensioni della ghiandola ( si consiglia di visualizzare su Internet una fig che rappresenti una prostata normale).
L’Ecografia permette di valutare le dimensioni della prostata, ma spesso non permette di evidenziare un Carcinoma (anche l’ Ecografia trans-rettale, a causa della non elevata Sensibilità diagnostica!)
Una nuova luce circa la possibilità di evidenziare un Carcinoma ci viene offerta, in questi ultimi anni, dalla Risonanza Magnetica multiparametrica, di cui parleremo in altra occasione.
L’Ecografia ha anche lo scopo di valutare il grado di svuotamento vescicale, se cioè vi è un residuo post-minzionale. In alcuni casi vi può essere una sovradistensione vescicale e/o dilatazione dei reni (con danno della funzione renale).
A volte può essere utile una uretrocistografia con pose minzionali e post-minzionali, per escludere la presenza di una stenosi dell’uretra, che ovviamente è cosa del tutto diversa dall’ingrossamento della ghiandola prostatica.
Infine grande popolarità ha il PSA (proteina prodotta dalla ghiandola prostatica), che aumenta in caso di Tumore, ma che non è specifica di Tumore (cioè può aumentare per altre cause, per es infiammatorie).
Al PSA dedicheremo un capitolo a parte, anche per i risvolti anche psicologici che ha determinato!
Una volta esclusa la presenza di un tumore , l’Urologo deve valutare il grado di IPB ed intervenire sulla base dei sintomi del paziente (più che in base alla dimensione dell’IPB). Infatti non esiste necessariamente una correlazione fra dimensione della prostata e sintomi. Inoltre ricordo che i sintomi sono di tipo ostruttivo (difficoltà minzionali) e/o irritativo (aumentata frequenza diurna e notturna). La minzione notturna è quella che disturba maggiormente il paziente. Se è presente una sintomatologia dolorosa (di vario tipo, anche con bruciori ecc…) siamo di fronte ad un qualche tipo di “prostatite”, che può coesistere con l’IPB.
Dei vari trattamenti ci occuperemo in altro capitolo, così come delle prostatiti che costituiscono un capitolo enorme.