Rinosinusite cronica in paziente affetta da asma

La Rinosinusite cronica è l’infiammazione del naso e dei seni paranasali protratta nel tempo. E’ un problema crescente in parallelo all’aumento delle forme allergiche. Ecco un caso clinico trattato dal nostro Otorino online Dott. Gianpaolo Pisano.

Caso clinico di Rinosinusite cronica in paziente affetta da asma

Quadro Clinico

Una paziente dell’età di 29 anni si presenta all’ambulatorio ORL lamentando:

  • una rinorrea persistente posteriore (percolamento dal naso alla gola, tecnicamente definito post – nasal drip syndrome),
  • dolori frontali episodici,
  • barotraumi (otosalpingiti traumatiche) nel corso dei frequenti viaggi in aereo che deve affrontare per lavoro.

E’ un’asmatica nota, affidata ad efficaci cure pneumologiche, data la negatività dei tests allergologici. Di fatto, assume quotidianamente uno spray cortisonico bronchiale.

Le sofferenze nasali, messe in secondo piano, sono affidate a preparati finalizzati alla pulizia delle fosse nasali e saltuariamente a vasocostrittori da banco, per agevolare una migliore respirazione nel sonno.

Esami diagnostici

L’esame delle immagini di una TC, prescritta dal curante per meglio corredare la patologia rinosinusale alla prima visita otorinolaringoiatrica, dimostra:

  1. una ipertrofia dei turbinati,
  2. una modesta deviazione settale,
  3. un impegno infiammatorio diffuso dei seni paranasali.

All’esame obiettivo ORL si evidenziano:

  • membrane timpaniche opacate,
  • cute dei condotti uditivi esterni lievemente desquamanti.

Orofaringe indenne.

In rinoscopia:

  • secreti di consistenza densa,
  • modesta deviazione nasale che non turba la pervietà delle fosse nasali,
  • ipertrofia dei turbinati con mucosa di aspetto pallido.

Laringoscopia negativa.

A conclusione della visita, si effettua un esame citologico nasale.

Conclusioni

Si conclude per una rinosinusite cronica, sospendendo momentaneamente la terapia, in attesa di una migliore definizione citologica.

Alla lettura del citologico, si riscontra un BIOFILM, numerosi neutrofili ed eosinofili. L’esito del citologico viene inviato per mail alla paziente con la conseguente terapia.

Ovvero NARES (acronimo di rinite cronica non allergica ad infiltrazione eosinofila) in sindrome rinobronchiale.

Trattamento

Suggerito un primo step di terapia rivolta al biofilm. Sostanzialmente, antibiotici topici per via inalatoria, per un periodo di 5 gg e irrigazioni nasali effettuate domiciliarmente con un device dedicato.

A seguire si prescrive una spray cortisonico nasale per 3 mesi, al seguito del quale si consiglia una visita di controllo.

La paziente risponde, a breve per mail,  manifestando la perplessita’ circa una terapia nasale cortisonica protratta. Pertanto, viene proposta la seguente terapia.

  1. Una terapia omeopatica secondo i criteri di scuola specifista francese. (Per inciso, l’omeopatia in Francia e’ insegnata in corsi Universitari, dunque esistono dei protocolli).
  2. Ed un integratore ad azione immunomodulante da assumere quotidianamente per lo stesso periodo di 3 mesi.

Al controllo la paziente manifesta un miglioramento. Si conferma la terapia in atto.

Commento al caso

Un paziente negativo dal punto di vista allergologico, affetto da una patologia cronica dell’alta via respiratoria, spesso e’ orfano di diagnosi. Il trattamento risulta doveroso. Infatti le riniti croniche non allergiche, in questo caso la NARES, possono, quando non trattate, esitare in complicanze di ordine chirurgico.

Questi interventi tecnicamente corretti e perfettamente eseguiti non sottraggono il paziente dalle possibili recidive. In  particolare, nelle poliposi nasali e nelle ipertrofie dei turbinati.

Il caso descritto vedeva il naso come promotore patologico di una secrezione discendente infetta. Questa, protratta nel tempo, può determinare la patologia delle bronchiectasie (ovvero una dilatazione patologica della parete dei bronchi). Tale complicanza può definirsi temibile. Essa rappresenta la preoccupazione per la quale il pneumologo invia il  paziente affetto da post-nasal drip all’attenzione otorinolaringoiatrica.

Va aggiunto che la cattiva funzionalita’ nasale determina, tramite un’alterazione del riflesso rinobronchiale, una dinamica respiratoria meno efficace.

La possibilita’ di un’azione terapeutica con farmaci biologici e integratori mirati, solo quando garantiscano un’alta biodisponibilita’ dei principi attivi, svincola un paziente affetto da una patologia cronica dalla cortisonoterapia. Per inciso, la prescrizione di queste terapie non farmacologiche, nei tempi dell’indicazione e della efficacia, deve essere sotto il controllo medico, contrariamente a quanto spesso accade di vedere.

Per problemi di rinosinusite cronica, ottieni una consulenza in forma privata e gratuita dal nostro Otorino online.

Consulta Otorino Online