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Infezione da Papilloma Virus (Virus HPV) nell’uomo
Questo breve articolo vuole occuparsi, a scopo divulgativo, del problema dell’infezione da HPV (Papilloma virus) nell’uomo, con riferimento ad epidemiologia, storia naturale dell’infezione, sue conseguenze e vaccinazione.
Epidemiologia, storia dell’infezione e sue conseguenze
Parliamo dell’uomo, in quanto nella donna il problema è più conosciuto, in particolare riguardo alla possibilità che l’infezione da HPV favorisca il carcinoma del collo dell’utero. L’infezione da HPV ha una prevalenza intorno al 20 % nel maschio, ma solo una minoranza sviluppa delle lesioni clinicamente evidenti (condilomi). L’infezione è favorita dal comportamento sessuale e le sedi più interessate sono:
- il prepuzio,
- il glande,
- l’asta del pene
- lo scroto
- ed anche la zona peri-anale.
Collegamento tra papilloma virus e tumori genitali
Si ritiene che una buona parte dei tumori del pene (peraltro rari) sia collegabile a questo tipo in infezione virale. La correlazione con tumori genitali è meno chiara nel maschio rispetto alla donna. Nella donna, la maggior parte dei tumori del collo dell’utero sembra dipendere da questo tipo di infezione.
Vaccini contro il Papilloma virus
Ci sono diversi sottotipi di virus HPV, con diversi profili immunologici. Sembra che quattro di questi sottotipi siano collegati al tumore del collo dell’utero (nella donna ovviamente). E i vaccini sono stati realizzati contro questi. Meno chiaro è il ruolo di questi sottotipi per quanto riguarda il tumore del pene.
Esistono due vaccini approvati che possono immunizzare contro il Papilloma virus. Ma essi non sono entrati realmente nella pratica clinica. Si tratta comunque, come è ovvio , dell’unico metodo di prevenzione nei confronti dell’infezione. La somministrazione di questi vaccini da parte delle organizzazioni sanitarie dipende dalle singole regioni e, al momento, la campagna di informazione sanitaria presso la popolazione è solo agli inizi (è iniziata quella di vaccinazione nella giovane donna – infatti viene consigliata la vaccinazione alle bambine fra i 10 e 12 anni di età).
La vaccinazione parrebbe importante (ai fini della prevenzione). Ciò in quanto la maggior parte degli uomini non presenta sintomi, pur avendo acquisito il virus. Lo stesso ragionamento si può fare per le donne. Bisogna anche dire che la maggior parte delle persone che hanno contratto il virus (uomini e donne) probabilmente riesce ad eliminarlo senza conseguenze sulla salute, grazie alle proprie difese immunitarie.
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