Casi Clinici su Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) trattati con Fitoterapia

L’esame di casi clinici su Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) dimostra l’efficacia della Fitoterapia. Il suo impiego è infatti in grado di eliminare o ridurre i sintomi della IPB, migliorando la qualità di vita del paziente.

Casi clinici su ipertrofia prostatica benigna

Caso 1 – IPB con sintomatologia irritativa vescicale

L B anni 66. Anamnesi negativa. Viene alla nostra osservazione per un controllo prostata. Riferisce una sintomatologia irritativa vescicale (soprattutto notturna, con 2-3 alzate), con un getto discreto, da almeno un anno. L’Ecografia dell’apparato urinario mostra una normalità dei reni, ma una vescica sovradistesa con un abbondante residuo post-minzionale. La prostata ha un volume di 82 cc. Il PSA è 4.76 (ratio  24%), dato che viene attribuito alla voluminosa IPB. L’esplorazione rettale conferma il dato precedente, mostrando una prostata adenomatosa, di consistenza elastica, ingrandita almeno 2.5 volte. Viene controllato un residuo post-minzionale estemporaneo con ecografia, che mostra un residuo scarso (pertanto il residuo precedente era un falso residuo). Il paziente, già in terapia con Tamsulosina (alfa-litico), viene consigliato di prendere:

  • della Serenoa (titolata 90% di ac grassi) associata a Pygeum Africanum (nome del prodotto PGprost).

Rivisto dopo 3 mesi, riferisce una significativa riduzione dei sintomi notturni, con una quasi normalizzazione dei sintomi urinari.

Caso 2 – modica IPB

S I a 65. Anamnesi negativa. Giunge alla nostra osservazione per una aumentata frequenza  minzionale, soprattutto notturna. Il getto urinario è discreto, come dimostrato dalla uroflussimetria. Il residuo post-minzionale è assente. L’esplorazione rettale mostra una modica IPB. Gli viene consigliato solo:

  • un prodotto a base di estratti di piante (Serenoa titolata al 90 % + Pygeum Africanum).

Rivisto dopo 3 mesi riferisce una normalizzazione del quadro minzionale, con una riduzione delle alzate notturne. Viene consigliato di continuare l’assunzione del Fitoterapico, riducendone le dosi e di controllare a 6 mesi una Ecografia dell’Apparato urinario con valutazione del residuo post-minzionale.

Conclusioni

Dall’esame di casi clinici su ipertrofia prostatica benigna emerge l’utilità della fitoterapia, in grado di normalizzare o quanto meno migliorare il quadro minzionale.

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