Nutraceutica in Urologia: Serenoa e Pygeum Africanum

Cos’é la Nutraceutica?

Nutraceutica“, termine nato dalla crasi tra “nutrizione” e “farmaceutica”, significa curarsi con i principi naturali, presenti appunto in natura. Può trattarsi di elementi di origine minerale, animale o vegetale. Ad esempio il Selenio e lo Zinco, gli Omega 3 contenuti nell’olio di pesce e le numerosissime piante officinali…

La Nutraceutica in Urologia

In Urologia, molto diffuso è l’impiego di elementi naturali nel trattamento delle più comuni affezioni dell’apparato urinario. E questo non solo in Italia, ma in tutto il mondo occidentale.

Serenoa repens

La più comune pianta usata nella cura dell’Ipertrofia prostatica benigna (IPB) è la Serenoa repens. E’ una palma nana, presente soprattutto nel Sud est degli Stati Uniti, soprattutto lungo le coste. Dai frutti si può ricavare un estratto (secco oppure oleoso) ricco in acidi grassi saturi e insaturi  (+ sitosteroli) che agiscono sull’IPB in vario modo. Innanzitutto, riducendo il Testosterone intra-prostatico e quindi inibendo la crescita dell’IPB. La Serenoa possiede inoltre:

  • un’azione anti-infiammatoria, molto utile in quanto l’infiammazione spesso accompagna l’IPB
  • e un’azione anti-proliferativa in senso lato.

Fra gli effetti minori, vengono citati:

  • l’effetto alfa-litico (rilasciamento della muscolatura liscia del collo vescicale)
  • e l’effetto sui recettori vanilloidi (effetto anti-dolore).

E’ importante che la titolazione in acidi grassi sia la più alta possibile (intorno all’85-90%).

Segnaliamo anche l’effetto benefico della Serenoa sulla caduta dei capelli.

Pygeum  Africanum

Altre piante usate nella terapia dell’IPB  (con effetti in tutto o in parte simili a quelli citati prima) sono il Prunus Africanum (detto anche Pygeum  Africanum), l’Ortica, i semi di Zucca, l’Epilobio…

I principi attivi contenuti negli estratti di queste piante (oltre agli acidi grassi e ai sitosteroli, ci sono anche esteri e molecole polifenoliche) hanno un’azione simile a quanto descritto in precedenza. Ma la Serenoa è la pianta principale in questo contesto. Un’altra pianta storica è il Pygeum Africanum.

A volte vengono associati estratti di Quercetina, Licopene e Tè verde per le loro azioni anti-ossidanti ( e anti-infiammatorie).

I pro e i contro nell’utilizzo della nutraceutica

E’ chiaro che l’impiego dei prodotti naturali nella terapia dell’IPB (come quelli citati in precedenza) non è completo come quello dei farmaci veri e propri. Quindi potremmo utilizzarli nei casi lievi/moderati… ma soprattutto dovremmo ricordare che i prodotti naturali sono assolutamente privi di effetti collaterali (viceversa piuttosto frequenti con l’impiego dei farmaci).

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