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dolore nel rapporto sessuale

Dolore nel rapporto sessuale: 6 possibili cause

13/07/201611/07/2023
Diego Riva
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Diego Riva

  • Consulente uro-ginecologo presso l’Istituto Villa Aprica di Como e presso la Clinica S. Pio X  (MI)

  • Autore di 118 pubblicazioni internazionali e nazionali

  • Autore del testo internazionale: “ Childbirth Related Pelvic floor Dysfunction” edito da Springer nel 2016

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Indice argomenti:

  • Il dolore durante i rapporti sessuali:
  • 5 patologie che causano dolore nel rapporto sessuale
  • Diagnosi e trattamento

Il dolore durante i rapporti sessuali:

Avvertire dolore nel rapporto sessuale è un problema comune per le donne. Questo fastidioso disturbo però, se persistente, rischia di minare l’intimità e l’armonia della coppia.

Dolore nel rapporto sessuale o “dispareunia”

Per dispareunia si intende il dolore suscitato dal rapporto sessuale, sia a livello superficiale, cioè dell’ingresso vaginale, sia in profondità. Vediamone alcune possibili cause.

5 patologie che causano dolore nel rapporto sessuale

Le cause organiche della dispareunia sono schematicamente le seguenti.

  1. Uno stato infiammatorio dei genitali esterni (vulvite) e/o della vagina (vaginite).
  2. La secchezza vaginale conseguente alla carenza ormonale tipica della menopausa.
  3. Una cistite acuta, nel qual caso il dolore è avvertito a livello della vescica, cioè profondamente e anteriormente all’apparato genitale.
  4. L’endometriosi pelvica o presenza di cisti a livello delle ovaie, e/o delle tube, e/o delle varie strutture della pelvi femminile. Tali cisti hanno origine endometriale e possono essere di varie dimensioni. Ricordiamo che l’endometrio è lo strato più profondo dell’utero. In questa patologia, esso si localizza in modo anomalo su altre strutture. Normalmente si riempie di contenuto ematico ad ogni ciclo mestruale e contrae aderenze con gli organi vicini, in modo da dare origine a sindromi molto dolorose.
  5. I fibromi uterini o le cisti ovariche. Anche in questi casi si tratterà di un dolore profondo, avvertito a livello dell’utero o comunque della pelvi.

Diagnosi e trattamento

Escludendo i casi 3, 4 e 5 mediante gli esami delle urine e l’ecografia pelvica, certamente il caso più frequente è quello delle situazioni infiammatorie (vulvite e vaginite). Si tratta di problemi molto comuni, che sono accompagnati da bruciore e fastidio e perdite vaginali sierose o francamente purulente anche al di fuori dei rapporti sessuali. Sono più frequenti:

  • dopo l’assunzione di terapie antibiotiche
  • o dopo aver portato costumi da spiaggia bagnati,
  • e a volte anche dopo periodi di stress psico-fisico.  

In prima battuta, in attesa di una diagnosi specifica,  si possono utilizzare farmaci topici (creme o ovuli) ad ampio spettro, ma, se il disturbo persiste, è indispensabile la ricerca dell’agente causale specifico mediante un tampone batteriologico vaginale, che guiderà la terapia mirata adatta. E’ sempre indispensabile curare anche il partner con i farmaci corrispondenti.

La secchezza vaginale post-menopausale va trattata invece con prodotti ormonali locali a cicli di 20-30 giorni da ripetere ogni 3-4 mesi. La controindicazione è costituita da una pregressa patologia tumorale a carico dell’utero o della mammella. In queste pazienti si stanno dimostrando efficaci i prodotti a base di acido ialuronico.

1 problema che causa dispareunia in assenza di patologie

Un problema particolare è costituito dalla percezione di dolore ai rapporti senza evidenza di lesioni anatomiche o patologie specifiche. In questo caso il dolore ha una genesi psico-sessuale, le cui motivazioni possiamo tratteggiare come segue.

  • Carenza di eccitazione durante i preliminari alla penetrazione. Per cui, non s’instaura la lubrificazione vaginale indispensabile per favorire il coito. Questo problema può verificarsi sia per problemi personali occasionali (es. ansia, mancanza di rilassamento, timore di gravidanza) sia per  problemi situazionali della coppia (insoddisfazione, rabbia, senso di inadeguatezza, disaccordi con il partner, ecc.). Anche la percezione di un partner poco attraente o frettoloso o “ poco esperto”  può inibire la fase di eccitazione della donna.
  • Precedenti esperienze sessuali o relazionali negative legate specificamente al coito. In tal caso, la fase di eccitazione è normale, così come la fase orgasmica, mentre l’atto penetrativo suscita paura. Il ricordo del dolore provato innesca in questi casi una reazione preventiva di allarme, con un circolo vizioso negativo tra paura e dolore.

Cura

Se il problema persiste e crea, come accade frequentemente, una ricaduta negativa su tutto il rapporto di coppia, sarà indispensabile ricorrere ad una consultazione sessuologica. La terapia mansionale integrata (TMI) costituisce attualmente l’approccio più utilizzato per queste problematiche. Essa è estremamente efficace. Può essere attuata anche da medici non psicologi (e ginecologi) specializzati in sessuologia ed è relativamente meno impegnativa e più breve (6-8 incontri) rispetto alla terapia psico-dinamica classica.

Se avverti dolore nel rapporto sessuale, puoi chiedere una consulenza online privata e gratuita al nostro Ginecologo online.

Consulta Ginecologo Online

 

 

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