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Amenorrea primaria e secondaria
Prende il nome di amenorrea la mancanza di flusso mestruale, che può essere:
- primaria, quando corrisponde ad un menarca ritardato (lieve tra i 14 e i 16 anni, medio fino a 18 anni, grave oltre i 18 anni),
- oppure secondaria, quando insorge dopo un periodo di flussi abbastanza regolari.
Possibili cause dell’amenorrea
L’amenorrea primaria richiede approfondite indagini specifiche. Mentre, le cause più comuni di amenorrea secondaria sono (escludendo la gravidanza, l’allattamento, la menopausa e l’assunzione di farmaci specifici):
- le importanti variazioni di peso, soprattutto i dimagrimenti (in particolare l’anoressia psichica) che portano l’indice di massa corporea (peso / altezza al quadrato) sotto il valore di 16
- l’eccessiva attività fisica, per cui si crea una carenza di massa grassa a favore di quella muscolare
- gli stress psico-fisici, con importanza variabile da donna a donna
- l’assunzione di farmaci aspecifici quali antidepressivi, ansiolitici, ecc.
- gli squilibri ormonali che coinvolgano la tiroide, l’ipofisi o le ovaie (più raramente i surreni). Tra questi la sindrome più diffusa è quella della policistosi ovarica (PCOS).
Sintomi dell’amenorrea
Alla mancanza di flusso mestruale possono accompagnarsi altri sintomi, quali:
- l’acne,
- l’aumento di peli (ipertricosi o irsutismo),
- le variazioni di peso corporeo,
- la galattorea, cioè la comparsa di secrezione sierosa dai capezzoli.
Accertamenti da eseguire
Gli accertamenti da eseguire, dopo una regolare visita ginecologica, sono:
- ecografia pelvica trans-vaginale, per valutare la riserva di follicoli ovarici, o viceversa escludere la presenza di formazioni ovariche cistiche o della PCO
- valutazione dell’equilibrio ormonale che comprenda:
- la funzionalità tiroidea (TSH),
- ipofisaria (FSH – LH- PRL)
- e ovarico-surrenalica (Estradiolo, D 4 Androstenedione, DHEAS, Progesterone).
Diagnosi
La terapia sarà guidata ovviamente dalla diagnosi, che potrà essere quella di una disfunzione ovarica, o ipofisaria, o tiroidea temporanea (es. susseguente ad uno stress), o più persistente, che richiederà una terapia ormonale. Esistono infatti trattamenti farmacologici specifici per le disfunzioni della tiroide e dell’ipofisi, o stimolanti la funzione ovarica, o favorenti l’equilibrio metabolico corretto in caso di PCOS.
Pillola anticoncezionale e amenorrea
Ricordiamo che la pillola anticoncezionale (e le terapie estro-progestiniche in genere) di per sé inducono amenorrea. Il flusso che compare, infatti, non è la conseguenza di una normale attività ipofisi-ovaio, che è bloccata dalla pillola stessa, ma esso si presenta solo in seguito alla sospensione per alcuni giorni (da 4 a 7 a secondo dei dosaggi) della terapia stessa.
Menopausa
La menopausa è poi una forma tipica di amenorrea secondaria. Si ritiene:
- fisiologica oltre i 48 anni,
- anticipata dai 45 ai 48,
- precoce se prima dei 45 anni.
Un’attenta valutazione della situazione suggerirà al ginecologo l’eventuale somministrazione di una terapia ormonale sostitutiva (T.O.S.), certamente raccomandabile in caso di menopausa precoce.
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