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Colonscopia: come si esegue l’esame e sua utilità

08/12/201611/02/2020
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Cos’é la colonscopia e sua utilità

La colonscopia è un esame che indaga sulla presenza di anomalie nel colon e nella parte bassa dell’intestino, attraverso una piccola telecamera. Questa viene introdotta attraverso l’ano. La colonscopia non è solo il mezzo per la ricerca preventiva del tumore del colon. Durante l’esame, il medico può anche:

  • rimuovere delle neoformazioni anomale (polipi)
  • prelevare campioni di tessuto per la biopsia.

Oltre alla ricerca di segni di un eventuale cancro, la colonscopia è un eame utile a individuare anche altri disturbi.

Ad esempio, l’esame può aiutare ad individuare la causa per:

  • dolore addominale
  • sangue nelle feci
  • perdita di peso
  • stipsi cronica
  • diarrea.

Quando effettuare la colonscopia

La colonscopia è un esame di routine. Gli individui di età superiore ai 50 anni a rischio medio di cancro del colon dovrebbero effettuarla ogni 10 anni. O comunque, con frequenza maggiore in caso di maggior rischio.

Preparazione

In vista della colonscopia, è necessario seguire le indicazioni del medico sulla preparazione intestinale. Questa richiede tipicamente di attenersi ad una dieta liquida nelle 24/72 ore precedenti l’esame. Inoltre, viene normalmente prescritto l’uso di un clistere o l’assunzione di un lassativo, la sera prima dell’appuntamento.

E’ da notare che l’assunzione di bevande di colore rosso o viola può alterare i risultati dell’esame. Lo stesso vale per alcuni farmaci, come integratori a base di ferro, fluidificanti del sangue ed alcuni antidiabetici. E’ quindi necessario comunicare in anticipo al medico ogni terapia in corso; egli ne valuterà la sospensione.

Prima della colonscopia viene somministrato un sedativo. Per questo motivo, è necessario farsi accompagnare ad eseguire l’esame e non è possibile guidare subito dopo.

Procedura

L’esecuzione della colonscopia richiede dai 30 minuti a un’ora di tempo. Il paziente viene sedato ma è sveglio e può comunicare con il medico. Indossato un camice da ospedale, il paziente viene fatto sdraiare su un lettino su di un fianco, con le ginocchia flesse. Il medico introduce nell’ano il colonscopio: un tubicino flessibile munito di telecamera, che trasmette le immagini al monitor. Poi gonfia il colon con anidride carbonica. Questo serve per ottenere una migliore visione dei tessuti interni. Il medico può procedere nel corso dell’esame a:

  • prelevare un campione di tessuto per la biopsia
  • rimuovere dei polipi.

Dopo la colonscopia

Dopo la colonscopia è necessario attendere che cessi l’effetto del sedativo. E’ comunque sconsigliato guidare dopo l’esame.

Eventuali fastidi possono consistere in:

  • gonfiore, per il gas insufflato nel colon
  • presenza di sangue nelle feci.

Occorre contattare il medico in caso di inconvenienti maggiori, quali:

  • persistenza del gonfiore per diversi giorni
  • perdurare della presenza di sangue nelle feci
  • presenza di sangue nelle feci accompagnata da dolore addominale e/o febbre.

Se è necessaria la biopsia, il medico invia il tessuto o polipo asportato al laboratorio per le analisi. I risultati sono di solito disponibili nel giro di qualche giorno.

In caso di dubbi, consulta gratuitamente e in forma privata il nostro Chirurgo Proctologo Online.

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