Tumore vescicale: caso clinico

Tumore vescicale: definizione

Il tumore vescicale comporta la formazione di cellule tumorali sulla parete di rivestimento interno della vescica. Nel 75% dei casi circa, ha un aspetto papillare, presentandosi come un’escrescenza. Il tumore vescicale maligno va distinto dal papilloma (benigno o maligno), meno aggressivo. La caratteristica di quest’ultimo è che tende a recidivare. Il sintomo principale del tumore alla vescica è la presenza di sangue nelle urine (ematuria). Esso è generalmente accompagnato da dolore alla vescica.

Vediamo un caso clinico di tumore vescicale trattato dal nostro Urologo Milano.

Caso clinico

Diagnosi

I.A. donna anni 85. La paziente, multipara, in assenza di patologie di rilievo, presentò 10 anni orsono ripetuti episodi di ematuria franca. In seguito ad accertamenti urinari e radiologici, venne diagnosticato un tumore vescicale, papillare, multicentrico interessante il pavimento vescicale. Gli sbocchi ureterali erano indenni e non vi era quindi una compromissione renale (Ecografia apparato urinario e TAC addome con mezzo di contrasto). L’ematuria era spesso presente e causava dolori vescicali e aumentata frequenza minzionale.

Intervento

La paziente venne sottoposta, a metà del 2006, ad intervento di elettroresezione endoscopica di neoformazioni vescicali (TURV). Questo fu tramutato in intervento a cielo aperto causa di una cospicua emorragia. In tal modo le neoformazioni vennero asportate apparentemente in modo completo. Il decorso post-operatorio fu regolare.

Esame istologico

L’esame istologico rivelò un tumore uroteliale maligno, non infiltrante la tonaca muscolare, ma solo la sottomucosa (G3 T1). Il tumore cioè, pur essendo maligno, di alto grado, apparentemente non infiltrava (se non superficialmente) la vescica urinaria.

TURV di completamento

Naturalmente esisteva il rischio che ci fossero dei residui di tumore in vescica e, pertanto, la signora venne sottoposta a TURV di completamento un mese dopo. L’esame istologico di questo secondo intervento risultò negativo.

Istillazioni endovescicali di BCG

La paziente fu poi sottoposta a 6 istillazioni endovescicali di BCG. Si tratta di una coltura attenuata di Bacilli tubercolari (Bacillo di Calmette- Guerrin). Tale trattamento ha lo scopo di stimolare le difese immunitarie della vescica e di prevenire il riformarsi del tumore. La Letteratura infatti è molto chiara su questo punto: le istillazioni endo-vescicali di BCG riducono il rischio di recidiva e di progressione del tumore (a patto che l’infiltrazione della parete sia superficiale).

Controlli successivi e guarigione

La paziente ha eseguito successivi controlli, in tutti questi anni:

  • cistoscopie + biopsie
  • citologici urinari
  • ecografie
  • e, all’inizio, TAC con mezzo di contrasto.

Il tumore non si è più ripresentato. Questa guarigione è notevole e il caso è veramente fortunato (data l’estensione del tumore iniziale). Nell’esperienza di chi scrive vi sono comunque altri casi simili. L’importante è procedere secondo Linee Guida consolidate e basate su certezze scientifiche.

In merito a diagnosi e trattamento del tumore vescicale, consulta il nostro Urologo Milano.

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