- Urine trasparenti: è un problema? - 30/08/2023
- Forunculosi vulvare: cos’è, cause, sintomi e rimedi - 26/06/2023
- Come fare per aumentare il progesterone naturale - 27/06/2022
Incontinenza urinaria femminile:
Un caso clinico per capire come intervenire
Ecco un caso di incontinenza urinaria femminile trattato con successo dal nostro Ginecologo online, Dott. Diego Riva. La paziente era affetta da incontinenza urinaria sin da giovane (dall’epoca del primo parto). Il disturbo, dovuto ad un prolasso vaginale, era da anni causa di notevole disagio. Grazie ad un intervento mini invasivo, è stata ripristinata la continenza urinaria.
Quadro clinico
- Paziente di 43 anni, incontinenza urinaria da sforzo a partire dal 1° parto (1994).
- Si bagna durante gli esercizi fisici (in palestra).
- Ha eseguito esercizi di riabilitazione della muscolatura pelvica domiciliari con scarso beneficio, temporaneo.
- Non presenta altri elementi patologici.
- Diario minzionale non significativo: conferma la presenza dell’incontinenza urinaria da sforzo pressoché quotidiana.
- Esame ginecologico: uretrocele (prolasso vaginale anteriore) di 1° grado
- Ecografia trans-vaginale: reperto nella norma
- Test di contrattilità muscolare pelvico: 2/5
- Q tip test 55° (test di motilità dell’uretra, v.n. < 35°)
- Stress test positivo solo in ortostatismo a pieno riempimento
- Esame urine e urinocoltura: ndp.
Indicazioni diagnostico-terapeutiche
La terapia riabilitativa è già stata utilizzata, anche se non con la massima continuità, per carenza di tempo libero. L’esito è stato comunque non soddisfacente. Pertanto, è stata presa in considerazione la terapia chirurgica.
I pro e i contro della chirurgia mini invasiva in caso di incontinenza urinaria femminile
La paziente viene informata che, in caso di incontinenza urinaria femminile, è possibile optare per una terapia chirurgica mini invasiva, con:
- necessità di ricovero per 1-2 giorni
- anestesia spinale o generale (non si possono escludere effetti negativi)
- possibilità di successo dell’intervento = 95 %
Ai fini della scelta, è molto importante la propensione della paziente ad effettuare o meno l’intervento.
Scelta di effettuare l’intervento ed esito positivo: ripristino della continenza urinaria
D’accordo con la paziente, valutato l’impatto psicologico molto negativo dell’incontinenza e le ottime possibilità di successo a fronte di una bassa incidenza di complicanze, si decide per l’intervento mini-invasivo di sospensione dell’uretra con benderella (sling) trans-vaginale.
Dopo un decorso post-operatorio regolare, si è pervenuti al ripristino della continenza urinaria.
In caso di incontinenza urinaria femminile, è possibile consultare il nostro Ginecologo online. La consulenza attraverso questo sito è privata e gratuita.
Consulta Ginecologo Online