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Come curare la cistite
Il trattamento delle cistiti nella donna si differenzia a seconda che il problema sia di carattere acuto o cronico. La cistite è in genere causata da un’infezione batterica. Più raramente, essa può derivare da altri agenti esterni. Vediamo quindi quali sono i sintomi della cistite, le possibili cause ed i tipi di trattamento indicati.
Sintomi della cistite
I sintomi della cistite sono universalmente noti:
- necessità di urinare, spesso con difficoltà a rimandare la minzione (urgenza minzionale)
- bruciore intenso durante o al termine della minzione
- urine torbide o addirittura ematiche
- malessere
- fastidio in regione sovrapubica
- a volte, febbricola.
Cistiti acute e cistiti persistenti o recidivanti
Bisogna distinguere le forme acute da quelle persistenti o recidivanti:
- mentre le prime possono risolversi tranquillamente con un terapia empirica di breve durata con un chemioterapico di 1° scelta,
- invece, per quelle persistenti ( che cioè non si risolvono dopo tale terapia) o recidivanti (più di 2 episodi in 6 mesi) è necessario rivolgersi ad uno Specialista.
Cistiti causate da infezione batterica e cistiti prodotte da altri fattori
Dal punto di vista eziologico, si hanno:
- da una parte, le cistiti infettive batteriche e batteriurie asintomatiche (queste ultime non vano trattate a meno di gravidanza o co-morbilità elevata)
- e dall’altra, le cistiti non infettive, interstiziali (o meglio “dolore pelvico cronico con sintomi urinari”) e le cistiti post-radioterapia pelvica.
Le prime originano da un’infezione batterica, mentre così non è per le seconde.
Agenti batterici che più di frequente causano la cistite
La recidiva può dipendere dallo stesso agente etiologico (non eradicato), o essere una reinfezione, cioè dipendere da un agente diverso. Gli agenti batterici più frequenti sono:
- E. Coli 60-70 %
- Proteus 14.7 %
- Klebsiella 11 %
- altri enterococchi 5 %
Cistiti “complicate”
Le infezioni si definiscono “ complicate” se la paziente presenta fattori di co-morbilità:
- diabete – stato defedato,
- catetere vescicale a permanenza,
- svuotamento vescicale incompleto.
Trattamento delle cistiti acute
Per l’episodio acuto isolato si può utilizzare:
- Fosfomicina: 3 gr in dose singola
- Trimetoprim (TMP): 100 – 200 mg /die x 3 gg
- Trimetopr.+ Sulf: 160-800 1 cp /die x 3 gg
- Nitrofurantoina: 50-100 mg x 4/die x 7 gg
- Ciprofloxacina: 250 mg x 2/die x 3 gg
- Norfloxacina: 400 mg x 2/die x 3 gg
- Levofloxacina: 250 mg / die x 3 gg.
La Fosfomicina, la Nitrofurantoina o il TMP rappresentano la terapia di elezione nelle forme isolate, non complicate. In tali casi, si sconsiglia assolutamente l’utilizzo del chinolonici di 3° generazione ( Ciprofl e simili).
Trattamento delle cistiti recidivanti
La profilassi degli episodi ricorrenti va prescritta da un medico specialista dopo gli accertamenti specifici. Può essere attuata con:
- Fosfomicina: 3 gr ogni 10 gg
- Trimetoprim + Sulf. ( 160-800 mg): 1 cp /die x 3 gg /sett
- Nitrofurantoina: 50-100 mg/die x 3 gg /sett
- Ciprofloxacina 125 -250 mg/die x 3 gg / sett
- Norfloxacina 200 -400 mg/die x 3 gg /sett.
Questa terapia va protratta per 3 – 6 mesi. In caso di reinfezione durante tale terapia, è mandatorio:
- eseguire l’urocoltura con antibiogramma per identificare l’agente etiologico
- ottenere un antibiogramma e monitorare l’eventuale instaurarsi di resistenze batteriche.
Se la paziente presenta una situazione di svuotamento vescicale incompleto persistente, può essere necessario adottare:
- un auto-cateterismo intermittente (2-3 volte al giorno)
- o, seppur più raramente e con maggior rischio di ulteriori complicanze, un cateterismo a permanenza, per un periodo il più breve possibile.
Altre terapie di supporto, molto utili, nelle cistiti recidivanti:
- acidificazione delle urine – normalizzazione della flora vaginale e intestinale – derivati del mirtillo rosso e/o probiotici
- estrogeni topici (ovuli o crema vaginale x 2-3 mesi) nelle pazienti in menopausa.
Trattamento delle cistiti post-coitali
Fosfomicina 3 gr o Norfloxacina 200 mg o TMP/SMT 1 cp entro 1 ora dal rapporto (suggerire ev. posizioni sessuali non “stressanti” per la base vescicale).
Suggerimenti generali
Nelle situazioni di cistiti recidivanti bisogna evitare assolutamente terapie empiriche in dosi e periodi insufficienti, o effettuate senza controllo pre e/o post-terapia dell’urocoltura.
La presenza di ematuria persistente o il sospetto di una patologia organica deve richiedere la ricerca di anormalità cellulari (ricerca CTM nelle urine ) e/o ecografia delle vie urinarie.
L’esecuzione del tampone batteriologico uretrale può essere utile della donna con batteriuria / leucocituria persistenti (per diagnosticare un ascesso delle ghiandole uretrali).
In presenza di ristagno post-minzionale persistente sono obbligatori uno studio urodinamico completo e una valutazione uro-ginecologica (per escludere la presenza di un prolasso genitale ostruttivo).
Se hai dubbi in merito al trattamento delle cistiti acute o croniche, puoi ottenere una consulenza privata e gratuita dal nostro Ginecologo online Dott. Riva.
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