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E’ importante compiere una diagnosi differenziale per distinguere l’ipertrofia prostatica benigna dal tumore alla prostata. Infatti, l’IPB o ipertrofia prostatica benigna è un ingrossamento della prostata (benigno), che va nettamente distinto dal tumore prostatico. Vediamo un caso clinico trattato dal nostro Urologo Milano, in cui si è resa necessaria una diagnosi differenziale tra le due patologie.
Diagnosi differenziale tra ipertrofia prostatica benigna e tumore prostatico: un caso clinico
D.T. anni 70. Anamnesi negativa per importanti patologie. Noto per Ipertrofia prostatica benigna (IPB), in terapia con alfa-litici da anni, con un buon controllo della sintomatologia. Persiste flusso parzialmente ostruito, con modesta nicturia. Un’Ecografia dell’Apparato urinario eseguita 3 anni orsono ha mostrato una IPB di discreto sviluppo, con una prostata intorno agli 80 cc. L’esplorazione rettale mostra una IPB di discreto sviluppo, consistenza elastica.
Circa 18 mesi orsono è stata eseguita biopsia prostatica ecoguidata trans-rettale, causa un PSA tendenzialmente in aumento: ultimo valore prima della biopsia 6.6 ng/ml (ratio 14%). Tale biopsia ha dato esito negativo per neoplasia, ma ha mostrato in 2 prelievi un PIN ad alto grado (prostatic intra-epithelial neoplasia).
Terapia
Al paziente è stata consigliata terapia con Dutasteride, a causa del rilevante volume prostatico. Oltre ad una dieta povera di grassi e ricca di Tè verde (si ricorda il documentato effetto positivo del Tè verde sul PIN HG, riportato dalla Letteratura).
Primo controllo
Ad un controllo successivo (dopo 6-8 mesi circa), si registrava un buon controllo della sintomatologia, con un PSA sceso a 5,2 ng/ml.
Secondo controllo
Dopo ulteriori 12 mesi, i sintomi si mantenevano controllati. Ma si aveva un PSA aumentato a 7,5 ng/ml. A questo punto, dato l’aumento del PSA, nonostante terapia con Dutasteride, si proponevano al paziente 2 opzioni:
- o la ripetizione della biopsia (considerata anche la presenza del PIN HG ),
- oppure una RNM multiparametrica della prostata (con contrasto e diffusione). Questo esame è stato proposto per l’elevato valore predittivo negativo e per l’elevata sensibilità (cioè, in pratica, per il basso numero di falsi negativi).
Il paziente ha preferito optare per la ripetizione della biopsia. Forse per motivi di ansietà. A nostro parere avrebbe potuto aspettare ed eseguire una RNM prostatica. Siamo in attesa degli ulteriori sviluppi.
In merito a disturbi alla prostata e diagnosi differenziale, consulta il nostro Urologo Milano.
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